Altre misure restrittive nel nuovo Dpcm: regioni suddivise in tre aree in base alla criticità

Le regioni italiane verranno suddivise in tre aree sulla base del grado di criticità. A queste aree saranno applicate differenti misure restrittive. Su tutto il territorio nazionale chiusi musei, sale bingo, riduzione del 50% della capienza sui mezzi pubblici locali, limitazioni spostamenti interregionali.
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Sara Del Dot 2 Novembre 2020
* ultima modifica il 02/11/2020

Dopo ore ed ore di videoconferenza con la Conferenza delle Regioni e i rappresentanti di Comuni e Province, il premier Giuseppe Conte ha presentato oggi alle 12 alla Camera i contenuti del nuovo Dpcm con nuove misure restrittive per contrastare la diffusione dei contagi nell’epidemia da Covid-19 sul territorio nazionale. Alle 18 sarà la volta del Senato.

Il premier ha annunciato che le nuove restrizioni non saranno applicate in modo indistinto sull’intero territorio, ma saranno modulate in base all’indice di criticità dei territori e del più elevato rischio di tenuta dei servizi sanitari. Le restrizioni saranno quindi differenziate sulla base dei diversi scenari regionali, individuati sulla base di 21 parametri, tra cui il numero dei casi sintomatici, i casi con ricovero ospedaliero, la percentuale di tamponi positivi, il tempo medio tra data di inizio sintomi e diagnosi, occupazione dei posti letto in terapia intensiva.

In sostanza, sono state individuate tre differenti aree, corrispondenti a tre diversi scenari di rischio (selezionate sulla base dell’incrocio dei diversi parametri) a cui verranno applicate misure sempre più restrittive. Da queste fasce le regioni potranno entrare e uscire sulla base della variazione della criticità.

Le restrizioni che verranno adottate in base al coefficiente di criticità delle Regioni saranno comunicate mercoledì.

Intanto, per tutto il territorio nazionale, e quindi anche le regioni a criticità minore, le restrizioni sono le seguenti:

  • Chiusura nei giorni festivi e pre festivi del centri commerciali a parte farmacie para farmacie, edicola, tabacchi e generi alimentari.
  • Chiusura delle sale gioco e sale bingo, quindi anche corner in cui si effettuano attività di scommesse e videogiochi.
  • Chiusura musei e interruzione mostre.
  • Riduzione fino al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici locali.
  • Limitazioni degli spostamenti da e verso regioni che presentano elevati coefficienti di rischio, a parte per esigenze lavorative, motivi di studio e salute, situazioni di necessità.
  • Limiti alla circolazione delle persone in fasce serali tarde, anche qui a eccezione di motivi di salute, necessità e lavoro.
  • Didattica a distanza per le scuole secondarie.

La decisione di adottare nuove misure restrittive ancora prima del 4 novembre è derivata dalla lettura del rapporto settimanale di monitoraggio sull’evoluzione del quadro pandemico avvenuto la scorsa settimana, che ha segnalato un enorme aumento di casi. Così il premier ha richiesto di anticipare già ad oggi le comunicazioni con le Camere, affinché il Parlamento possa esprimersi prima dell’adozione di un ulteriore provvedimento, senza farlo dopo come è stato fino ad ora.

Infatti, il premier ha sottolineato come il quadro epidemiologico descritto stia andando verso uno scenario di tipo 4. Al momento sono 11 le regioni e provincie autonome classificate di rischio elevato o molto elevato, mentre altre sono a rischio moderato, con alta probabilità di progredire a rischio alto nel prossimo mese. L’indice Rt medio nazionale al momento si attesta a 1,7, ma è inferiore o prossimo a 1,5 in alcune Regioni. In altre regioni il dato è superiore alla media nazionale. A questo si aggiunte l’alta probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche di terapia intensiva e delle aree mediche nel prossimo mese.

Fonte | Camera dei Deputati

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