Mixoma: il tumore (benigno) che può colpire il tuo cuore

Anche se sono delle eventualità abbastanza rare, i tumori al cuore esistono. I più diffusi sono i mixomi, delle neoplasie di natura benigna che si originano a partire dal tessuto interno che riveste il muscolo cardiaco. Spesso il mixoma può svilupparsi in maniera asintomatica, altre volte può dare dei segnali come dolore al petto o svenimenti. Come si tratta? Con un intervento di rimozione della massa tumorale, operazione che ha un’altissima percentuale di successo.
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Kevin Ben Alì Zinati 6 Luglio 2020
* ultima modifica il 07/07/2020

È molto raro, ma i tumori possono colpire anche il cuore. La forma più diffusa di neoplasia cardiaca è il mixoma. Fortunatamente si tratta di un cancro di natura benigna che si origina dal tessuto interno del tuo muscolo cardiaco ma di cui, ancora oggi, non si conoscono bene le cause. Il mixoma rappresenta circa il 50% dei tumori che possono interessare il cuore e viene tendenzialmente trattato attraverso un intervento di rimozione chirurgica che nella stragrande maggioranza dei casi è risolutivo.

Cos’è

Il mixoma è un tumore cardiaco benigno. Il cuore è uno dei pochi organi che puoi considerare come “immune” ai tumori primari, forse per la scarsa presenza di cellule staminali che lo caratterizza. Ma anche se si tratta di eventualità molto rare, le neoplasie cardiache non sono impossibili: tra tutti i tumori, il numero dei casi di pazienti con un cancro del muscolo cardiaco è racchiuso in una percentuale che oscilla tra lo 0,1% e lo 0,2%. Fortunatamente c’è una prevalenza di forme benigne che sfiora il 75%. Il mixoma si origina a partire dall’endocardio, ovvero il tessuto di rivestimento interno del cuore. Il mixoma tende a localizzarsi nell’atrio sinistro, quello che riceve sangue ricco di ossigeno dai polmoni, ha una massa rotondeggiante e può arrivare fino a 8 centimetri di diametro.

Cause

Conoscere la sede di origine del mixoma, purtroppo, non offre informazioni invece sulle cause che lo provocano. Una delle ipotesi più accreditate, al momento, è che il mixoma dipenda dalla presenza di nidi subendocardici di cellule primitive mesenchimali, staminali in grado di generare tessuti.

Sintomi

Il mixoma potrebbe svilupparsi in maniera asintomatica e le sue manifestazioni diventerebbero più evidenti man mano che aumenta di dimensione. Altre volte, invece, il mixoma lancia segnali concreti che poi spetta ai medici interpretare. Tra i sintomi più diffusi puoi contare:

  • Dispnea, che dipende dalla compressione delle camere cardiache o delle coronarie dovuta alla massa tumorale;
  • Dolori al petto
  • Febbre e sonnolenza
  • Difficoltà a deglutire
  • Perdita di peso
  • Svenimento

Quando il mixoma raggiunge dimensioni importanti potrebbe anche frammentarsi, creando così degli emboli che potrebbero viaggiare verso altri organi ostruendo le arterie: se l’occlusione dovesse interessare un’arteria cerebrale potrebbe per esempio dare origine ad un ictus, se invece l’ostruzione fosse a livello polmonare, i sintomi comprenderebbero tosse e forte dolore.

Diagnosi

Come ti dicevo qualche riga qui sopra, il mixoma tende ad agire senza dare sintomi perciò potresti accorgerti della sua presenza in modo “causale”, magari attraverso normali controlli periodici. Altre volte invece il mixoma può dare dei sintomi che potrebbero farti pensare a un’aritmia, così potresti sottoporti a un ecocardiogramma che individuerebbe la massa tumorale benigna. La conferma poi avverrebbe attraverso un’ecocardiografia o altre tecniche di imaging.

Trattamento

In caso di mixoma, il trattamento standard è la chirurgia. Attraverso un intervento di rimozione, che avviene in anestesia generale e in circolazione extracorporea, i medici sono in grado di asportare completamente la massa. E le percentuali di successo dell’operazione sono molto alte.

Fonti | Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma; Ospedale Niguarda; Fondazione Veronesi

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