Morbo di Parkinson: una nuova possibilità di cura offerta dalla molecola BT13

Uno studio britannico ha testato l’efficacia della molecola BT13 per combattere il morbo di Parkinson. Il trattamento sperimentale ha offerto segnali positivi in una sperimentazione sugli animali. Se i risultati dovessero essere confermati, potrebbe arrivare un nuovo farmaco.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Alessandro Artuso 17 Febbraio 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Una nuova speranza arriva dal mondo della scienza per il morbo di Parkinson che potrebbe essere contrastato da una piccola, ma allo stesso tempo potente, molecola. Ad individuarla un team di ricercatori dell’Università di Helsinki che ha nominato l’atomo BT13. Secondo lo studio condotto sugli animali è emerso un aumento dei livelli di dopamina nel cervello, che invece la malattia porta a ridurre drasticamente, provocando difficoltà nella coordinazione dei movimenti. Questo processo ha attivato un recettore nella stessa zona in grado di proteggere i neuroni.

Il morbo di Parkinson e i sintomi

Se i risultati fossero confermati anche sull'essere umano, si potrebbe produrre un nuovo farmaco per rallentare, se non abbattere, la perdita delle cellule cerebrali e dei neurotrasmettitori. In particolare della dopamina che a causa della malattia può calare anche del 70-80%. E le terapie al momento disponibili riescono a frenare questa degenerazione, portando a un grave peggioramento delle condizioni del paziente.

Lo studio

Lo studio potrebbe aiutare 230mila persone che attualmente soffrono di Parkinson in Italia. La ricerca scientifica si poggia su alcuni studi precedenti riguardo al fattore neurotrofico della malattia, che attacca direttamente i recettori del cervello. La proteina sotto attacco è la glial cell line-derived neurotrophic factor (GDNF) che per essere ripristinata avrebbe bisogno di un delicato intervento chirurgico, difficile da eseguire in pazienti dalla salute già compromessa come in questo caso. La BT13, invece, offre la possibilità di essere facilmente somministrata ad esempio attraverso un'iniezione, poiché molto più piccola.

Fonte| “BT13 molecule offers hope for halting Parkinson’s” pubblicato sul sito ufficiale di Parkinson UK, il 14 febbraio 2020

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.