Movember: quando gli uomini si fanno crescere i baffi per ricordare l’importanza della prevenzione

Se ti sembra che all’improvviso tutti gli uomini abbiano deciso di farsi crescere i baffi, non hai le allucinazioni: è proprio così. Ma la ragione è più seria di una semplice moda passeggera: è il Movember, il mese in cui ogni persona diventa una pubblicità vivente per sensibilizzare contro il cancro alla prostata e dare vita a una cultura della prevenzione.
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Giulia Dallagiovanna 5 Novembre 2019
* ultima modifica il 30/07/2021

All'improvviso ne vedi in giro tantissimi. Alti, bassi, con il viso rotondo o più scavato: tutti loro hanno deciso di farsi crescerei baffi. Sì, anche quel tuo collega al quale, diciamolo, non donano proprio tantissimo. Eppure sembra andarne piuttosto orgoglioso, tanto che ogni giorno posta una foto su Instagram. Ma insomma, cosa sta succedendo? Non è l'ultima moda dettata da un influencer, ma il Movember, o il NoShavember in alternativa. In altre parole, è il mese in cui gli uomini si ricordano tra loro l'importanza della prevenzione contro il tumore alla prostata e ai testicoli e vengono raccolti fondi in favore della ricerca. Insomma, se ottobre è stato il mese della lotta al cancro al seno, adesso è il turno di due patologie che colpiscono l'altra metà della popolazione.

Il Movember però non è nato su decisione di qualche istituzione o ente impegnato in ambito oncologico, ma dall'idea di due amici di Melbourne, in Australia, che sono riusciti a dare vita a una vera e propria fondazione che oggi opera in 20 Paesi del mondo.

Cos'è il Movember

Movember è un termine inglese che nasce dall'unione tra due parole: "moustache", cioè baffi, e "November", novembre appunto. E indica semplicemente questo: farsi crescere i peli del viso durante un determinato periodo dell'anno e per una ragione ben precisa. I primi a farlo sono stati alcuni uomini che abitavano ad Adelaide, addirittura nel 2003. L'hanno successivo il gruppo si è ingrandito e l'iniziativa è stata seguita anche a Melbourne da due ragazzi, Travis Garone e Luke Slattery, che hanno dato forma al movimento vero e proprio. A mano a mano che i mesi di novembre si susseguivano, sempre più persone cominciavano a portare i baffi fino a quando, nel 2012, anche gli europei hanno aderito.

Nel frattempo è stata creata un'organizzazione, la Movember Foundation, allo scopo di diffondere il progetto e raccogliere donazioni per la ricerca. Ma qual era lo scopo di tutti questi baffi? Ricordare agli uomini che i carcinomi della prostata e dei testicoli esistono e che, sebbene nel 90% dei casi siano risolvibili, comportano cure piuttosto pesanti per il corpo e possono provocare disturbi nella sessualità, oltreché peggiorare la qualità della vita. E no, non è per niente banale come messaggio: secondo un sondaggio realizzato da Doxapharma, non solo quasi la metà degli over 50 non ha mai visto un Urologo in vita sua, ma il 54% degli intervistati nemmeno sapeva di avercela, la prostata. Uno scenario abbastanza sconcertante, confermato anche dai dati raccolti lo scorso anno dall'Associazione Europea di Urologia.

E anche tra chi ha almeno un'idea di come sia fatto il suo corpo, l'attenzione verso i segnali che questo manda non è per niente elevata. Il 43% non si reca dal medico nemmeno quando scorge la presenza di sangue nelle urine, il 23% non sembra essere troppo preoccupato dalla continua necessità di recarsi al bagno e il 28% aspetterebbe addirittura una settimana per sottoporsi a una visita, anche nel caso in cui avverta bruciore o dolore durante la minzione. Insomma, mentre per le donne il Ginecologo è una figura tutto sommato piuttosto presente nella proprio vita, per gli uomini l'Urologo rimane un po' un personaggio mitologico, del quale non se ne conoscono del tutto le funzioni.

Il progetto Movember

A questo punto non ti serviranno più tante spiegazioni sul perché sia nato il Movember. Come ti dicevo, il progetto ha mosso i primi passi nel 2004 e nel 2012 aveva raggiunto una scala che si potrebbe definire quasi mondiale. Sul sito puoi capire meglio cosa faccia la Movember Foundation, oltre che invitare gli uomini a farsi crescere i baffi.

Secondo quanto loro stessi riportano, la raccolta fondi ha raggiunto la cifra di 700 milioni di dollari, giunti da donatori di 20 Paesi diversi. Questi soldi hanno permesso di finanziare oltre 1.200 progetti specifici e mirati alla lotta contro il tumore alla prostata, al testicolo e in favore della salvaguardia della salute mentale della popolazione maschile, pensando anche alla prevenzione dei suicidi. Sul loro sito, disponibile in cinque lingue diverse, è possibile scegliere di destinare un'offerta direttamente alla fondazione oppure a una "squadra" che sta portando avanti una ricerca.

Ma allora perché i baffi? Perché il primo messaggio che si vuole lanciare è quello di ricordarsi come si fa una corretta prevenzione, e cioè sottoponendosi a visite di controllo periodiche e agli esami consigliati dal medico. Sì, anche quello della prostata, ovvero l'esplorazione digito-rettale, che non sarà tra i più simpatici ma contribuisce a una diagnosi precoce. E sapere subito se hai sviluppato una massa maligna è molto importante, non solo per sconfiggere il tumore, ma anche per incorrere nel minor numero di complicanze possibili. Quindi mentre ti lasci crescere i peli sul viso, prenota anche una visita dall'Urologo e un test del Psa (antigene prostatico specifico). Oppure fallo quando ti imbatti in quel tuo collega che ha deciso di portare i baffi per 30 giorni, nonostante gli stiano piuttosto male. Anche lui ha aderito al movimento ed è diventato un "Mo bro" (Movember brother) per diventare una pubblicità vivente di un'iniziativa davvero importante.

Il Movember in Europa

Come ti dicevo, in Europa il Movember è arrivato attorno al 2012 e oggi è così diffuso che non è raro trovarlo tra i trending topics di Twitter. Oltre che dall'ente benefico Movember Foundation, l'iniziativa è sostenuta anche dalla Società italiana di Urologia (Siu) e dall'azienda farmaceutica Janssen.

Aderire è davvero semplice, e dovrai iniziare radendoti a zero la barba. Poi potrai registrarti e creare il tuo account "Mo space" dove dovrai postare una foto al giorno che testimoni la crescita dei tuoi baffi. A questo punto, inizia il vero impegno: dovrai parlare dell'iniziativa a quante più persone possibili e soprattutto ricordare ad amici, parenti e colleghi uomini l'importanza della prevenzione. Se poi vorrai, potrai aggiungere anche una donazione.

Se invece sei una donna, sappi che anche tu puoi fare qualcosa, seppur senza baffi a disposizione. Ad esempio, diventare una "Mo sistas" e contribuire alla diffusione del progetto e della sensibilizzazione sulle forme di cancro che colpiscono la popolazione maschile.

Il NoShavember

Meno diffuso, ma simile al Movember, è il NoShavember (ovvero il No-Shave November). L'idea in questo caso è quella di lasciarsi crescere baffi, barba e capelli per un mese intero e di donare alla ricerca i soldi che avresti speso dal barbiere, o per comprare un rasoio e della schiuma da barba. Nasce nel 2009, supportata dalla Matthew Hill Foundation, l'organizzazione creata da sei ragazzi tutti figli di un uomo di Chicago, Matthew Hill appunto, morto di cancro due anni prima.

Tutti loro hanno visto il padre sottoporsi a lunghi cicli di chemioterapia, che gli hanno provocato come segno più evidente la perdita dei capelli. Per questo oggi invitano a non radersi per un mese: apprezzare la fortuna di non essere malati a contribuire alla sensibilizzazione e alla cultura della prevenzione è il messaggio che vogliono lanciare in ricordo di Hill.

Fonti| Movember Foundation; Matthew Hill Foundation

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.