Muffa in casa: i rischi per la salute di quelle fastidiose spore su alimenti e superfici

Non è poi così raro ritrovare questi funghi microscopici in qualche angolo della tua casa. Magari nel cesto della frutta, oppure in bagno, proprio sopra la finestra. Umidità e luce scarsa creano l’habitat ideale per questo ospite indesiderato, che può provocare diversi problemi di salute se non viene rimosso subito.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Giulia Dallagiovanna 2 Agosto 2021
* ultima modifica il 17/01/2024

Un cattivo odore nella zona del cesto della frutta e subito ti accorgi di un'arancia ammuffita. Oppure stai pensando a quella macchia nerastra che si sta espandendo proprio sopra la finestra del bagno. La muffa presente in casa tua è tra i principali elementi del cosiddetto inquinamento indoor e la puoi trovare sia sugli alimenti che sui muri, più difficilmente su altre superfici. Naturalmente si tratterà di tipologie diverse. Dovrai comunque fare attenzione perché, come ben saprai, rappresentano un rischio per la salute: si va dall'aumento di problemi respiratori a intossicazioni e persino tumori. Dunque vediamo insieme perché si forma e soprattutto come evitarlo.

Come si forma la muffa

Partiamo dalle basi. Muffa è un termine generico che si riferisce in realtà a diversi tipi di funghi microscopici che si sviluppano a temperature comprese tra i 15 e i 30 gradi. Casa tua, insomma. Vengono favorite da un'umidità superiore al 65%, ma come ben saprai possono svilupparsi anche in frigorifero.

Di norma le spore entrano dall'esterno, ad esempio quando arieggi casa, e se trovano un ambiente adatto cominciano a proliferare. Tieni presente che il loro habitat è piuttosto facile da ricreare, anche perché le fonti di umidità nel tuo appartamento sono tantissime. A cominciare da te stesso che, semplicemente con respirazione e traspirazione, lasci andare più o meno un litro di acqua ogni giorno.

E poi l'acqua che bolle per preparare la cena, i vapori del forno quando lo apri, una doccia molto calda…sono tantissime le attività domestiche e quotidiane che generano umidità.

La muffa sui muri

Per quanto riguarda la muffa sui muri, sappiamo che si forma più facilmente in angoli poco illuminati della tua abitazione e su superfici umide. Un esempio classico è proprio l'alone nero sopra la finestra del bagno, dove magari hai anche il cassone della tapparella. I funghi sulle pareti però possono essere di diverse tipologie:

  • Aspergillus: è la più comune e ha un colore che varia dal verde scuro al nero
  • Penicillium: la trovi soprattutto in ambienti molto umidi e ha il tipico colore grigio-verde
  • Phoma: è quella che trovi sui muri del bagno, ma che può presentarsi in generale nei punti più umidi della casa, spesso poco sopra i cassonetti delle tapparelle. Ha un colore nero e intenso
  • Stachybotrys: si tratta di una tipologia molto tossica e la puoi trovare anche sui muri, oltre che sul soffitto e su oggetti in cellulosa. La riconosci dalla sua colorazione tra il marrone e il nero

Di solito la formazione della muffa è più frequente in estate e in autunno, le stagioni in cui le spore si disperdono più facilmente nell'aria. Potresti inoltre notarla in un solo punto della parete, oppure a tutt'altezza. Certo, chiaramente è meglio intervenire prima che la situazione degeneri. Tieni presente, però, che spesso tende a riformarsi.

La muffa sugli alimenti

Non serve nemmeno dirtelo: anche sugli alimenti può comparire la muffa. La maggior parte di queste vengono distrutte già durante i trattamenti di pastorizzazione. Ma non tutte. E alcune di queste possono rivelarsi anche molto pericolose. Le micotossine, ad esempio, tra cui ricodiamo:

  • Aflatossine: presenti sopratutto nei cereali e nella farina, ma anche nel latte o nella frutta secca
  • Patulina: è quella famosa che fa marcire la frutta e che può trovarsi anche nei succhi di frutta

Per questa ragione, dovresti stare attento a quel classico errore in cui cadiamo tutti: rimuovere solo la parte deteriorata e mangiare il resto. In realtà, non puoi essere certo che il fungo non abbia intaccato l'intero prodotto, anche se a te sembra di non vedere nulla.

I rischi per la salute

Ma quali rischi hanno le muffe per la tua salute? In generale, possono danneggiare il tuo organismo, ma in modo diverso in base alla tipologia. Quelle che ad esempio trovi sui muri possono provocare l'insorgenza di asma e di malfunzionamenti a livello respiratorio. In particolare, sui bambini che hanno tra i 6 e i 12 anni è emerso un aumento della tosse sia notturna che diurna. Può favorire inoltre la comparsa di reazioni allergiche.

Le muffe sui muri sono associate a problemi respiratori, mentre quelle sugli alimenti al rischio di intossicazione

Se invece ci spostiamo sul fronte alimentare, troviamo prima di tutto le intossicazioni. Le micotossine in particolare possono danneggiare il fegato, i reni, i centri nervosi o il tratto digestivo. In alcuni casi possono rivelarsi addirittura cancerogene.

Come si previene

Prevenire la muffa è possibile, anche se naturalmente ci sarà sempre il rischio che si formi.

Come prevenire la muffa sui muri

Per la prevenzione della muffa sui muri, il Ministero della Salute fornisce alcune indicazioni che puoi già mettere in pratica. Prima di tutto assicurati che la tua casa, e nello specifico muri esterni, sottotetto e attico, sia ben isolata. Arieggia spesso gli ambienti ed evita la formazione di un'umidità il cui livello superi il 50%. Lo potresti notare ad esempio dalla formazione di condense. Questo vuol dire che se stai facendo asciugare i panni al chiuso, è meglio tenere aperta una finestra, così come se hai appena finito di fare la doccia.

Dai inoltre una controllata all'esterno per verificare che non vi sia terra o materiali che possano drenare l'umidità a diretto contatto con i muri di casa tua.

Anche l'arredamento aiuta: no a grandi tappeti o a moquette in zone dove è più facile che si formi umidità, come bagno o lavanderia. Allontana tutti i mobili di almeno 5 centimetri dalle paresti esterne, che restano più fredde. Fai attenzione anche con le piante e i fiori: non metterne troppi dentro casa perché nel terriccio e nel sottovaso è più facile che si formi un ambiente che aiuta lo sviluppo di muffe.

Infine, non dimenticare di lavare regolarmente la tenda della doccia, assieme naturalmente a tutti i sanitari e alle superfici della cucina. Magari con un pochino di candeggina.

Come prevenire la muffa sugli alimenti

Prevenire la formazione di muffa sugli alimenti potrebbe essere un pochino più complicato, come anche tu ti sarai accorto. In generale, conservare i cibi in frigorifero, in contenitori ben chiusi o avvolti ad pellicola trasparente può aiutare. Mentre quelli che possono rimanere a temperatura ambiente devono essere tenuti in un luogo ben asciutto.

Se poi noti che su un alimento, come un frutto, si è formata della muffa, eliminalo subito. Controlla poi tutti i frutti a contatto con questo per verificare che il problema non si sia diffuso. Infine, pulisci e disinfetta per bene il contenitore per essere certo di eliminare tutte le spore.

È importante anche la manutenzione periodica del frigorifero. Pulire regolarmente le guarnizioni e le vaschette dell'acqua nei modelli autosbrinanti eviterà che si formino muffe su queste superfici.

Il lato positivo della muffa

La muffa ha fatto anche cose buone, va detto. Possiamo pensare alla penicillina che ci ha permesso di avere i primi antibiotici, una scoperta importantissima. Ma anche, più banalmente, a quella che rende i cibi più gustosi. Lo saprai se sarai un amante di formaggi come il gorgonzola, il camembert e il Roquefort.

Fonti| Ministero della Salute; Humanitas; Azienda Sanitaria dell'Alto Adige

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.