Necrosi: sai come avviene la morte cellulare e quali sono le possibili cause?

La necrosi è un danno cellulare irreversibile, con conseguente morte delle cellule, dovuto a diversi processi patologici. Si verifica a causa di uno stimolo nocivo proveniente dall’esterno della cellula, e provoca gravi danni ai tessuti circostanti: esaminiamo insieme la condizione, le sue cause e le diverse classificazioni.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
10 Agosto 2021 * ultima modifica il 10/08/2021

La necrosi causa una tipologia di morte cellulare che avviene prima della naturale fine della vita della cellula, e può intaccare delle zone del tessuto del corpo o degli organi: si tratta di un processo non reversibile.

Significato

La necrosi, dal greco νεκρός, cioè “morto”, costituisce una delle forme di morte cellulare dell’organismo, insieme all’apoptosi.

Se l’apoptosi è una sorta di morte programmata della cellula, che segue il suo normale ciclo vitale quando la cellula muore a causa di un danno, dovuto magari a un trauma, all’azione di veleni o tossine, o ad altre condizioni sfavorevoli, la necrosi è invece la morte cellulare incontrollata che provoca il rigonfiamento degli organelli cellulari (strutture organiche presenti nella cellula) e la rottura della membrana plasmatica, con conseguente lisi della cellula, ossia la sua demolizione e dissoluzione, e fuoriuscita di contenuto intracellulare nel tessuto circostante.

Questa fuoriuscita di contenuto provoca danni ai tessuti in cui avviene: per ferite necrotiche si intendono quindi queste aree di tessuto morte per necrosi.

La morte cellulare incontrollata è alla base del processo di necrosi.

Cause

La lesione cellulare che causa necrosi può dipendere da danni e lesioni esterne alla cellula o da anomalie interne ad essa. Tra le cause più comuni di danno cellulare possiamo elencare:

  • ipossia: è una condizione di carenza di ossigeno a livello dei tessuti dell’organismo, che può suddividersi in un fenomeno acuto o cronico, e può riguardare una specifica area del corpo o l’intero organismo. Può verificarsi a seguito di un’ischemia, shock o insufficienza respiratoria;
  • agenti fisici: comprendono i traumi fisici, la permanenza a temperature estreme, l’esposizione a radiazioni o a scosse elettriche;
  • agenti chimici: veleni, lavori a contatto diretto con sostanze chimiche, tossicità da farmaci o utilizzo di droghe;
  • agenti biologici: come batteri, virus o funghi;
  • reazioni immunologiche: risposte a patologie autoimmuni.

Identificare la causa sottostante di necrosi può aiutare nell’indirizzare il trattamento più opportuno per le varie patologie: il trattamento per la necrosi è di sostanziale rimozione del tessuto morto, quindi individuare la causa sottostante è fondamentale per trattare la malattia che l’ha prodotta e risolvere il problema alla base.

Classificazione

A seconda dell’agente causale e delle caratteristiche del tessuto colpito si possono suddividere varie tipologie di necrosi:

  • necrosi coagulativa: è tra le tipologie di necrosi più comuni, e appare a seguito di ischemia degli organi, ad esclusione del cervello. In questo tipo di necrosi la struttura della cellula rimane integra, ma queste appaiono senza nucleo, e vengono successivamente eliminate dalla fagocitosi e dai leucociti;
  • necrosi colliquativa o liquefattiva: è la più osservata nel sistema nervoso centrale. Le cellule morte vengono digerite dagli enzimi idrolitici, perdendo la loro struttura e trasformandosi in una massa viscosa necrotica; si verifica nella maggior parte delle infezioni batteriche, in cui la massa viscosa viene definita pus;
  • necrosi caseosa: è così definita in quanto l’aspetto dell’area necrotica appare biancastro e “simile al formaggio”, quest’area si definisce granuloma, e si verifica in caso di infezione da tubercolosi;
  • necrosi grassa: si presenta in caso di pancreatite acuta e si può verificare anche nel tessuto mammario, ed è causata dall’azione degli enzimi lipasi sui tessuti grassi;
  • necrosi fibrinoide: si verifica nei vasi sanguigni che subiscono un’alterazione dei tessuti connettivali, con fuoriuscita di fibrina (una proteina plasmatica);
  • necrosi gangrenosa: un tipo di necrosi tissutale a seguito di ischemia degli arti, che si divide in gangrena secca (una necrosi coagulativa senza infezione batterica che porta al rinsecchimento della zona) e gangrena umida (una necrosi colliquativa con infezione batterica che causa ringonfiamento della zona).
Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.