I bulbi oculari sono fatti per oscillare e permettere alle persone di girare e indirizzare lo sguardo, questo movimento è noto come nistagmo oculare e può essere fisiologico o patologico.
Il nistagmo oculare è un movimento oscillatorio involontario dei bulbi oculari. Quando osservi un bel panorama fai scorrere sicuramente gli occhi. Immagina di essere in montagna: davanti a te potresti osservare un bel ruscello, sulla destra un prato circondato da alberi, in fondo a sinistra un gruppo di baite. E poi all’improvviso un’aquila inizia a planare sulla piccola valle, compiendo eleganti movimenti. I tuoi occhi sono “pieni di meraviglia” e per poter godere di questa spettacolo della natura, probabilmente, si sposteranno in continuazione. Questi movimenti sono del tutto fisiologici e soprattutto sono accompagnati da una volontarietà.
Il nistagmo ha principalmente origine patologica. In questo caso i movimenti dei bulbi non servono per permetterti di mettere meglio a fuoco gli oggetti, ma tendono ad allontanare l’oggetto che si vuole osservare dalla fovea (centro retinico). Il risultato? Si continuano a muovere gli occhi a causa di un disturbo visivo che può essere anche grave e soprattutto nascondere problematiche serie.
Oltre alla differenza tra nistagmo fisiologico e patologico, si può fare un’altra classificazione, più complessa ma anche più completa. Tradizionalmente, il nistagmo si divide in due tipi in base alla forma d'onda che si osserva clinicamente. Il nistagmo pendolare è sinusoidale, mentre il nistagmo a scosse ha una fase lenta e poi una più rapida. Puoi dunque distinguere tra:
Il nistagmo oculare quando è patologico può avere cause genetiche o può subentrare a seguito di lesioni al sistema nervoso o al nervo vestibolare. Tra i fattori scatenanti o, comunque, correlati puoi trovare:
I sintomi di nistagmo sono principalmente legati al movimento dell’occhio. Potresti prima di tutto notare oscillazioni non comuni:
A questo si possono associare altri sintomi come:
La diagnosi deve essere affidata a un oculista o a un neurologo. Quanto ti rendi conto che non hai il controllo dei tuoi occhi (magari te lo fanno notare), conviene sempre chiedere un controllo neurologico o una visita oculistica, che escluda eventuali problematiche visivi, come strabismo, ambliopia, ipermetropia o cataratta. Potrebbero essere richiesti anche l’esame dell’orecchio, il test dell’udito, risonanza magnetica nucleare o TAC dell’encefalo.
Per curare il nistagmo e soprattutto stabilire il trattamento, bisogna comprenderne la causa. Ci sono alcune problematiche “facilmente risolvibili”, come eliminare l’assunzione di alcuni farmaci, curare alcuni difetti visivi (per esempio l’ambliopia o la cataratta), altre sono invece più complesse. Per esempio, in caso di nistagmo congenito esistono delle terapie riabilitative che possono migliorare la condizione ma non risolverla completamente. Spesso è prescritta una terapia farmacologica per contenere il problema, a base di tossina botulinica, alcuni principi attivi miorilassanti e alcuni farmaci antiepilettici.