Non solo provocano carie e aumento di peso: troppi zuccheri danneggiano anche il fegato

Non è solo un problema di aumento del peso e formazione di carie: assumere un’eccessiva quantità di zuccheri può portare a numerose altre patologie e portare il fegato a produrre troppi grassi.
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Gaia Cortese 26 Novembre 2021
* ultima modifica il 26/11/2021

Salumi, legumi in scatola, minestre e zuppe confezionate. Penseresti mai che possano contenere modeste quantità di zucchero? Siamo così abituati a pensare che lo zucchero assunto nell'arco della giornata si limiti a quel cucchiaino aggiunto nel caffé o al cioccolatino mangiato dopo pranzo, che non consideriamo invece la "reale" quantità di zucchero assunto dal nostro organismo. E certo, non è un bene, visto e considerato che la quantità di zuccheri semplici raccomandata quotidianamente non dovrebbe superare il 10-15% delle chilocalorie totali.

Il problema è che elevati consumi di zucchero portano a diverse patologie, non "solo" obesità e sovrappeso, ma anche insulino-resistenza, diabete di tipo 2, steatosi epatica (accumulo di grassi nel fegato), iperglicemia e trigliceridi alti. Oltretutto, se consumati in eccesso, gli zuccheri vengono trasformati dall'organismo in grassi, con tutte le conseguenze del caso.

A questa conclusione è arrivato un gruppo di ricercatori dell’Università di Zurigo che hanno recentemente pubblicato uno studio relativo al consumo di fruttosio, saccarosio e glucosio sul Journal of Epatology.

Gli studiosi hanno quindi reclutato 94 uomini sani e di costituzione magra e, per 7 settimane, hanno fatto in modo che metà dei partecipanti consumasse ogni giorno 80 grammi di zucchero attraverso bevande contenenti quantità moderate di fruttosio, saccarosio o glucosio. Dopo l’analisi di diversi parametri, tra cui  anche quello del metabolismo dei grassi, è stato evidenziato come chi aveva assunto fruttosio e saccarosio, associato ad un apporto calorico stabile, vedesse aumentare di due volte la lipogenesi epatica, vale a dire la capacità del fegato di produrre grassi, rispetto all’altro gruppo di controllo che si era attenuto a non consumare la stessa quantità di zuccheri.

Gli zuccheri sono importanti perché sono una fonte di energia per l'organismo, ma eccedere può essere molto rischioso. Oltretutto, deve essere sfatata l'idea che il fruttosio sia a tutti gli effetti uno zucchero "buono". Se infatti è possibile promuovere quello effettivamente contenuto nella frutta, presente in minime quantità e protetto dalle fibre alimentari, quello usato come dolcificante in molti prodotti alimentari è di sintesi chimica. Inoltre, per molti anni il fruttosio è stato considerato uno zucchero buono perché in modiche quantità non è sensibile all'insulina; tuttavia, recentemente si è scoperto che anche il fruttosio, in eccesso, può portare a effetti non salutari, come l'aumento considerevole del peso corporeo.

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