Abbiamo un nuovo metodo per distruggere i tumori impossibili da trattare perché troppo vicini a strutture vascolari o biliari. Il segreto risiede in un’innovativa combinazione della tac e di un robot.
La procedura è stata ribattezzata “elettroporazione irreversibile con tecnica stereotassica robotizzata TC” e le sue grandi potenzialità nella lotta al cancro sono state confermate in un intervento appena portato a termine con successo all’Istituto nazionale di gastroenterologia "De Bellis" di Castellana Grotte, in provincia di Bari.
A sperimentare questa nuova procedura è stato un paziente di 72 anni, già precedentemente finito in sala operatoria per il trattamento di un voluminoso tumore del fegato.
Nulla di anomalo se non per l’evoluzione della neoplasia che in breve tempo aveva sviluppato una recidiva maligna non operabile e nemmeno aggregabile con i trattamenti ablativi termici.
La sua collocazione in prossimità di strutture vascolari vitali, infatti, era “critica” e rendeva qualunque topo di intervento altamente rischioso.
Così gli esperi del “de Bellis” si sono affidati a questo nuovo apparecchio di navigazione stereotassica robotizzato, sicuri che avrebbe migliorato la precisione e la sicurezza del trattamento percutaneo mini invasivo in ambito oncologico.
E così è stato. In sala operatoria, i chirurghi sono riusciti a salvare l’uomo in quello che è già passato alla storia come il primo intervento in Italia di radiologia interventistica assistito dal robot.
Fonte | Istituto nazionale di gastroenterologia "De Bellis"