Obesità e gravidanza: tutti i rischi per mamma e bambino

Spesso ci sentiamo a disagio quando ci guardiamo allo specchio e pensiamo di non essere in forma, non pensando che i chili in più (o in meno) possono indicare il nostro stato di salute. Quando si parla di obesità non è solo un discorso estetico ma anche di benessere. Soprattutto in un momento delicato come la gravidanza, questo problema può innescarne altri, anche molto seri.
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Valentina Danesi 9 Agosto 2021
* ultima modifica il 23/08/2022

L'obesità è a tutti gli effetti una patologia che va ben oltre il problema di qualche chilo di troppo. Si tratta di una condizione che può avere diverse complicanze e alla quale è bene fare attenzione, soprattutto in certi periodi della propria vita. Uno di questi è la gravidanza. L'eccesso di peso durante la gestazione può rivelarsi un problema per il bambino. Vediamo meglio perché.

Obesità e gravidanza

I rischi 

Non è una questione prettamente estetica: devi sapere che superare un certo peso, quando si è in gravidanza, comporta dei rischi sia per la madre che per il bambino. Più nello specifico, aumentano notevolmente le probabilità di sviluppare ipertensione arteriosa e di contrarre il diabete gestazionale.

Questo per quanto riguarda il periodo della gestazione. Ma i problemi emergono anche durante il parto, soprattutto in relazione all’anestesia e alla somministrazione dei farmaci anestetici.

Dobbiamo poi sottolineare che l’obesità non è solo un pericolo per la mamma ma anche per il bambino stesso. Infatti, esiste una correlazione tra questo problema e le eventuali alterazioni della crescita del feto, sia in eccesso – e in questo caso si parla di macrosomia fetale (il che significa che il bambino è più grande del normale alla nascita) -, che in difetto. Ma non solo, è molto più facile che il bambino nasca prima del termine, quindi prematuro con tutti i rischi legati a una nascita anticipata, e accusare problemi legati a cuore e cervello.

I parametri 

Sicuramente è bene chiarire prima assieme al tuo ginecologo se le tue condizioni di peso possano pregiudicare la buona riuscita di una gravidanza. E se per caso ne stai programmando una, è forse meglio valutare una perdita di qualche chilo, parlandone anche con un nutrizionista, prima di provare a rimanere incinta.

Inoltre, dovrai avere ben chiaro quanti siano i chilogrammi che è corretto acquisire durante i nove mesi. Di solito, questo valore varia tra i 7 e i 12 chili, approssimativamente. Anche se più che il numero sulla bilancia, quello che conta è l'indice di massa corporea che mette il relazione il tuo peso con la tua altezza e ti permette di capire meglio se sei in sovrappeso, normopeso o, altrettanto rischioso, sottopeso. Ecco una tabella riassuntiva con i principali parametri:

  • sottopeso se il tuo BMI gravidico è inferiore a 18,5
  • normopeso se varia tra 18,5 e 24,9
  • sovrappeso tra 25 e 29,9
  • obesità (con tre gradi di gravità) se si va oltre i 30

Cosa fare

Un aiuto importante può essere una dieta studiata e bilanciata in modo tale che si aiuti la mamma a perdere peso ma senza rinunciare a fondamentali nutrienti per il bambino. Per questo motivo è fondamentale evitare il fai da te e rivolgersi invece a uno specialista.

Non è sconsigliata nemmeno l’attività fisica ma, anche in questo caso, è sempre indicato sceglierla ad hoc con una persona che sappia valutare quanta farne e quali tipi di esercizi siano meglio, ossia il tuo ginecologo di fiducia. Infine, chi soffre di obesità, come dicevamo poco fa, corre rischi anche durante il parto, un esempio è il rischio tromboembolico. Per questo motivo, di solito, si preferisce effettuare il parto cesareo.

Fonte| Ospedale Burlo

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