Obesità e sovrappeso potrebbero favorire malattie autoimmuni, lo dice uno studio italiano

Uno studio dell’Università Federico II di Napoli ha scoperto che condizioni di obesità ed eccesso di peso unito a scarso allenamento immunologico dovuto al contatto con ambienti sempre iper puliti potrebbero agire da “acceleratori” dell’autoimmunità.
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Kevin Ben Alì Zinati 27 Maggio 2023
* ultima modifica il 28/05/2023

Contrastare l’obesità per prevenire le malattie autoimmuni. Quelle patologie, cioè, in cui il sistema immunitario riconosce come estraneo e dannoso qualcosa che in realtà non lo è, attaccando organi e tessuti.

L’obiettivo è ambizioso ma un nuovo studio messo a punto dall’Università Federico II di Napoli lo rende un po’ più vicino e concreto perché un gruppo di ricercatori ha scoperto che condizioni di obesità e sovrappeso possono agire da “acceleratori” dell’autoimmunità.

La scienza sa ormai da tempo che l’obesità contribuisce a stravolgere il funzionamento del sistema immunitario e chiarire i meccanismi può aiutare a capire come intervenire.

Così, in un trial clinico su 120 pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, i ricercatori napoletani hanno provato ad indagare come e se interventi di blanda restrizione calorica in combinazione con un farmaco di prima linea mirato contro determinate patologie autoimmuni (il dimetilfumarato) potessero effettivamente migliorare l’efficacia dei trattamenti.

L’idea alla base del progetto è che regimi calorici restrittivi aiutino a controllare l’infiammazione e le risposte autoimmunitarie. “In presenza di obesità e di conseguente sovraccarico metabolico, si osserva un iperfunzionamento del sistema immunitario in alcune persone, complici anche la genetica e di altri fattori ambientali” ha spiegato Giuseppe Matarese, ordinario di immunologia e patologia generale alla Federico II di Napoli.

Uno di questi, secondo i ricercatori, sarebbe l'esposizione ad ambienti troppo puliti: la cosiddetta «teoria dell'igiene» sostiene infatti che vivere in ambienti con pochi germi, fin da quando si è piccoli, provochi un malfunzionamento del sistema immunitario perché «disallenato» a difendersi: sai anche tu che più il sistema immunitario si allena precocemente contro batteri, germi e virus più sarà abile nella riposta e nel controllo dell’infiammazione, inclusa quella delle malattie autoimmunitarie.

Come interagiscono l’eccessiva igiene e l’obesità con il funzionamento del sistema immunitario? Il prof Matarese ha spiegato che lo scarso allenamento immunologico unito al sovraccarico metabolico dell’eccesso di peso possono alterare la risposta dei linfociti T del sistema immunitario, favorendo l’accumulo di cellule infiammatorie e diminuendo i linfociti T coinvolti nei meccanismi di tolleranza immunologica e nella riparazione del danno d'organo.

“Se riuscissimo a controllare questo sovraccarico metabolico potremmo, in parte, controllare e prevenire l'iperattivazione del sistema immunitario contro organi propri” ha aggiunto l’immunologo.

Il risultato descritto su Science è decisamente importante se pensi che le malattie autoimmunitarie hanno raggiunto un’incidenza del 10-12% nelle società più avanzate ed industrializzate rispetto al 2-3% di 50 anni fa“Se il nostro studio dimostrerà che la restrizione calorica associata alle terapie può migliorarne l’efficacia potremmo dare indicazioni concrete ai pazienti, su solide basi scientifiche, per interventi di fatto a costo zero ha concluso il professor Matarese.

Fonte | "The link between obesity and autoimmunity" pubblicato il 30 marzo 2023 sulla rivista Science

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