Oggi è il #NoDietDay: impara a mangiare con la testa, prima che con lo stomaco

Oggi è la Giornata Mondiale contro le diete e contro l’ossessione della forma fisica perfetta. Una giornata per incominciare a riflettere su quanto una sana alimentazione sia più importante per una buona salute, piuttosto che per superare la prova costume in estate.
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Gaia Cortese 6 Maggio 2020
* ultima modifica il 22/09/2020

Oggi è il #NoDietDay, la giornata mondiale contro le diete. Attenzione, non è una giornata che vuole spingerti ad abbuffarti di dolci ipercalorici, ma che vuole invitarti ad adottare uno stile di vita più salutare rivedendo il tuo rapporto con il cibo.

Questa giornata è stata istituita dalla scrittrice anglosassone Mary Evans Young nel 1992. Non indifferente ai problemi di salute che comporta l’anoressia (lei stessa è stata un’anoressica), organizzò per la prima edizione della giornata un grande pic-nic in Hyde Park che tuttavia, a causa del maltempo, fu spostato a casa della scrittrice. L'idea della giornata contro le diete è però piaciuta molto, tant'è che ancora oggi viene celebrata a livello mondiale.

Il monito del #NoDietDay è innanzitutto quello di fare pace con il proprio corpo e di diffidare delle diete miracolose o del fai da te per perdere i chili in eccesso. Facile a dirsi quando la tentazione di aprire un pacchetto di patatine o di addentare una fetta di torta ha sempre la meglio. La soluzione? Mangiare con la testa prima che con lo stomaco.

Diversi anni fa è stato pubblicato un libro dal titolo "Le francesi non ingrassano", scritto da Mireille Guiliano. Non si tratta di un libro di diete, né tantomeno di ricette light, ma di un cocktail ben riuscito che dà qualche suggerimento culinario e una buona parte di bon ton alimentare.

Dopo alcune settimane di riprogrammazione alimentare in cui la scrittrice consiglia ad esempio di mangiare a orari regolari, di ridurre gradualmente le porzioni, di identificare e ridurre i cibi "nemici" e di mangiare lentamente, si passa alla pratica dei riti.

Sei hai letto "Il Piccolo Principe" di Antonine de Saint-Exupéry sai di cosa parlo: quando il piccolo principe chiede alla volpe di poterla addomesticare, lei gli risponde "Il faut des rites" (ci vogliono i riti). Il rito è il modo in cui viene data importanza a un momento della tua vita: una nascita, un battesimo, un matrimonio, una laurea. Perché non dare la stessa importanza a un pranzo, una cena, una merenda? Questa attenzione rivolta a ciò che metti nel piatto porta consapevolezza, è un modo per apprezzare di più quello che mangi (senza fretta), facendoti sentire più appagato, soddisfatto e naturalmente sazio.

Concentrati sul sapore di quello che mangi, aumenta la cosapevolezza e ti sentirai anche più sazio.

Ecco quindi come apparecchiare bene una tavola, servire più portate con porzioni più ridotte e soprattutto, non avere distrazioni mentre si mangia, può portare ad apprezzare di più questo rito quotidiano. Non sarà un cioccolatino a far spostare l'ago della bilancia, ma sì una scatola intera di praline ingoiate sul divano in una sola serata.

Oggi puoi prendere spunto dal #NoDietDay e cambiare prospettiva. Riduci piano piano quegli alimenti che non sono salutari per il tuo benessere, riduci gradualmente le porzioni di cibo che metti nel piatto, mastica piano e concentrati sul sapore degli alimenti. Apparecchia la tavola curando i dettagli ed elimina ogni distrazione mentre mangi. Goditi questo momento e se se ogni tanto ti capita di sgarrare, fallo senza esagerare: puoi mangiare la metà di una fetta di torta, una pallina di gelato invece che due, due quadrotti di cioccolato fondente invece che una tavoletta intera.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.