Orzaiolo: che cos’è, perché ti viene e i rimedi fai-da-te che possono peggiorare la situazione

L’orzaiolo somiglia a una specie di foruncolo che si forma nel bordo interno o esterno della palpebra a causa di un’infezione batterica, solitamente causata dallo Stafilococco aureo. La tentazione di spremerlo come se fosse un brufolo è molto forte, ma ti avvisiamo che così facendo potresti peggiorare la situazione. Persino gli impacchi casalinghi a base di camomilla rischiano di diffondere l’infezione: scopri quindi cosa fare per risolvere il problema e i comportamenti utili per prevenirlo.
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Angelica Giambelluca 6 Marzo 2020
* ultima modifica il 23/02/2024
Con la collaborazione del Dott. Lucio Buratto Medico oftalmologo, fondatore del Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano

L'orzaiolo è un'infiammazione acuta delle ghiandole sebacee della palpebra, che si trovano proprio alla base delle ciglia. Solitamente è un'infezione batterica causata dallo Stafilococco aureo (Staphylococcus aureus) a provocare il rossore e il gonfiore che noterai nell'occhio, ai quali spesso si aggiunge presenza di pus.

Se ti è già capitato, saprai bene quanto può essere fastidioso l'orzaiolo: il rigonfiamento della palpebra è infatti accompagnato dal dolore e l'occhio tende a lacrimare spesso, impedendoti ovviamente di vedere correttamente, anche perché sarà più sensibile alla luce. In più, diciamocela tutta, non è certo piacevole dover uscire con una specie di foruncolo in piena faccia.

L'orzaiolo può essere interno o esterno, a seconda della ghiandola che si infiamma: il primo generalmente è più fastidioso e potrebbe provocarti sintomi più gravi, a volte persino la febbre. Nella maggior parte dei casi il problema si risolverà da solo in pochi giorni, magari con l'aiuto di un collirio antibiotico se l'infezione è più resistente. Più raramente, invece, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere l'orzaiolo.

Ricordati però che la prevenzione è essenziale per evitare questo problema, quindi non sottovalutare l'importanza di alcune indicazioni che potrebbero sembrarti persino banali, come ad esempio lavarti le mani prima di toccarti gli occhi.

Cos'è l'orzaiolo

L'orzaiolo è un'infiammazione delle palpebre dovuta solitamente a un'infezione batterica da Stafilococco aureo, ma anche molto frequente nelle persone che soffrono di blefarite. In particolare, a infiammarsi sono le ghiandole sebacee che si trovano alla radice delle ciglia, nota anche come follicolo ciliare, dove si forma un rigonfiamento arrossato che potrebbe ricordarti un foruncolo.

Se l'infiammazione coinvolge la ghiandola di Zeiss, una ghiandola sebacea che si trova sul margine della palpebra e supporta l’azione ciliare, l’orzaiolo si formerà sul bordo palpebrale esterno. Se invece coinvolge la ghiandola del Meibomio, deputata alla produzione della componente lipidica delle lacrime, il rigonfiamento si svilupperà sul bordo interno della palpebra. Quest'ultimo è certamente il caso più fastidioso, visto che potrebbe causarti anche febbre e brividi, oltre ai sintomi più comuni come dolore, prurito, lacrimazione intensa e sensibilità alla luce.

Normalmente non dovrai preoccuparti troppo, perché spesso il rigonfiamento causato dall'orzaiolo tende a rompersi senza particolari trattamenti dopo un breve periodo che va dai 2 ai 4 giorni, in alcuni casi rilasciando un po' di pus da un puntino giallo che può formarsi sulla palpebra, al centro dell'area infiammata. Quando il problema evolve in questo modo, potrai considerarti guarito, ma se il fastidio persiste o è molto intenso evita di toccarlo e parlane al più presto con il tuo oculista, anche perché in alcuni casi potrebbero essere necessari i farmaci o un'operazione chirurgica.

A causa di un aspetto simile, l'orzaiolo viene spesso confuso con il calazio, che però è diverso per alcune ragioni.

La differenza tra orzaiolo e calazio

Proprio come l'orzaiolo, anche il calazio è un'infiammazione delle ghiandole sebacee di una palpebra, ma al contrario del primo non si forma a causa di un'infezione batterica.

Inizialmente il calazio potrebbe presentarsi in modo molto simile a un orzaiolo: vedrai quindi la palpebra irritarsi e potresti anche sentire dolore, che però scomparirà solitamente dopo pochi giorni, lasciando soltanto un edema tondo che diventa gradualmente sempre più grande. In alcuni casi, con il passare del tempo il calazio può continuare a gonfiarsi e comprimere quindi il bulbo oculare, rendendoti più difficoltosa la visione. Inoltre, potresti notare un'area sotto la palpebra che diventa rossa o grigia.

I tempi di guarigione del calazio sono diversi da quelli dell'orzaiolo, visto che ci vorranno dalle 2 alle 8 settimane per far sparire completamente l'edema, a volte con l'aiuto di corticosteroidi, perché gli antibiotici non avranno nessun effetto dato che non c'è alcuna infezione da combattere.

Perché viene l'orzaiolo?

La causa principale dell’orzaiolo è un’infezione batterica provocata, nel 95% dei casi, dal batterio Staphylococcus aureus. Questi agenti patogeni proliferano soprattutto per via di una scarsa igiene del viso e delle mani, che consente ai batteri di entrare in contatto con gli occhi, penetrare all'interno dei follicoli e scatenare così l'infiammazione. Di conseguenza, ci sono alcuni comportamenti che dovresti evitare se non vuoi aumentare il rischio di sviluppare l'orzaiolo, ad esempio:

  • Metterti le lenti a contatto senza averle disinfettate o senza esserti lavato bene le mani
  • Utilizzare asciugamani contaminati
  • Usare cosmetici scaduti

Come ti dicevo, poi, in molti casi l'orzaiolo può essere anche una complicazione della blefarite stafilococcica, un’infiammazione delle rime palpebrali che può anche diventare cronica.

A favorire l'insorgenza dell'infezione può essere inoltre anche lo stress o qualche patologia che indebolisce il tuo sistema immunitario. Se poi sei in gravidanza, le alterazioni dell'equilibrio ormonale potrebbero renderti più predisposta all'orzaiolo.

I sintomi

Non ti sarà molto difficile riconoscere i sintomi di un orzaiolo, che quasi sempre colpisce un solo occhio. La palpebra tenderà infatti a gonfiarsi e diventare arrossata, a volte presentando anche quel puntino giallo di cui ti ho parlato, che indica la presenza di pus, destinato a fuoriuscire con la rottura dell'orzaiolo. Questi sono sicuramente i primi segni dell'infiammazione, che può anche manifestarsi con:

  • bruciore;
  • prurito;
  • aumento della lacrimazione;
  • maggiore sensibilità alla luce;
  • formazione di croste intorno all'occhio colpito;
  • problemi nella visione.

Diagnosi

La diagnosi dell'orzaiolo si può fare solo dopo un’accurata visita medica dall'oculista, il quale provvederà per prima cosa ad escludere condizioni simili, come il calazio o una ciste del bordo palpebrale.

Rimedi per l'orzaiolo

Come abbiamo visto, molto spesso basteranno pochi giorni per guarire dall'orzaiolo, ma questo accadrà soltanto se farai attenzione alla tua igiene personale e se seguirai attentamente le eventuali indicazioni che hai ricevuto dal tuo oculista o dal medico. Se sottovaluti il problema, infatti, l'infezione potrebbe anche peggiorare.

Ecco alcune cose da non fare:

  • Spremere o bucare l'orzaiolo per fare uscire il pus, o optare per qualsiasi altra soluzione fai-da-te, dato che potresti diffondere l'infezione
  • Non andare dal medico se l'infiammazione non passa o peggiora con il passare dei giorni
  • Strofinarti gli occhi
  • Applicare trucchi per gli occhi
  • Utilizzare le lenti a contatto anche in presenza dell'infiammazione
  • Applicare impacchi caldi fatti in casa senza esserti consultato con il medico o l'oculista
  • Condividere oggetti personali come occhiali, asciugamani o caschi

Se il tuo orzaiolo non è grave e noti che i sintomi si attenuano con il passare dei giorni, non dovrai fare nulla di particolare: basterà seguire i consigli che ti ho dato, che poi sono di puro buon senso, e attendere che il problema si risolva.

Non è escluso però che il fastidio dato dall'infiammazione persista e ti costringa quindi ad andare dal medico o dall'oculista, che ti prescriverà dei colliri antibiotici utili a eliminare i batteri che hanno causato l'orzaiolo. Prima della somministrazione, però, la zona infetta andrà pulita accuratamente utilizzando alcuni prodotti specifici.

Nei casi più gravi sarà invece necessario un intervento chirurgico per asportare il follicolo infetto o per forarlo con un ago al fine di fare fuoriuscire il pus.

L'orzaiolo non si può curare con la dieta, ma siccome in molti casi il problema può essere recidivo, e quindi può ripresentarsi, consumare alimenti ricchi di vitamina A e vitamina C, preziose per la salute della pelle, o omega-3 può aiutare a prevenire l'infiammazione.

Come prevenire l'orzaiolo

L’orzaiolo è causato da un’infezione e può essere contagioso, per cui ti consigliamo di seguire queste semplici regole per prevenirlo:

  • Toccati gli occhi solo con le mani pulite
  • Struccati sempre prima di andare a dormire
  • Assicurati che i trucchi siano di qualità e in buono stato di conservazione
  • Se usi lenti a contatto, prima di indossarle assicurati di esserti lavato bene le mani

Il parere dell'esperto

Abbiamo chiesto al dottor Lucio Buratto, medico oftalmologo, fondatore del Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano, quali sono le cose da evitare quando insorge l’orzaiolo.

"L’orzaiolo si cura con pomate o colliri antibiotici, ma occorre usare solo quelli per uso oftalmico. Impacchi di camomilla o di acqua calda non servono a nulla, anzi potrebbero favorire la crescita dei germi. Vanno quindi evitate le terapie fai-da-te mentre è assolutamente necessario affidarsi al proprio oculista di fiducia. Occorre inoltre evitare di strofinarsi gli occhi e soprattutto di spremere il foruncolo purulento come se fosse un brufolo perché si rischia di far propagare l’infezione e di irritare la cute palpebrale".

Fonti| Msd Manuals; Humanitas

(Modificato da Alessandro Bai l'11-8-2020)

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