Osteoporosi: a Genova parte la terapia con il nuovo farmaco che rigenera le ossa

All’Asl3 di Genova è partito il trattamento dell’osteoporosi a base di Romosozumab, il nuovo farmaco appena approvato in grado di bloccare la perdita di osso prevenendo le fratture e favorire anche la formazione di un osso nuovo e giovane. Per il momento la terapia è riservata alle donne in post-menopausa, che rappresentano l’80% delle persone affette dalla patologia in Italia.
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Kevin Ben Alì Zinati 24 Ottobre 2022
* ultima modifica il 24/10/2022

Le ossa che si assottigliano, perdono di massa e si deteriorano fino a rompersi con tanta, troppa facilità. È l’osteoporosi: una malattia sistemica dello scheletro che in Italia colpisce circa 5 milioni di persone, tendenzialmente sopra i 50 anni di età, l’80% delle quali sono donne in post-menopausa.

“In queste pazienti però sarà possibile per la prima volta curare definitivamente la patologia”. L’hanno annunciato il dottor Gerolamo Bianchi, direttore delle reparto di Reumatologia e il dottor Andrea Giusti, direttore di Malattie Metaboliche Ossee e Prevenzione delle Fratture nell’Anziano della Asl3 di Genova, riferendosi a Romosozumab.

Si tratta di una sostanza appartenente a una nuova categoria di farmaci chiamati «bone builders», ovvero «costruttori di ossa». Esatto: il principio attivo non solo bloccherebbe la perdita di osso prevenendo così anche le fratture ma favorirebbe anche la formazione di un osso nuovo e giovane.

La Asl3 genovese è la prima Azienda Sanitaria in Italia a utilizzare questo nuovo farmaco per il trattamento dell'osteoporosi grave nelle donne che hanno giù superato la menopausa.

Parte dello staff Asl 3 coinvolto nell’innovativo trattamento di donne in post–menopausa affette da osteoporosi. Puoi vedere il dott. Andrea Giusti (primo a sin) e il dott. Gerolamo Bianchi (il secondo a partire da destra). Photo credit: Asl3 Genova.

Il Romosozumab era già stato approvato negli Stati Uniti e nel resto dell’Europa da circa 12-18 mesi e dopo le procedure autorizzative è arrivato finalmente anche nel nostro Paese. Che non ha perso tempo: è da tre settimane infatti che la terapia viene prescritta alle prime pazienti della struttura ligure.

I trattamenti antiosteoporotici tradizionali, infatti agiscono rallentando la perdita ossea ma si inseriscono in un tessuto comunque già molto impoverito e quindi a rischio fratture, specialmente se effettuati tardivamente. La nuova terapia invece, stimolando la neo formazione, porta ad una sorta di ringiovanimento del tessuto stesso.

“Ci si aspetta molto da questo farmaco – hanno spiegato gli specialisti genovesi – che per le sue caratteristiche cliniche sarà il più efficace nella lotta all'osteoporosi mai commercializzato nella storia”.

Fonte | Asl 3 Genova

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