Il mal d’orecchio può interessare un solo orecchio ed essere unilaterale, o interessarli entrambi, ed essere bilaterale; può durare per pochi giorni o protrarsi per più settimane, per questo motivo è importante non sottovalutare la causa di otalgia e rivolgersi al medico per risolverla al meglio.
L’otalgia è quello che chiami comunemente mal d'orecchio. La gravità della condizione e del dolore percepito variano in base alla causa scatenante l’otalgia, che può essere tra le più varie. Il dolore di per sé può essere percepito come continuo, intermittente, acuto o più sopportabile, e può avere una durata variabile.
Il mal d’orecchio si può suddividere in due categorie: otalgia primaria, quando il dolore proviene direttamente dall’orecchio, ed otalgia secondaria, quando il dolore proviene da un organo esterno all’orecchio e non dipende direttamente da patologie dello stesso. L’otalgia di tipo primario è la più frequente, soprattutto nei bambini, ed è dovuta solitamente ad un’infezione all’orecchio.
Abbiamo già suddiviso il dolore all’orecchio in due categorie:
L’otalgia primaria si verifica più comunemente a causa di un’infezione; nei bambini la prima causa di otalgia primaria è rappresentata dall’otite media acuta (OMA), con l’80% dei bambini affetti prima dei 3 anni di età. Questo tipo di otalgia è spesso associata a un’infezione del tratto respiratorio superiore, che causa congestione e gonfiore della tromba di Eustachio, favorendo la potenziale crescita batterica all’interno dell’orecchio.
Negli adulti l’otalgia primaria più comune è l’otite media cronica, che ha una fisiopatologia identica a quella dell’OMA, e può derivare da infezione delle vie respiratorie o rinite allergica.
L’otalgia può avere molte cause, pertanto è essenziale un approccio completo e sistematico. Le cause primarie di otalgia tendono ad essere quelle più comuni in generale, soprattutto nei casi pediatrici, mentre negli adulti sembrano essere più in relazione a cause secondarie.
Per quanto riguarda l’otalgia primaria, le cause possono essere:
L’otalgia secondaria (riferita) è di più complicata diagnosi, in quanto i motivi potrebbero essere svariati.
Possiamo elencarne alcuni tra i più noti:
L’otalgia si manifesta con il dolore all’orecchio, che può essere acuto o sordo, durare meno di 2 settimane o protrarsi per più settimane e quindi diventare cronico.
Le cause infettive di otalgia primaria provocano più comunemente dolore acuto, a causa delle infiammazioni, e possono causare un accumulo di pressione che a sua volta potrebbe causare gonfiore della zona. Alcuni soggetti possono presentare secrezioni dall’orecchio e perdita dell’udito.
Altra sintomatologia più rara può essere rappresentata da diversi sintomi, tra cui:
I sintomi dell’otalgia secondaria possono essere tra i più svariati, e sono collegati alla patologia sottostante che ne causa il dolore.
Il mal d’orecchio viene solitamente trattato con una terapia farmacologica che comprende antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene, o il paracetamolo. Nei casi di dolore acuto questa terapia potrebbe rivelarsi sufficiente. Si dovrebbe inoltre evitare di pulire le orecchie con qualunque oggetto e l’utilizzo di irrigatori orali non è consigliato, a meno che non ci sia l‘indicazione del medico.
Se l’otalgia è molto forte e si protrae per più di 24-48 ore senza miglioramenti o si è alla presenza di febbre, secrezioni dall’orecchio o altri sintomi, è consigliabile confrontarsi con uno specialista, per identificare la corretta causa: il medico valuterà la storia completa del paziente ed eseguirà un esame obiettivo. Se il risultato dell’esame all’orecchio sarà nella norma, si prenderanno in considerazione delle cause secondarie e il trattamento dell’otalgia dipenderà dal risultato della diagnosi.
In caso di otalgia primaria dovuta a infezioni si possono utilizzare antibiotici. Se le cause sono meccaniche si può optare per decongestionanti, steroidi nasali o miringotomia (incisione della membrana del timpano).
Nei casi di otalgia secondaria le cure varieranno in base alla condizione medica di base che causa l’otalgia, e possono andare dall’utilizzo di steroidei per l’artrite temporale, o i vari trattamenti per combattere i tumori maligni, le malattie coronariche, i reflussi gastroesofagei o, banalmente, le cure dentarie.