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Ovaio multifollicolare: una condizione comune nella donna che è spesso asintomatica

L’ovaio multifollicolare è un ovaio che presenta al proprio interno delle cisti: non si tratta di una condizione patologica e nella maggior parte dei casi è totalmente asintomatico, ma viene spesso confuso con l’ovaio policistico. Chiariamo insieme le differenze tra queste due condizioni e capiamo quali sono i possibili rischi per una gravidanza.
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20 Febbraio 2021 * ultima modifica il 20/02/2021

L’ovaio multifollicolare è una condizione più frequente nella fase puberale, ma può manifestarsi anche in età adulta. Spesso, in fase adolescenziale, le ovaie riprendono autonomamente il normale funzionamento, e il disturbo tende a scomparire da solo.

Cos’è

L’ovaio multifollicolare (MFO, dall’inglese Multifollicular ovaries), anche chiamato ovaio multicistico, è una condizione caratterizzata dalla presenza di cisti follicolari all’interno dell’ovaio.

Le cisti ovariche sono delle neoformazioni che si sviluppano internamente o esternamente alle ovaie, delle piccole sacche di materiale solido o liquido: è un fenomeno molto frequente e che riguarda la normale funzionalità delle ovaie. Spesso non hanno carattere patologico e per questo si parla di cisti funzionali: le cisti follicolari sono le più comuni cisti funzionali prodotte dalle ovaie.

Le ovaie multifollicolari (MFO) non sono da confondere con le ovaie policistiche (PCOS): spesso la condizione multifollicolare è benigna e non presenta una patologia, mentre la policistica è interessata da altre complicanze che variano la condizione anatomico-funzionale dell’apparato, tra cui un’alterazione della produzione ormonale e metabolica.

L’ovaio multifollicolare mantiene una grandezza normale o leggermente aumentata, il numero di cisti che si forma al suo interno va da un minimo di sei ad un massimo di dieci, con un diametro per ciascuna cisti che va dai 4 ai 10 millimetri, e sono distribuite in tutto l’ovaio, non solamente nella zona corticale. A differenza dell’ovaio policistico, lo stroma (tessuto connettivo periferico dell’ovaio) non risulta aumentato. Nella PCOS l’ovaio aumenta la propria grandezza, le cisti sono in numero maggiore rispetto a quelle del MFO, nonostante il diametro di ognuna si mantenga più piccolo.

A differenza delle pazienti con PCOS, le donne con MFO non sviluppano irsutismo (crescita anomala di peli), non vi è un’alterata produzione di ormone luteinizzante (LH) né di quello follicolo-stimolante (FSH) e l’ovulazione, nella quasi totalità dei casi, non risulta alterata.

Cause

Alcune delle cause imputate alla formazione delle cisti possono essere:

  • iperprolattinemia (eccessiva produzione dell’ormone prolattina);
  • anovulazione (ciclo mestruale in cui l’ovaio non rilascia l’uovo);
  • amenorrea da perdita di peso (l’amenorrea è l’assenza di ciclo mestruale);
  • sospensione da contraccettivi ormonali;
  • utilizzo della spirale uterina;
  • iperstimolazione ovarica (ad esempio in seguito a terapie di fecondazione assistita).

Sintomi

L’ovaio multifollicolare può anche non arrecare alcun disturbo, spesso si tratta di una condizione asintomatica, pertanto una donna affetta potrebbe anche non venirne a conoscenza. Solitamente è in sede di visita ginecologica che la questione viene diagnosticata, a seguito di ecografia.

Il sintomo più comune è l’irregolarità mestruale, ma senza gli squilibri ormonali e metabolici dell’ovaio policistico. La maggior parte delle donne affette da MFO dimostra come sintomo di irregolarità l’amenorrea, meno frequente invece è l’oligomenorrea, ossia un ritardo di manifestazione del ciclo superiore ai quattro giorni, passando dai normali 28 ad oltre 32. Si è notato come moltissime pazienti affette da MFO abbiano avuto, nella loro anamnesi, una storia di perdita di peso.

L’irregolarità mestruale può causare disturbi come l’acne e i dolori addominali.

Ovaio multifollicolare e gravidanza

L’ovaio multifollicolare non rappresenta un ostacolo alla gravidanza, non causa infertilità, al contrario dell’ovaio policistico che ne è la causa più frequente. Nei casi di normale ovulazione, le possibilità di rimanere incinta non sono più basse delle pazienti che non presentano ovaio multifollicolare; la differenza potrebbe presentarsi successivamente, in quanto un alto numero di follicoli potrebbe aumentare i livelli di ormoni e causare perciò un maggior rischio di aborti spontanei nelle fasi iniziali.

Le difficoltà alla gravidanza si riscontrano nei casi in cui la condizione multicistica blocchi l’ovulazione o la renda irregolare: con un’ovulazione alternata, non presente in tutti i mesi, la difficoltà di concepimento è maggiore. Se l’ovulazione non si verifica entro 3 o 4 cicli consecutivi è necessario ricorrere allo specialista ginecologo che valuterà una eventuale correzione con farmaci, adottando la terapia corretta per preparare il corpo al concepimento e alla normale gravidanza. Se dopo la terapia prescritta non dovesse comunque presentarsi l’ovulazione, la scelta raccomandata è la fecondazione in vitro o altri metodi di fecondazione artificiale.

La probabilità di nascita di gemelli aumenta in modo significativo durante la fecondazione in vitro, che può causare gravidanze multiple: per questo motivo la gravidanza multipla con ovaie multifollicolari non è rara nei casi in cui si ricorra alla fecondazione artificiale. Nelle situazioni di ovaio multifollicolare in cui l’ovulazione avviene naturalmente, le possibilità di avere gemelli sono le stesse che in condizioni normali.

Possibili complicazioni e cura

Generalmente, quando l’ovaio multifollicolare non provoca altre condizioni negative o patologie, l’unica terapia consigliata dallo specialista è mantenere, o adottare, uno stile di vita sano e apportare alcune modifiche alla dieta, che dovrebbe essere povera di grassi.

Tuttavia, nei casi in cui l’ovaio multifollicolare non si risolva da solo, la terapia maggiormente seguita è l’utilizzo di pillole anticoncezionali. La pillola è utile nel riassorbimento e la riduzione volumetrica delle cisti, riducendone il rischio di formazione di nuove.

Nelle pazienti in gravidanza, l’elevato numero di follicoli potrebbe causare problemi ormonali: per prevenire tali situazioni è possibile ricorrere all’utilizzo di farmaci contenenti progesterone, un ormone steroideo prodotto normalmente dal corpo che viene prescritto anche nei casi di ciclo irregolare, associato ad un maggior monitoraggio delle condizioni di crescita del feto da parte dello specialista.

In alcuni situazioni, seppur piuttosto rare, l’ovaio multifollicolare potrebbe evolvere negativamente in ovaio policistico, con tutte le problematiche ad esso legate, anche gravi: infertilità, irsutismo, disturbi cardiovascolari, iperplasia endometriale e carcinoma dell’endometrio.

Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
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