Parkinson vascolare: l’esordio, le cause, la riabilitazione e le aspettative di vita

La malattia di Parkinson è una patologia primaria e neurodegenerativa, talvolta però i sintomi tipici possono essere scatenati da disturbi neurovascolari, come l’infarto cerebrale. In questo caso si parla parkinsonismo vascolare, una malattia complessa e molto spesso improvvisa. Vediamo insieme come si scatena e come si affronta.
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Valentina Rorato 22 Aprile 2020
* ultima modifica il 22/04/2020

Un forte tremore e soprattutto l'incapacità di muoverti correttamente. Non ti senti più padrone del tuo corpo, anche se non ne sei totalmente consapevole. Il morbo di Parkinson è una malattia degenerativa primaria del cervello, ma talvolta può essere provocata da disturbi vascolari. Si parla quindi di Parkinson vascolare quando le persone hanno i classici sintomi del morbo, ma l’origine della patologia è nei vasi cerebrali e non nella graduale perdita di cellule nervose. Vediamo quindi come si manifesta questa malattia e come si affronta.

Che cos’è?

Il Parkinson vascolare è una malattia molto complessa e difficile da gestire. Quando si affronta il tema morbo di Parkinson molto spesso si inseriscono più patologie sotto lo stesso cappello, ovvero quello di una malattia degenerativa del cervello di carattere primario. Tra i personaggi illustri che hanno messo l’accento sul Parkinson vascolare, e di conseguenza sul fatto che anche il Parkinson può essere secondario, ovvero dipendere da un'altra malattia, c’è la testimonianza dell’ex presidente degli Stati Uniti, George W Bush, che ha ammesso in un’intervista abbastanza recente di essere malato.

Il Parkinson vascolare assomiglia molto al morbo di Parkinson, perché ne imita la sintomatologia, ma non è la stessa cosa. Come suggerisce il nome, questa malattia è dovuta a problemi con i vasi nelle regioni cerebrali che controllano il movimento. Non è considerata una malattia neurodegenerativa progressiva, ma è provocata dalla formazione di piccoli ictus, che tendono ad accumularsi provocando i sintomi del parkinsonismo vascolare. Rappresenta il 3-6% di tutti i parkinsonismi ed è predominante negli uomini anziani.

Le persone con parkinsonismo vascolare soffrono soprattutto di un “parkinsonismo della parte inferiore del corpo” e hanno difficoltà a camminare e a mantenere l'equilibrio, proprio come le persone con il Parkinson classico.

Sintomi

I sintomi principali del parkinson vascolare sono:

  • tremore a riposo
  • bradicinesia (difficoltà ad iniziare un movimento che risulterà rallentato)
  • rigidità
  • instabilità posturale
  • ischemia
  • difficoltà di linguaggio
  • incontinenza urinaria
  • decadimento cognitivo

Come accennato prima questa malattia colpisce prevalentemente la parte bassa del corpo, ovvero le gambe, quindi a differenza di coloro che hanno il Morbo, i malati dovrebbero avere meno (o non avere) tremore nella parte alta, soprattutto alle mani e alla testa.

Fattori di rischio

I fattori di rischio del parkinson vascolare sono quelli tipici delle malattie vascolari e cardiache. È quindi bisogna fare attenzione a:

Cause

Sono molte le cause che si possono nascondere dietro al parkinson vascolare. La dinamica che scatena questa malattia è l'ictus, il cosiddetto infarto del cervello, che a sua volta è provocato da un vaso sanguigno bloccato. Quando si verificano uno o più ictus si possono sviluppare i sintomi parkinsoniani (sul lato opposto del corpo rispetto all'area cerebrale in cui c'è stato l'ictus).  E poiché gli ictus in generale si verificano improvvisamente, anche l'insorgenza di sintomi parkinsoniani possono manifestarsi improvvisamente. Ma come mai si bloccano o si ostruiscono i vasi sanguigni? Le ragioni sono almeno tre:

  1. Per un ispessimento della parete del vaso a causa di alta pressione sanguigna incontrollata
  2. Per accumulo di materiale grasso nelle pareti di un'arteria (aterosclerosi)
  3. Per la presenza di un coagulo

Diagnosi

Se c’è l’ipotesi di Parkinson vascolare, la diagnosi deve essere documentata da una serie di esami, come TC e risonanza magnetica encefalica, per verificare la presenza di lesioni cerebrovascolari. E poi ovviamente il medico farà un esame clinico, valuterà il tremore e i sintomi. È molto importante verificare la pressione arteriosa e richiedere una serie di esami del sangue, per controllare il diabete e i livelli di colesterolo.

Ecco le immagini di una risonanza magnetica al cervello

Terapia

Il parkinsonismo vascolare non risponde bene ai farmaci tipici usati per trattare la malattia di Parkinson. La terapia si basa soprattutto su approccio preventivo, perché si devono evitare i fattori di rischio cerebrovascolare. E quindi potrebbero essere prescritti antipertensivi, antiaggreganti o anticoagulanti, ipoglicemizzanti orali, insulina, e così via. E ovviamente, i pazienti devono cambiare stile di vita: evitare il fumo, condurre una dieta sana, per contenere l’ipertensione e abbassare il colesterolo, ma anche condurre un po’ di attività fisica. Se si presentano sintomi evidenti, i farmaci che si utilizzano sono quelli per il Parkinson, ma la risposta alla terapia è molto soggettiva e generalmente di scarso successo. Per questo motivo all’inizio, ti è stato detto che il parkinson vascolare è una patologia difficile da curare e da gestire.

Fonte| Baylor College of Medicine

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