Parrucche per i malati oncologici: solo 15 Regioni stanziano fondi per contribuire all’acquisto

Perdere i capelli è un trauma in qualsiasi momento della vita ed è ancor più difficile quando si sta seguendo un percorso di chemioterapia. Lottare con tutte le forze contro il cancro, fare i conti con un corpo sempre più fragile e guardarsi allo specchio e non riconoscersi. Non è una questione frivola, anzi. Purtroppo, l’accesso gratuito a una parrucca, in Italia, è disponibile solo in alcune Regioni.
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Valentina Rorato 23 Giugno 2022
* ultima modifica il 23/06/2022

Perdere i capelli è un trauma in qualsiasi momento della vita ed è ancor più difficile quando si sta seguendo un percorso di chemioterapia. Lottare con tutte le forze contro il cancro, fare i conti con un corpo sempre più fragile e guardarsi allo specchio e non riconoscersi. Non è una questione frivola, anzi. Purtroppo, l’accesso gratuito a una parrucca, in Italia, è disponibile solo in alcune Regioni. E se è vero che la parrucca non è un accessorio fondamentale, perché i capelli torneranno a crescere finite le terapie, è anche vero che l’impatto psicologico sul paziente è elevato. Mostrare la propria testa calva o coperta da un foulard obbliga a far sapere a tutti che si è malati. Per questo motivo, l’8% dei pazienti oncologici vorrebbe rifiutare la chemioterapia.

Contributi per l’acquisto della parrucca

Gli interventi pubblici per l'acquisto della parrucca in caso di alopecia da trattamenti antitumorali non sono disciplinati in modo uniforme da una normativa nazionale, purtroppo, e le disposizioni regionali sono diversificate e coprono il bisogno a macchia di leopardo. Solo quindici regioni stanziano fondi a parziale (fino a 300 euro) o totale contributo per l'acquisto della parrucca. Quali sono queste regioni? Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Trentino Alto Adige e Veneto. Come si può notare c’è un'evidente disparità tra Nord e Sud.

Detrazioni fiscali

È ancora più importante sapere che la spesa per l’acquisto della parrucca in caso di alopecia per trattamenti antitumorali può essere detratta fiscalmente dai redditi. E ciò è indipendente dal luogo di residenza. Questa forse è l'unica possibilità non discriminatoria, sempre che ci sia un reddito da dichiarare.

«Là dove non ci siano coperture totali da parte del Sistema sanitario regionale, al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi si può detrarre la spesa presentando lo scontrino (dove deve essere indicato il codice fiscale della persona sottoposta a chemioterapia) e la documentazione medica che certifichi i trattamenti antitumorali a cui il paziente è stato sottoposto. Sul sito di AIMaC, poi, nella sezione dedicata ai diritti del malato è possibile trovare i contributi previsti dalle diverse Regioni e un elenco delle associazioni di volontariato che, in diverse zone d’Italia, prevedono un sostegno nell’acquisto di parrucche», ha spiegato Elisabetta Iannelli, vicepresidente dell’Associazione italiana malati di cancro parenti e amici (AIMaC) al Corriere della Sera.

Associazioni

Se poi non puoi accedere ai contributi o alle detrazioni fiscali, esistono diverse associazioni di volontariato che operano sui territori e mettono a disposizione delle parrucche per pazienti oncologici. Non solo, possono aiutarti a scegliere quella più adatta a te e a conoscere quali sono i tuoi diritti. Molto spesso sono gli stessi ospedali che ti danno i contatti necessari per rivolgerti a queste preziose realtà.

Fonte | Aimac

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