Sapersi adattare non significa fermarsi, anzi. Equivale a un passo nel futuro. Un po’ come quello che l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze ha appena messo a segno grazie al suo nuovo progetto “Il Meyer a casa tua”. La pandemia da Coronavirus non può vincere, così l’Oncoematologia fiorentina ha trovato la sua soluzione mettendo in campo un nuovo sevizio per portare cure e assistenza direttamente nelle case dei suoi piccoli pazienti. Da ieri, martedì 29 settembre 2020, medici e infermieri del territorio stanno letteralmente bussando alle porte dei loro assistiti.
Il progetto “Il Meyer a casa tua” è nato come risposta all’emergenza epidemiologica da Coronavirus. Poter effettuare i trattamenti nelle case dei bambini potrà infatti aiutare a diminuire gli accessi all’ambulatorio oncologico e in ospedale, evitando gli affollamenti o le code e garantirà la massima sicurezza a una fascia di popolazione fragile e quindi molto più a rischio. Ma non solo, perché ricevere le cure nella propria casa, nel proprio ambiente, sarà un aiuto in più per la salute e la tranquillità dei più piccoli: niente sale d’attesa, lettini o camici, tutto avverrà all’interno di un luogo caldo e familiare.
Il servizio del Meyer prevede un’équipe di pediatri e infermieri del Centro fiorentino che ogni mattina per cinque giorni alla settimana farà di casa in casa grazie a un mezzo messo a disposizione appositamente per l’ospedale. Ai loro piccoli pazienti potranno offrire dunque tutti i servizi che avrebbero trovato in ambulatorio, dalla visita medica ai prelievi di sangue fino alle terapie infusionali o le medicazioni.
Alla squadra del Meyer potrà anche aggiungersi la figura di uno psicologo che, eventualmente, fornirà al piccolo tutto il supporto di cui ha bisogno. Per ora il servizio sarà dedicato ai bambini che necessitano di un monitoraggio clinico, a quelli usciti dalla fase più delicata della malattia e che sono sottoposti alle terapie con chemioterapiche e nella sua fase iniziale avrà un raggio d’azione concentrato sul territorio di Firenze e provincia. Per poi allargarsi, nel tempo. Il primo passo nel futuro, comunque, è stato fatto.
Fonte | Ospedale Pediatrico Meyer