
Buone notizie per i pazienti oncologici. L’Inps ha deciso di rende strutturale il certificato introduttivo oncologico, attraverso il contributo di Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, dopo una ampia sperimentazione, avviata circa 2 anni fa. In questo modo dovrebbero essere più veloci e facili le procedure per il riconoscimento delle prestazioni di invalidità ai pazienti oncologici.
La proposta congiunta è quella di stabilire modalità uniformi per il rilascio del Certificato Oncologico Telematico Introduttivo, emesso direttamente e immediatamente da chi fa la diagnosi.
Lo ha spiegato il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, intervenendo al convegno "Buone pratiche per i diritti dei pazienti oncologici. Il certificato introduttivo".
"Ciò che facciamo oggi – ha specificato – è un accordo strutturale che eviterà di fare accordi individuali sul territorio, e che è anche di auspicio per successivi, possibili, accordi su collaborazioni, sinergie, condivisioni di dati e servizi che l'Inps ha come obiettivo. La nostra è una missione sociale che, certamente, deve dare prestazioni, ma anche semplificare la vita dei cittadini, soprattutto dei più fragili".
L’obiettivo della Legge 104 è quello di tutelare le persone che soffrono di malattie invalidanti. E purtroppo, alcune malattie oncologiche, e le relative terapie, possono provocare invalidità, permanente o temporanea. Sono dunque previste delle percentuali di invalidità, secondo le tabelle ministeriali:
L’accordo tra INPS ed AGENAS, consentirebbe a livello nazionale una uniformità procedurale con “indubbi vantaggi”. Quali? Prima di tutto la “riduzione dei tempi di latenza tra la diagnosi e l’accertamento in pazienti con gravi patologie e talvolta con aspettativa di vita breve; esaustività ed appropriatezza delle informazioni cliniche per l’accertamento delle commissioni da remoto (ex art. 29, c. 3 L. 120/2020) e nessun onere per il paziente; pronta fruibilità organizzativa e gestionale: le esperienze dimostrano che si riducono revisioni e contenziosi, senza aggravio di risorse umane o economiche”.
Durante i due anni di procedura sperimentale in alcune aziende ospedaliere si è notata un “aumento del 10% di domande di disabilità/nuove diagnosi cancro-anno”, ma anche la “riduzione del tempo intercorso tra diagnosi e presentazione domanda da una media di 121 giorni a 67 giorni; il 100% dei pazienti valutati entro 15 giorni; la netta riduzione numero di riesami”.
“Grazie alla collaborazione tra AGENAS e INPS è oggi possibile allargare e implementare a livello nazionale una sperimentazione realizzata in alcune regioni dall’Istituto, portando indubbi vantaggi nei servizi ai cittadini. È un passo avanti e fondamentale nel perimetro della nostra missione sociale come Istituto al servizio dei cittadini e del Paese, oltre a rappresentare un ulteriore tassello nell’ambito delle strategie di innovazione di INPS, sempre più mirate a migliorare l’accessibilità delle prestazioni e che, nell’ambito sanitario, potrebbe avere una straordinaria evoluzione con l’accesso ai dati del fascicolo elettronico sanitario”, ha riferito il presidente dell’Inps.
Fonte | Ansa