Per i pazienti oncologici il riconoscimento dell’invalidità sarà più rapido (e più semplice da ottenere)

Dopo circa due anni di sperimentazione è stata collaudata una procedura semplice e uniforme per rendere più agili e rapide le valutazioni, gli accertamenti e la gestione delle informazioni per i pazienti oncologici. Il certificato introduttivo oncologico sarà quindi rilasciato più velocemente in caso di disabilità.
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Valentina Rorato 21 Gennaio 2022
* ultima modifica il 21/01/2022

Buone notizie per i pazienti oncologici. L’Inps ha deciso di rende strutturale il certificato introduttivo oncologico, attraverso il contributo di Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, dopo una ampia sperimentazione, avviata circa 2 anni fa. In questo modo dovrebbero essere più veloci e facili le procedure per il riconoscimento delle prestazioni di invalidità ai pazienti oncologici.

La proposta congiunta è quella di stabilire modalità uniformi per il rilascio del Certificato Oncologico Telematico Introduttivo, emesso direttamente e immediatamente da chi fa la diagnosi.

Lo ha spiegato il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, intervenendo al convegno "Buone pratiche per i diritti dei pazienti oncologici. Il certificato introduttivo".

"Ciò che facciamo oggi – ha specificato – è un accordo strutturale che eviterà di fare accordi individuali sul territorio, e che è anche di auspicio per successivi, possibili, accordi su collaborazioni, sinergie, condivisioni di dati e servizi che l'Inps ha come obiettivo. La nostra è una missione sociale che, certamente, deve dare prestazioni, ma anche semplificare la vita dei cittadini, soprattutto dei più fragili".

Legge 104

L’obiettivo della Legge 104 è quello di tutelare le persone che soffrono di malattie invalidanti. E purtroppo, alcune malattie oncologiche, e le relative terapie, possono provocare invalidità, permanente o temporanea. Sono dunque previste delle percentuali di invalidità, secondo le tabelle ministeriali:

  • 11%, per prognosi favorevole e modesta compromissione funzionale;
  • 70% in caso di prognosi favorevole, ma grave compromissione funzionale;
  • 100% se la prognosi è sfavorevole o infausta, nonostante l’asportazione del tumore.

L’accordo tra INPS ed AGENAS, consentirebbe a livello nazionale una uniformità procedurale con “indubbi vantaggi”. Quali? Prima di tutto la “riduzione dei tempi di latenza tra la diagnosi e l’accertamento in pazienti con gravi patologie e talvolta con aspettativa di vita breve; esaustività ed appropriatezza delle informazioni cliniche per l’accertamento delle commissioni da remoto (ex art. 29, c. 3 L. 120/2020) e nessun onere per il paziente; pronta fruibilità organizzativa e gestionale: le esperienze dimostrano che si riducono revisioni e contenziosi, senza aggravio di risorse umane o economiche”.

Durante i due anni di procedura sperimentale in alcune aziende ospedaliere si è notata un “aumento del 10% di domande di disabilità/nuove diagnosi cancro-anno”, ma anche la “riduzione del tempo intercorso tra diagnosi e presentazione domanda da una media di 121 giorni a 67 giorni; il 100% dei pazienti valutati entro 15 giorni; la netta riduzione numero di riesami”.

Grazie alla collaborazione tra AGENAS e INPS è oggi possibile allargare e implementare a livello nazionale una sperimentazione realizzata in alcune regioni dall’Istituto, portando indubbi vantaggi nei servizi ai cittadini. È un passo avanti e fondamentale nel perimetro della nostra missione sociale come Istituto al servizio dei cittadini e del Paese, oltre a rappresentare un ulteriore tassello nell’ambito delle strategie di innovazione di INPS, sempre più mirate a migliorare l’accessibilità delle prestazioni e che, nell’ambito sanitario, potrebbe avere una straordinaria evoluzione con l’accesso ai dati del fascicolo elettronico sanitario”, ha riferito il presidente dell’Inps.

Fonte | Ansa

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