Per la prima volta al mondo è stato impiantato un occhio protesico stampato in 3D

È successo al Moorfields Eye Hospital di Londra: un uomo di 47 anni aveva perso l’occhio sinistro da bambino e i medici, dopo 20 anni di attesa, sono riusciti a fornirgli una protesi stampata in 3D. Diversamente da quelle tradizionali dipinte a mano, questa protesi è stata realizzata nella metà del tempo grazie alla modellizzazione della cavità oculare ottenuta con software e tecnologie d’avanguardia.
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Kevin Ben Alì Zinati 29 Novembre 2021
* ultima modifica il 29/11/2021

Erano vent’anni che Steve Verze aspettava questo momento: quello in cui, guardandosi allo specchio prima di uscire dalla sua casa di Hackney, nel nord-est di Londra, si sarebbe sentito a suo agio con se stesso e il suo volto.

Steve ha perso l’occhio sinistro da bambino e dopo due decenni di attesa il suo riflesso allo specchio non lo infastidisce più perché ha finalmente ottenuto la sua protesi all’occhio.

Non solo: Steve è la prima persona al mondo a ricevere un occhio protesico stampato completamente in 3D.

Steve Verse è il primo uomo al mondo a ricevere una protesi oculare completamente stampata in 3D. Photo credit: Moorfields Eye Hospital di Londra

Quella che gli hanno applicato i medici del Moorfields Eye Hospital di Londra è una protesi innovativa e totalmente diversa da quelle tradizionali dipinte a mano, per le quali servono diversi passaggi nel processo di produzione e circa sei settimane per la realizzazione.

Grazie all’avanguardia tecnologia, invece, Steve ha potuto avere il suo occhio protesico praticamente nella metà del tempo.

Le ragioni per cui una persona può aver bisogno di una protesi oculare sono diverse. Può succedere, come nel caso di Steve, che si perda un occhio a causa di un incidente oppure la sua assenza può anche essere il risultato di un’anomalia della crescita.

Fino a ieri per la protesi dell’occhio serviva la modellizzazione della cavità oculare, un processo lungo, invasivo e così complesso che quando tocca ai bambini riceverlo, i medici sono costretti a ricorrere all’anestesia generale per riuscire a procedere.

Per Steve invece è andata diversamente. Attraverso un software i medici hanno scansionato il suo occhio tracciando un modello 3D della cavità oculare.

Hanno poi inviato i dati alla stampante 3D in Germania che, nel giro di 2 ore e mezzo, li ha trasformati in un occhio protesico che gli oculisti del Moorfields in sole 2-3 settimane, hanno rifinito, lucidato e adattato.

Il nuovo occhio di Steve è quello che viene definito un biomimico, cioè una protesi più “naturale” e realistica delle alternative, con una definizione più chiara e una reale profondità della pupilla. E anche il modo in cui la luce viaggia attraverso questo occhio lo fa sembrare più naturale di quelli dipinti a mano.

Fonte | Moorfields Eye Hospital di Londra

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