Quando si parla di ciclo mestruale le variabili sono tante: ritardi, dolori, flusso sanguigno. Cosa accade al corpo femminile quando il sangue è eccessivamente abbondante? Cerchiamo di capirlo e approfondire insieme tutte le cause.
Ogni ciclo mestruale, per quanto sia variabile sotto diversi punti di vista, ha delle “linee” a cui attenersi per essere considerato un ciclo salubre e regolare. Tra questi parametri c’è anche il flusso sanguigno che, se abbondate, viene chiamato in gergo tecnico ipermenorrea.
Ci sono numerosi fattori che possono far variare il flusso mestruale ecco qui una lista con tutto quello che può causare questo disturbo:
Lo stress a cui una donna può essere sottoposta ogni giorno può far variare la concentrazioni ormonali nel suo corpo, le quali vanno poi ad influire anche sul flusso sanguigno.
Quando parliamo di patologie o disturbi facciamo riferimento a disfunzione delle ovaie come il mancato rilascio dell'ovulo e quindi la mancata produzione di progesterone; fibromi all’utero o polipi, adenomi, iperplasia endometriale che di solito deriva dalla produzione incontrastata di estrogeni;
Anche la presenza di di tumori può interferire nel flusso sanguigno peggiorandolo proprio perché si formano e crescono proprio lì dove c'è l'endometrio.
Quando si ha un ciclo mestruale il livello degli ormoni si equilibra, tra estrogeni e progesterone, e permette che il rivestimento uterino, ossia l’endometrio, cresca. Se questo equilibrio viene a mancare ecco che potrebbe esserci un eccesso di sangue dovuto proprio ad un eccessivo ispessimento dell’endometrio. Ci sono inoltre patologie come sindrome dell'ovaio policistico (PCOS), l'obesità, l'insulino-resistenza e tumori dell’ipofisi che creano squilibri ormonali.
Tra quelli che potrebbero causare uno scompenso in termini di perdita di sangue sono inclusi farmaci antinfiammatori, terapie ormonali a base di estrogeni e progestinici, anticoagulanti come warfarin o enoxaparina.
Innanzitutto si deve essere precisi nell’annotazione dei propri cicli mestruali e poi il tuo medico chiederà sicuramente analisi del sangue per misurare eventuali alterazioni ormonali ed escludere carenze di ferro, disturbi della tiroide o della coagulazione. Poi si passerà ad un esame pelvico per valutare utero, ovaie ed endometrio.
La cura dipende moltissimo dalla causa che ha scatenato il problema e di norma si tratta di alterazioni ormonali, ma questo può verificarlo solo il tuo medico. Questo perché, come potrai ben capire, la cura cambia se si tratta di un tumore, di un dislivello ormonale o di un periodo stressante.
Fonti|Cdc