Perché i non fumatori sviluppano il tumore del polmone? Un nuovo studio fa chiarezza sulle cause genetiche del carcinoma

Una ricerca guidata dal National Institute of Cancer ha provato a fare luce sull’origine delle mutazioni genetiche che portano all’insorgenza del carcinoma del polmone nei non fumatori, che riguarda il 10-20% delle diagnosi totali. Gli autori hanno individuato 3 sottotipi di cancro dalle specifiche caratteristiche molecolari, studiandone l’evoluzione: potrebbe essere il punto di partenza per sviluppare approcci di prevenzione e trattamenti mirati in base al tipo di tumore polmonare.
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Alessandro Bai 8 Settembre 2021
* ultima modifica il 09/09/2021

Il carcinoma del polmone, che probabilmente sarai più abituato a chiamare tumore ai polmoni, può colpire anche chi non fuma. Può sembrare una precisazione banale, ma è doverosa dato che l'80-90% delle diagnosi di questa neoplasia avviene in persone che fanno del fumo di sigaretta una delle proprie abitudini. Nel caso dei non fumatori, come potrai immaginare, la ricerca delle cause all'origine della malattia è un po' più complessa e ha a che fare generalmente con mutazioni genetiche che avvengono nel corso della vita di una persona.

In un nuovo studio pubblicato su Nature Genetics, i ricercatori del National Cancer Institute (NCI) hanno descritto per la prima volta 3 sottotipi di cancro del polmone che potrebbero aiutare a capire meglio i meccanismi che portano il tumore a manifestarsi nei non fumatori. Gli autori hanno cominciato analizzando i tessuti tumorali di 232 persone che non avevano mai fumato e affette da adenocarcinomi, carcinoidi e altre varianti minori di questa neoplasia, confrontando il genoma dei tumori con quello delle cellule dei tessuti di persone sane che partecipavano a propria volta allo studio.

L'obiettivo era ricercare le "firme mutazionali" lasciate dal carcinoma, paragonabili ad una sorta di archivio nel quale sono registrate le attività o alterazioni che hanno portato all'accumulo di mutazioni, offrendo così degli indizi su ciò che ha causato l'insorgenza di un tumore. La prima scoperta fatta dai ricercatori è che la maggior parte delle firme mutazionali emerse dalla sequenza dei genomi tumorali nei non fumatori era associata a danni causati da processi endogeni, ovvero che avvengono naturalmente all'interno del corpo di una persona per diversi motivi.

In un secondo momento, poi, il team di ricerca è riuscito a individuare 3 sottotipi di carcinoma del polmone, classificati in base al numero di alterazioni del genoma, definite anche "rumore". Le 3 tipologie sono state chiamate "piano", "mezzo-forte" e "forte": il primo sottotipo, quello più diffuso, presentava poche mutazioni e sembrava essere associato all'attivazione delle cellule progenitrici, coinvolte nella formazione di nuove cellule e dunque potenzialmente in grado di aiutare la neoplasia a svilupparsi, seppur molto lentamente e sotto la guida di molte mutazioni differenti, il che rende questa tipologia piuttosto difficile da trattare. Il sottotipo definito "mezzo-forte", invece, era caratterizzato da cambiamenti cromosomici specifici nel gene del recettore del fattore di crescita dell’epidermide (EGFR), che risulta spesso alterato nei tumori polmonari e contribuisce a un loro rapido sviluppo. Infine, il sottotipo "forte" tendeva anch'esso a crescere velocemente e presentava un genoma interamente duplicato, una caratteristica frequentemente osservata anche nei carcinomi del polmone che insorgono nei fumatori.

Come spiegato da Maria Teresa Landi, tra gli autori principali dello studio, riuscire a identificare i sottotipi di tumore al polmone che colpiscono i non fumatori, insieme alle loro specifiche caratteristiche molecolari e processi evoluzionari, potrebbe renderci capaci in futuro di "avere trattamenti diversi basati sulla tipologia di cancro".

"Stiamo iniziando a capire in che modo questi tumori si evolvono – ha aggiunto Landi – L'analisi effettuata mostra che c'è una certa eterogeneità, o diversità, nei carcinomi polmonari dei non fumatori". I prossimi passi? Ampliare il campione esaminato coinvolgendo anche chi è esposto al fumo passivo e ottenere una conferma dei risultati, per poi giungere allo sviluppo di approcci preventivi o trattamenti mirati, in base alle caratteristiche del tipo di tumore da combattere.

Fonte| "Genomic and evolutionary classification of lung cancer in never smokers" pubblicato su Nature Genetics il 6 settembre 2021

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