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Perché il singhiozzo può venire anche di notte? Tutte le possibili cause

Il singhiozzo è un disturbo fastidioso, che ha origine in una contrazione involontaria del tuo diaframma. Di solito colpisce durante il giorno, ma a volte può capitare che si verifichi anche di notte. Come mai accade?
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Valentina Danesi 26 Settembre 2022
* ultima modifica il 28/03/2023

Quante volte ci siamo lamentati del fastidioso singhiozzare? Molte, ammettiamolo. Ma sapevi che possiamo distinguere il singhiozzo notturno da quello diurno? Perché accade anche nel momento in cui dovremmo essere più rilassati? Proviamo a scoprire insieme tutte le cause.

Cos’è

Sai cosa si nasconde dietro al singhiozzo? Che sia diurno o notturno il singhiozzo non è altro che la contrazione improvvisa e involontaria del diaframma con conseguente chiusura delle corde vocali. Quello che avverti tu è uno spasmo muscolare che si traduce nel tipico movimento incontrollato. Non è assolutamente pericoloso, ma solo fastidioso.

Le cause

Nella maggior parte dei casi, il singhiozzo colpisce durante il giorno. A volte, però, può capitare che si verifichi di notte. Come mai? Le cause più frequenti del singhiozzo notturno sono:

Reflusso gastroesofageo

Il singhiozzo notturno potrebbe essere il sintomo della presenza del reflusso gastroesofageo, che si verifica quando l'acido dello stomaco ritorna nell'esofago, quel tubo che collega la bocca e lo stomaco, appunto. In sostanza, sia esofago che diagramma si infiammano e possono provocare il singhiozzo. Non devi preoccuparti, ma se noti che il problema potrebbe essere il reflusso, parla con il tuo medico per valutare eventuali cure oppure come modificare il tuo stile di vita per controllare il problema.

Infezione o irritazione all’orecchio

Potrebbe sembrarti strano, ma all’origine del singhiozzo notturno può anche esserci un’infezione all’orecchio. Questo accade perché quando si ha un'infezione il timpano tende a infiammarsi e può causare danni ai nervi che si collegano al diaframma, generando così un attacco di singhiozzo. In questo caso la cura dovrà essere mirata all'infezione.

Assunzione di cibo troppo a ridosso del sonno

Sempre legato al discorso del reflusso, il consiglio è quello di evitare alimenti piccanti, ma anche salsa di pomodoro o caffeina poco prima di andare a dormire. Allo stesso tempo, è bene non mettersi a letto o, in generale, sdraiarsi prima che lo stomaco abbia digerito. Il consiglio quindi è di attendere almeno due ore, o addirittura tre, tra la cena e il riposo notturno, per far sì che il corpo abbia tempo di terminare questo processo e che quindi gli acidi gastrici non risalgano dall’esofago.

Assunzione di farmaci

Come forse potrai immaginare, alcuni farmaci in seguito a un utilizzo prolungato possono colpire il nervo frenico o il nervo vago e quindi il diaframma. Tra questi troviamo barbiturici, steroidi e tranquillanti. Di nuovo, se hai il dubbio che siano i farmaci che stai assumendo a provocarti questo fastidio, parlane con il medico.

Gli stratagemmi per bloccarlo

Quando non sei riuscito a evitare che arrivi il singhiozzo notturno, ecco che si presenta, più fastidioso che mai. Cosa puoi fare allora per alleviare il disturbo nell'immediato? Vediamo qualche trucco della nonna che ti può aiutare:

  • bere acqua tutto d’un fiato
  • deglutire pezzi di pane secco
  • fare i gargarismi
  • trattenere il respiro per alcuni secondi
  • respirare in un sacchetto di carta.

Se però questo fastidio si verifica spesso, è importante che tu ne parli con il tuo medico.

I segnali da non sottovalutare

Se è vero che il singhiozzo di per sé non è pericoloso, è anche vero che potrebbe nascondere un'origine patologia. Presta attenzione ad alcuni segnali da non sottovalutare:

  • se il singhiozzo dura da più di un giorno
  • se tossisci sangue
  • se hai febbre o fatichi a respirare
  • se vomiti.

In uno di questi casi non esitare a rivolgerti al tuo medico o direttamente al Pronto soccorso per un controllo.

Fonti| Mayo Clinic

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