Perdere una persona cara è qualcosa tragico e devastante, uno di quegli eventi che destabilizza la vita e il suo ordine, portandoci a questionarne pure il senso.
Ma un lutto è anche un colpo alla nostra salute, psicologica e fisica. La scienza da tempo sa che quando un familiare stretto viene a mancare possono aumentare i rischi di malattie cardiache, di demenza e anche il rischio di mortalità e possono insorgere problemi capaci di persistere per lungo tempo.
Secondo uno studio della Columbia University Mailman School of Public Health e del Butler Columbia Aging Center, un lutto è anche in grado di accelerare l’invecchiamento.
I dati descritti sulla rivista Jama Network Open sembrerebbero dimostrare che le persone colpite dalla scomparsa di un genitore, un partner, un fratello o un figlio avrebbero riportato segni di invecchiamento biologico più forti e chiari rispetto a chi invece non aveva subìto alcuna perdita.
I ricercatori statunitensi credono insomma che perdere una persona cara possa accelerare il graduale declino del funzionamento delle cellule, e quindi quello dei tessuti e degli organi favorendo così un aumentato rischio di malattie croniche.
Lo studio ha utilizzato dati contenuti nel National Longitudinal Study of Adolescent to Adult Health avviato nel 1994-95 e che ha messo al centro dell’attenzione un vastissimo numero di partecipanti seguiti dall’adolescenza fino all'età adulta.
Gli scienziati nello specifico si sono concentrati su un campione di oltre 20mila adolescenti e sui loro lutti familiari vissuti durante l'infanzia o l’adolescenza, dunque fino a 18 anni, e quelli in età adulta, fino ai 43 anni.
Quasi il 40% dei partecipanti aveva subito almeno una perdita in età adulta tra i 33 e i 43 anni. La perdita dei genitori era più comune tra gli adulti piuttosto che tra gli adolescenti (27% contro 6%).
Analizzando poi i dati, è sembrato chiaro che che chi aveva vissuto due o più perdite mostrava un’età biologica più avanzata. Subire due o più perdite in età adulta era più fortemente collegato all'invecchiamento biologico rispetto a una perdita e significativamente di più rispetto a nessuna perdita.
"La connessione tra la perdita di persone care e problemi di salute nel corso della vita è ben consolidata. Ma alcune fasi della vita potrebbero essere più vulnerabili ai rischi per la salute associati alla perdita e l'accumulo di perdite sembra essere un fattore significativa” ha spiegato Allison Aiello, PhD, professore di longevità sanitaria presso James S. Jackson in epidemiologia e autore principale dello studio.
Fonte | "Familial Loss of a Loved One and Biological Aging" pubblicato il 29 luglio 2024 sulla rivista Jama Network Open