Ti sei mai chiesto perché, nonostante gli sforzi e la buona volontà, dopo una certa età fai più fatica a perdere i chili accumulati? Da giovani magari basta aggiustare un po' la dieta e praticare attività fisica, senza strafare, mentre dopo i 50 anni diventa tutto molto più difficile, e anzi mettere su qualche chilo in più pare inevitabile. I ricercatori del Karolinska Institutet, il più importante centro di ricerca medica svedese, hanno voluto vederci chiaro e hanno pubblicato sulla rivista scientifica Nature Medicine i risultati di uno studio condotto in collaborazione con l'Università di Uppsala (in Svezia) e l’Università di Lione (in Francia).
Se precedenti ricerche avevano indicato tra le cause dell’aumento di peso le fluttuazioni ormonali e la perdita di massa muscolare, il nuovo studio mette in evidenza per la prima volta che con l'invecchiamento si va incontro ad un rallentamento del turnover degli adipociti, le cellule del tessuto adiposo, anche se non si cambia stile di vita e regime alimentare. In sostanza, il ricambio del grasso avviene più lentamente, a prescindere dal fatto che non mangi di più e non fai meno esercizio fisico rispetto a prima.
Per arrivare a questa conclusione, gli scienziati hanno analizzato il comportamento delle cellule adipose in 54 individui per un periodo medio di 13 anni. Durante questo periodo, tutti i soggetti, indipendentemente dal fatto che siano ingrassati o meno, hanno mostrato una riduzione del turnover lipidico nel tessuto adiposo. Il gruppo di ricerca sottolinea che questa scoperta potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti per l'obesità.
E attenzione, questa non è una scusa per rassegnarsi. Mangiare cibi ipercalorici e avere uno stile di vita sedentario non fanno altro che aggravare la situazione. Chi non ha compensato alla riduzione del turnover lipidico mangiando meno calorie e facendo attività fisica è ingrassato in media del 20%, fa notare lo studio.
Fonte | "Adipose lipid turnover and long-term changes in body weight" pubblicato su Nature Medicine il 9 settembre 2019