Con il termine Primo Soccorso s’intendono una serie di azioni precise da eseguire in serie quando ci si ritrova davanti a un individuo che ha subìto una lesione o ha avuto un malore e si è i primi a intervenire. Parliamo dunque di una procedura codificata, riconosciuta a livello internazionale, che ha come scopo quello di valutare le funzioni vitali della persona da soccorrere e di attuare eventualmente delle azioni al fine di aumentarne le possibilità di sopravvivenza. Questa procedura prende il nome di BLS-D che sta per Basic Life Support – Defibrillation ossia Supporto di Base delle Funzioni Vitali e Defibrillazione.
Esiste una vera e propria Catena della Sopravvivenza composta da 4 anelli, ognuno dei quali indica delle azioni da eseguire in maniera ordinata, precisa e rapida.
Vediamo quali sono le prime azioni che dovresti compiere se ti trovi di fronte a una situazione di emergenza.
La prima cosa da fare è valutare la sicurezza dell’ambiente in cui ci si trova, capire se vi è uno stato di pericolo per l’infortunato e per il soccorritore stesso (veicoli che sopraggiungono, presenza di fuoco, fuga di gas, pericolo crolli e così via). È importante e necessario che il soccorritore stesso non si esponga a rischi per la propria incolumità, condizione fondamentale affinché possa essere d’aiuto. Se l’ambiente non dovesse risultare sicuro si è autorizzati a spostare l’individuo mantenendo allineati testa, collo e tronco (ad esempio trascinandolo per le gambe).
In caso di arresto cardiaco il soggetto sarebbe incosciente e non respirerebbe o comunque non avrebbe un respiro regolare (gasping). Per effettuare quest’azione ci si può avvicinare con l’orecchio alla bocca del soggetto e guardare verso il torace se lo stesso si solleva o meno, ascoltare il respiro e sentire il soffio dell’aria espirata sulla propria guancia.
Alla fine è arrivato il momento in cui devi chiamare il 118.
La Rianimazione cardiopolmonare precoce (RCP) deve essere effettuata solo se il soggetto non è cosciente e non respira o respira male e se non sono presenti traumi evidenti soprattutto se a torace, testa o collo. Consiste in 30 massaggi cardiaci esterni (compressioni toraciche, 2 al secondo) alternati a 2 ventilazioni della durata di 1 secondo ciascuna (respirazione bocca-bocca o utilizzo di pallone ambu se presente) fino all’arrivo dei soccorsi o a sfinimento del soccorritore.
Oltre ai primi interventi che puoi effettuare tu, esistono delle manovre per le quali è necessario aver prima seguito un corso apposito oppure che devono essere praticata da personale medico o sanitario.