Non te ne accorgi perché è praticamente asintomatica, ma la proteinuria non va mai sottovalutata. Questa patologia indica presenza di proteine nelle urine e indica solitamente una sofferenza dei reni. Una delle proteine maggiormente presenti è l’albumina, per questo si parla anche di albuminuria. Bassi livelli di albumina (entro i 30mg nelle 24 ore) non devono destare preoccupazione, ma se si supera questa soglia è bene fare degli approfondimenti. Se soffri di stress, di ipertensione, diabete o aspetti un bimbo potresti incappare in questo disturbo
Il nome di questa patologia non è facile da pronunciare, ma la sua spiegazione è piuttosto semplice: proteinuria significa presenza di proteine nelle urine. Bassi livelli di proteine sono considerati nella norma, occorre investigare quando la loro presenza è importante e costante. La proteinuria è spesso associata a insufficienza renale o comunque un problema di funzionalità dei reni e può essere anche un disturbo passeggero: aumenti di proteine si possono avere dopo un’intensa attività fisica, un periodo di stress, l’assunzione di alcuni farmaci e nel periodo della gravidanza. Se però alti livelli di proteine nelle urine persistono nel tempo, potrebbero essere la spia di patologie più importanti.
Quando i glomeruli dei reni (piccoli gomitoli di vasi sanguigni che filtrano il sangue) si danneggiano, possono lasciar passare nelle urine alcune proteine circolanti. La proteina maggiormente presente nelle urine di solito è l’albumina, per questo si parla anche di albuminuria (presenza di albumina nell’urina). Dunque, la presenza di proteinuria, e soprattutto di albuminuria (presenza di albumina nell’urina) indica un’alterazione della funzione di filtro del glomerulo. Proteinuria e albuminuria si possono manifestare anche prima che la funzione renale sia compromessa, sono quindi importanti segnali precoci di una malattia renale. E in casi di malattia renale preesistente, i loro valori possono essere importanti predittori del rischio di evoluzione di insufficienza renale.
Recentemente, proteinuria e albuminuria sono state definite quali indicatori piuttosto precisi anche del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari (ictus cerebrale, infarto del miocardio).
I valori normali della proteinuria di solito si aggirano sui 200 mg nelle urine delle 24h e 30mg di albunina, sempre nelle 24h. L’unico modo per scoprire se soffriamo di proteinuria è fare l’esame delle urine. Le linee guida internazionali recentemente hanno suggerito di usare test per rilevare soprattutto l’albumina nelle urine, piuttosto che di proteine. L’albuminuria su un campione di urine del mattino è espressa in rapporto alla concentrazione urinaria della creatinina (mg di albuminuria/g di creatininuria = mg/g). Se questo rapporto rimane solo di 30mg nelle ultime 24 ore, non ci si deve preoccupare. Se il rapporto ha un valore tra 30 e 300, significa che siamo in presenza di albuminuria moderatamente aumentata. Oltre i 300mg/24h il valore è molto significativo. Nel caso in cui i valori siano superiore ai 30mg/24h ore occorre confermare il dato con altri esami, entro sei mesi.
Nella maggior parte dei casi la proteinuria non fa insorgere sintomi importanti e l’esame delle urine è l’unico modo per scoprire se ne sei affetto. Puoi comunque prestare attenzione a questi segnali:
La proteinuria ha diverse cause: può insorgere in seguito a malattie dei reni, soprattutto quelle che interessano i glomeruli. Quando la malattia interessa solo il rene, si parla di malattie primitive, come le glomerulonefriti primitive. Quando invece si associa anche ad altre malattie, si parla di malattie secondarie, e tra queste vi sono:
Esistono poi altre patologie in cui è presente la proteinturia.
Se nelle urine ci sono proteine, ma i livelli di albumina sono bassi, significa che la malattia renale non sta colpendo i glomeruli, ma i tubuli renali. Un’esempio sono le nefriti interstiziali.
Quando le urine contengono proteine che si trovano già in eccesso nel sangue, potremmo essere in presenza delle catene leggere delle immunoglobuline dei pazienti affetti da mieloma multiplo.
La proteinuria in gravidanza potrebbe essere associata a patologie importanti che è bene approfondire per la salute della mamma e del feto. In alcuni casi può essere sufficiente ridurre lo stress e correggere l’alimentazione, in altri casi la presenza di proteine nelle urine può insorgere per malattie ai reni, cistite o glomerolonefrite. Nei casi più gravi, la proteinuria potrebbe indicare la gestosi o preeclampsia, un disturbo che insorge in gravidanza e riguarda l’aumento della pressione sanguigna. Questa è una patologia da tenere sotto controllo, insorge di solito dopo la ventesima settimana di gestazione e si risolve spontaneamente dopo alcune settimane dal parto.
L’unico modo per capire se soffri di proteinuria è sottoporti all’esame delle urine. Se sai di avere una malattia renale oppure fai parte di queste categorie, sarebbe bene che ti sottoponessi a questo esame regolarmente. Devi fare quindi attenzione a queste patologie
La cura della proteinuria e dell’ albuminuria dipendono dalla cause che le hanno originate.
Per i pazienti con diabete o ipertensione la terapia può essere associata anche a correzioni dell’alimentazione e degli stili di vita, come:
È fondamentale mantenere i valori di pressione arteriosa, glicemia e di emoglobina glicata entro i limiti normale.
Alcune classi di farmaci (ACE-inibitori, antagonisti recettoriale dell’angiotensina II) possono aiutare a ridurre la proteinuria, ma vanno assunti sotto stretto controllo medico. Lo specialista di riferimento è il nefrologo. In caso di proteinuria sarà lui a valutare la tua situazione, prendendo in esame la tua storia clinica, gli esiti degli esami delle urine e dell’eventuale ecografia renale, per capire se sono necessari ulteriori accertamenti e scoprire la causa della malattia.
Per prevenire la proteinuria, in via generale, bisogna adottare stili di vita che non mettano sotto sforzo eccessivamente i reni e non aumentino troppo la pressione sanguigna. Per farlo, si possono seguire semplici regole, come:
Come già ribadito, se si soffre di malattie renali o sistemiche, se si ha una storia clinica famigliare di malattie nefrologiche, è bene sottoporsi regolarmente al controllo delle urine in modo da individuare e curare l’eventuale proteinuria.
Anche l'alimentazione ha un ruolo importante nella prevenzione e nella cura della proteinuria. Legumi e carne rossa sono ricchi di proteine, vanno quindi assunti con moderazione.
Va bene invece introdurre nell’alimentazione questi cibi:
Da evitare cibi ricchi di zuccheri, fritti e con salse. Limitare gli alcolici. E come sempre bere almeno otto bicchieri di acqua al giorno.
Fonti | Humanitas ; Nephropmeet