Puoi fare il richiamo del vaccino anche se hai avuto una reazione allergica alla prima dose? Per un nuovo studio è sicuro

Nella propria analisi un team di ricercatori americani confermerebbe che chi ha manifestato vertigini o stordimento, formicolio, senso di costrizione alla gola, orticaria, respiro sibilante o mancanza di fiato dopo la prima iniezione di un vaccino a mRna avrebbe poi tollerato la seconda senza complicazioni.
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Kevin Ben Alì Zinati 29 Luglio 2021
* ultima modifica il 29/07/2021

Il quadro completo ancora non ce l’abbiamo perché le pagine della letteratura scientifica attorno alla vaccinazione anti-Covid le stiamo scrivendo giorno dopo giorno.

La scienza tuttavia si è messa all’opera sul capitolo che riguarda la somministrazione della seconda dose nei pazienti che, dopo la prima, hanno avuto una reazione allergica.

Mi riferisco, per esempio, a sintomi come prurito o orticaria o anche a forti vampate di calore.

Sebbene nell’ultimo report di farmacosorveglianza dell’Aifa non siano segnalati decessi a seguito di shock anafilattico o reazioni allergiche importanti si tratta comunque di eventualità da non sottovalutare.

La stessa Agenzia del Farmaco sul proprio sito raccomanda infatti alle persone con una storia di reazioni gravi, allergiche e non, alla prima dose, di non sottoporsi alla seconda iniezione e di rivolgersi, invece, a un Centro di riferimento con esperienza sulle reazioni alle vaccinazioni, per un approfondimento specialistico.

Lo status quo al momento non è cambiato ma uno nuovo studio coordinato dal Massachusetts General Hospital e pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine ha provato a rivalutare queste circostanze.

Secondo gli esperti americani, i casi di reazioni allergiche dopo la puntura con vaccini mRrna raggiungono il 2%, con quelli di anafilassi, ovvero reazioni allergica a tutto il corpo potenzialmente letali, che si verificherebbero invece 2,5 persone ogni 10mila.

Per esaminare se sia dunque sicuro procedere con una seconda dose di vaccino mRna in una persona colpita da reazioni allergiche dopo la prima, i ricercatori hanno studiato i dati di pazienti immunizzati e rivoltisi ad allergologi.

Dopo averli sottoposti a un’analisi multi-ospedaliera, il team avrebbe dimostrato che tutti coloro che avevano avuto una reazione allergica alla prima iniezione di un vaccino mRna, quindi Pfizer o Moderna, avevano poi tollerato il richiamo senza presentare complicazioni.

L’analisi ha coinvolto 189 pazienti con un’età media intorno ai 43 anni e di cui 163 erano donne. Delle reazioni alla prima dose del vaccino mRNA valutate, 130 (69%) erano arrivate dopo Moderna e 59 (31%) dopo Pfizer-BioNTech.

Le manifestazioni più frequenti erano vampate o eritema, vertigini o stordimento, formicolio, senso di costrizione alla gola, orticaria, respiro sibilante o mancanza di fiato. Di questi pazienti, 32 (quindi il 17%) aveva avuto anafilassi.

Sono state 159 (l’84%) le persone che hanno ricevuto la seconda dose e tutte, compresi 19 individui con anafilassi alla prima dose, hanno tollerato bene il richiamo. Il 20% di questi, ovvero 32 persone, avevano riportato sintomi immediati e potenzialmente allergici associati alla seconda dose che, però, erano autolimitanti, lievi oppure si erano risolti con i soli antistaminici.

I risultati dello studio americano suggerirebbero, secondo i suoi autori, che la seconda dose con un vaccino mRNA è sicura. Fai attenzione però, perché oggi non c’è la certezza assoluta che se hai avuto una reazione allergica alla prima dose allora puoi tranquillamente fare il richiamo.

Quello che ti ho appena descritto è uno studio che porta dei dati utili alla letteratura scientifica, è un’indicazione, un elemento in più che potrà contribuire alla costruzione del puzzle.

Se quindi hai avuto una reazione allergica, anche lieve, alla prima dose, devi comunque rivolgerti al tuo medico e a un Centro di riferimento per capire se effettivamente puoi procedere con la seconda dose.

Fonte | "Safety Evaluation of the Second Dose of Messenger RNA COVID-19 Vaccines in Patients With Immediate Reactions to the First Dose" pubblicata il 26 luglio 2021 sulla rivista Jama Internal Medicine

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.