Dalla letteratura alla musica, sono stati individuati diversi crocevia nel nostro percorso di vita. Dante, nella Divina Commedia, fissava intorno ai 33 anni la metà del “cammino” mentre sulla base delle storie di musicisti e cantanti, in maniera un po’ sinistra e drammatica qualcuno ha viso nei 27 il momento di massimo apice e splendore.
Secondo la scienza, invece, ci sarebbero due precisi passaggi chiave che segnano la vita e quindi anche il processo di invecchiamento. Il primo arriverebbe intorno ai 44 anni mentre il secondo un po’ più in là, quando si supera lo scoglio dei 60.
Un gruppo di ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università di Stanford ha spiegato sulla rivista Nature Aging che in corrispondenza di questi due momenti avverrebbero dei mutamenti a livello biomolecolare: migliaia di molecole e microrganismi che popolano il corpo avrebbero cioè incontro a drastici aumenti o riduzioni proprio in queste due “momenti”.
La scoperta arriva da un’indagine durata diversi anni, in cui gli scienziati americani hanno studiato i dati di 108 volontari di età compresa tra i 25 e i 75 anni. Partiti con l’idea di comprendere meglio la biologia dell’invecchiamento, hanno dunque monitorato i cambiamenti legati all'età in più di 135mila molecole e microrganismi tra cui anche batteri, virus e funghi che vivono dentro di noi e sulla nostra pelle.
Ciò che hanno osservato è che questa popolazione di molecole e microbi subisce dei cambiamenti notevoli nel corso della vita, soprattutto nella loro abbondanza, sia in aumento che in diminuzione.
Circa l'81% di tutte le molecole studiate ha mostrato fluttuazioni non lineari nel numero, modificazioni che avvengono cioè in maniera più netta a certe età rispetto ad altri momenti. Due in particolare.
Il primo intorno ai 44 anni, con un maggior coinvolgimento delle molecole legate al metabolismo dell'alcol, della caffeina e dei grassi e quelle associate a disturbi cardiovascolari e malattie della pelle e dei muscoli.
Intorno ai 60 anni invece a subire alterazioni sono le molecole legate al metabolismo di carboidrati e caffeina, alla regolazione immunitaria, alla funzione dei reni e ancora alle malattie cardiovascolari.
A sorprendere i ricercatori non è stato tanto lo scoglio dei 60 anni, on cui sono già noti i rischi di molte malattie legate all’età, quanto piuttosto lo scalino dei 44 anni dal momento che riguarderebbe gli uomini così come le donne. Menopausa o la perimenopausa non avrebebrodunque un ruolo in questo senso.
Secondo i ricercatori americani, questa scoperta confermerebbe prima di tutto il fatto che grandi cambiamenti probabilmente hanno un impatto sulla nostra salute.
Il numero di molecole correlate alle malattie cardiovascolari ha messo in evidenza cambiamenti importanti in entrambi i momenti temporali e quelle correlate alla risposta immunitaria sono cambiate nelle persone a partire dai 60 anni.
I dati tuttavia rappresentano anche un ulteriore stimolo per porre maggior attenzione alla propria salute e adattare il proprio stile di vita soprattutto in questi momenti-chiave della vita.
Fonte | "Nonlinear dynamics of multi-omics profiles during human aging" pubblicata il 14 agosto 2024 sulla rivista Nature Aging