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Quando devo fare un tampone dopo il contatto con un positivo?

Le regole introdotte con il nuovo decreto Covid eliminano la quarantena per gli asintomatici e vaccinati con terza dose, ma nel caso in cui tu sia entrato in contatto con un positivo e abbia dei sintomi dopo quanto tempo dall’esposizione al caso dovrai fare il tampone? Vediamo precisamente con quali tempistiche eseguire un test molecolare o antigenico per capire se si è positivi.
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Alessandro Bai 31 Dicembre 2021
* ultima modifica il 31/12/2021

Dai circa 55mila nuovi contagi del giorno di Natale agli oltre 128mila casi registrati il 30 dicembre: il Covid-19 continua a correre in Italia, spinto dalla rapida diffusione della variante Omicron. Se è vero che rispetto ad un anno fa i numeri di decessi e dei ricoveri in terapia intensiva sembrano sotto controllo, ogni giorno migliaia di persone rischiano di entrare in contatto con i casi Covid-19 e si chiedono dopo quanto tempo fare un tampone per verificare se hanno contratto l'infezione.

Il nuovo decreto del 29 dicembre 2021 ha eliminato la quarantena per chi è asintomatico e ha completato il ciclo vaccinale da meno di quattro mesi o ha ricevuto la terza dose booster, così come per i guariti, ma qualora tu mostrassi dei sintomi sospetti, dal mal di gola ad un banale raffreddore, è importante sapere le tempistiche con cui effettuare il test per capire se si è positivi, tenendo conto anche delle differenze tra tamponi molecolari e tamponi antigenici rapidi.

Quando fare il tampone dopo il contatto con un positivo

Se scopri di essere stato a contatto con un positivo non dovrai più sottoporti alla quarantena precauzionale se sei guarito o hai completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, o comunque se hai già ricevuto la terza dose booster. Le nuove regole del Ministero della Salute prevedono infatti che tu debba indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni dall'esposizione al caso confermato di Covid-19, facendo però attenzione al tuo stato di salute.

Qualora insorgessero dei sintomi, infatti, allora diventa necessario effettuare un tampone molecolare o un test antigenico rapido, che andrà eseguito "al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso".

In poche parole, quindi, se sei sintomatico dovrai fare il tampone dopo 5 giorni dal contatto con un positivo, e anche in caso di esito negativo dovrai ripeterlo al termine della quarantena, cioè al decimo giorno, per poter rientrare in collettività.

Ovviamente queste indicazioni sono valide per chi esegue tamponi molecolari o quelli antigenici rapidi che vengono somministrati in farmacia. Se hai a disposizione soltanto i test fai da te da eseguire a casa in autonomia, tieni presente che la loro sensibilità è minore e quindi non dovresti fidarti in assoluto di un eventuale esito negativo, ma sarebbe meglio ripetere il tampone antigenico fai da te ogni 2 giorni circa, per essere sicuro che, in caso di infezione, il test sia effettuato in un momento in cui la tua carica virale sia abbastanza alta da essere rilevata.

Infine, in caso di positività, ricordati sempre di avvisare il tuo medico di medicina generale che ti prescriverà un tampone molecolare di conferma.

Fonte | Governo

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.