Quando e perché asportare un neo (e quando dubitare che sia un tumore)

L’asportazione di un neo è un piccolo intervento chirurgico, che si effettua in regime ambulatoriale. La piccola ferita guarisce in pochi giorni, ma potrebbe lasciare una cicatrice e di conseguenza va come tale curata e protetta dal sole. Ma perché decidere di rimuovere un neo e quali sono le tecniche più usate?
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Valentina Rorato 29 Aprile 2021
* ultima modifica il 08/06/2021

I nei sono segni molto comuni sulla pelle e se ti guardi bene allo specchio ne troverai sicuramente qualcuno. Considera che è normale averne tra i 10 e i 40. Detto ciò è molto importante fare, ogni anno, una mappatura per monitorare la salute dei tuoi nevi e diagnosticare in stadio precoce un melanoma. Ma esistono altri motivi di asportazione?

Perché asportare un neo

I  nei normalmente compaiono durante l'infanzia. Se, però, hai più di 20 anni e ti accorgi di averne uno nuovo, dovresti almeno farlo esaminare da un dermatologo. In linea di massima esistono diverse motivazioni perché si possa decidere di asportare un neo:

  • Crea disagio estetico: ci sono nei innocui ma esteticamente brutti e imbarazzanti
  • Può dare fastidio: può essere spuntato in una posizione delicata e tende a essere spesso irritato a causa di sfregamento, come per esempio quelli che sono a contatto con le cuciture della biancheria intima
  • È un sospetto melanoma
  • Dà prurito, dolore o sanguina spesso.

Come si distingue un melanoma

Non è così semplice distingue un neo qualsiasi da un melanoma, quindi da un tumore. Molto spesso una formazione esteticamente brutta non è per forza maligna. Fai però attenzione a tutti i cambiamenti. I dermatologi raccomandano alle persone di eseguire un autoesame mensile della loro pelle per verificare la presenza di anomalie che potrebbero indicare la formazione di una neoplasia. La regola ABCDE descrive i possibili indicatori di cancro:

  • A = Asimmetria: significa che il neo non è simmetrico
  • B = Bordo: il pericolo sta in un bordo irregolare
  • C = Colore: un neo canceroso potrebbe contenere diverse sfumature di marrone e potrebbe contenere altri colori, come il rosso, il bianco o il blu.
  • D = diametro: un neo sano ha generalmente un diametro non più grande di quello di una gomma da matita.
  • E = in evoluzione: descrive la presenza di un cambiamento. Una volta che appare un neo, dovrebbe rimanere lo stesso per tutta la vita del paziente. Se diventa più grande, cambia colore o subisce qualche altro cambiamento, deve essere visto da un dermatologo.

Rimozione dei nei

La rimozione dei nei è un semplice intervento chirurgico, che di solito si effettua in ambulatorio e con anestesia locale. Le tecniche più utilizzate sono:

  • Escissione chirurgica. Il tuo medico intorpidirà l'area. Userà un bisturi o una lama affilata e circolare per tagliare il nevo e un po' di pelle sana attorno ad essa. La ferita verrà richiusa con punti assorbili. La losanga di cute asportata verrà successivamente esaminata istologicamente per definirne tutte le sue caratteristiche.
  • Rasatura chirurgica. Questa tecnica si effettua sui nevi più piccoli. Dopo aver intorpidito l'area, il medico userà una piccola lama per radere il neo e un po' di tessuto sottostante. I punti di solito non sono necessari.
  • Laser. Si utilizza soprattutto per i nei piatti e non cancerosi. Durante la rimozione del laser, il medico utilizzerà raffiche di radiazioni luminose per distruggere il tessuto. Per rimuovere completamente un neo utilizzando la terapia laser, potrebbe essere necessario sottoporsi a due o tre trattamenti. Questo metodo è indicato soprattutto se si trovano in punti difficili da raggiungere, come le orecchie, o su aree sensibili o altamente visibili della pelle, come il viso. I laser possono anche essere utili per rimuovere più di un neo allo stesso tempo.
  • Congelamento. Questa tecnica prevede l’utilizzo di azoto liquido. Potresti ritrovarti con una piccola vescica sulla pelle nel punto in cui si trovava il neo.

Lascia cicatrici?

Sfortunatamente, sì. Dove c’era il neo si formerà una cicatrice. È quindi molto importante curare la ferita, evitare di prendere il sole diretto e applicare sempre una crema solare protettiva, soprattutto se si trova in una posizione molto esposta.

Fonte | San Camillo

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