Quanta acqua dovrebbe bere tuo figlio? I consigli dei pediatri

Secondo la SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) un bambino ha un fabbisogno quotidiano di acqua che cambia in base all’età: a 4 anni ad esempio è di 1,4 litri, mentre a 11 è già di 2 litri. Certo non è facile ricordare a tuo figlio di bere e soprattutto insegnargli a farlo in autonomia, ma è importante per prevenire il rischio disidratazione.
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Giulia Dallagiovanna 15 Luglio 2020
* ultima modifica il 23/09/2020

Mentre tuo figlio cresce, ti preoccuperai giustamente di quello che mangia e della quantità di carboidrati e proteine che dovrebbe assumere ogni giorno. Ma l'educazione alimentare passa anche attraverso quello che si beve. Proprio così. Forse non lo sapevi, ma meno acqua una persona si abitua a ingerire e più leggera sarà la sua sensazione di sete, con il rischio che beva sempre meno e finisca per disidratarsi.

"Quando un bambino avverte lo stimolo della sete si è già innescata una fase iniziale di disidratazione – ha spiegato Giuseppe Di Mauro, presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) – la cui percezione è meno pronta ed efficace e il cui aggravamento può diventare una vera e propria emergenza sul piano clinico”.

Ma tra giochi con gli amici, compiti e qualche cartone animato in televisione, è molto probabile che un bambino si dimentichi completamente di assumere liquidi. E in estate, con intere giornate passate in spiaggia o in piscina, è anche peggio. Vediamo allora qualche trucchetto per aiutare lui (e te) ad arrivare a fine giornata senza aver dimenticato nulla e soprattutto proviamo a rispondere alla domanda: quanta acqua dovrebbe bere un bambino?

Quanta acqua deve bere un bambino

Come potrai immaginare, il fabbisogno giornaliero di acqua da parte di un bambino cambierà in base all'età e al tipo di attività che svolge durante le 24 ore. Più nel dettaglio:

  • Tra i 4 e i 6 anni: 1,4 litri al giorno
  • Tra i 7 e i 10 anni: 1,8 litri al giorno
  • Dagli 11 anni in poi: 2 litri al giorno

Quando un ragazzo entra nell'età dell'adolescenza, la dose quotidiana deve aumentare, perché si presuppone che praticherà maggior esercizio fisico, suderà di più e, in generale, avrà una vita più attiva. È poi importante reintegrare i liquidi persi a causa di un problema di salute, come vomito, diarrea o febbre.

Qualche trucco per educarlo a bere

Se vuoi stimolare in tuo figlio l'impulso di bere più spesso e quindi maggiori quantità, dovrai educarlo già da piccolo a fermarsi ogni tanto per un sorso d'acqua. Certo, non sarà molto disposto ad abbandonare il gioco per una bevanda che non è nemmeno particolarmente golosa. Potresti quindi renderla più appetibile aggiungendo il succo di mezzo limone in ogni litro e mezzo di liquido. In questo modo non solo il mix appagherà meglio la gola, ma potenzierai anche i sali minerali che il piccolo potrà assumere.

Potresti aggiungere all'acqua il succo di limone, per renderla più gustosa e ricca di sali minerali

Se poi è estate, niente ti vieta di preparare dei ghiaccioli al limone, seguendo le stesse proporzioni. In generale, comunque, non stancarti di proporgli o di ricordargli di bene, più volte al giorno e anche mentre si sta divertendo con qualche amico.

I consigli dei pediatri

Oltre ai suggerimenti che hai letto nei paragrafi precedenti, i pediatri ricordano di preferire sempre l'acqua a qualsiasi altra bevanda. Meglio se a temperatura ambiente. Certo, qualche succo è concesso, ma bisogna prestare attenzione alla quantità di zuccheri e sciroppi contenuta. Cerca allora di comprare i brick monodose, al posto della confezione famiglia che invoglia a riempirsi più di un bicchiere. E se poi ha voglia di un frappè o di un frullato, prova a prepararlo in casa, in modo da evitare prodotti industriali.

Le bibite zuccherate, invece, sarebbero proprio da evitare. Prima di tutto, non dissetano e se ci pensi lo sai anche tu. Inoltre, quelle a gusto cola contengono la caffeina, che può favorire la disidratazione di cui parlavamo prima.

Infine, ti ricordo che nella maggior parte delle città italiane l'acqua del rubinetto è potabile, a patto di avere tubature nuove e che non rilascino materiale pericoloso. Potrebbe però accadere che a tuo figlio non piaccia, perché magari avverte un'eccessivo sapore di cloro. Puoi ovviare a questo problema riempiendo già alla mattina qualche bottiglia di vetro che conservi l'acqua fino a sera. Il cloro infatti viene aggiunto la sera ed è piuttosto volatile, perciò con il passare delle ore (e dell'intera notte) lo sentirete sempre meno.

Di nuovo, se vuoi coprire meglio un sapore poco gradevole, puoi aggiungere un po' di succo di limone per aromatizzare l'acqua, così come un'altro agrume o delle frutta fresca di stagione e possibilmente biologica.

Fonte| Comunicato stampa SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale)

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