Quante ore si può stare al sole e quando diventa pericoloso per la salute?

Trascorrere le giornate al sole con l’arrivo dell’estate è un desiderio di molti, e indubbiamente l’esposizione alla luce solare offre diversi giovamenti, sia per quanto riguarda la salute fisica che mentale. Tuttavia è fondamentale prendere delle precauzioni e avere bene in mente le modalità migliori per stare al sole, in quanto lo stesso può anche causare danni alla nostra pelle.
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12 Giugno 2024 * ultima modifica il 17/07/2024

Per quanto tempo quindi è possibile rimanere sotto il sole? Non esiste una risposta comune per tutti, in quanto la pelle di ognuno è diversa, ma ci sono degli accorgimenti per evitare che il piacere si trasformi in un danno.

Quali sono le variabili per un’esposizione solare corretta?

La risposta a questa domanda risiede, come abbiamo già accennato, nella tipologia di pelle di ognuno. È fondamentale per tutti, in ogni caso, esporsi al sole con la giusta protezione solare.

Il fototipo della nostra pelle aiuta nel capire come è meglio esporsi al sole, con quale fotoprotezione e tendenzialmente se è consigliabile per più o meno tempo: un fototipo più alto consente di esporsi al sole più a lungo prima che insorgano effetti indesiderati come eritemi o ustioni solari.

Il fototipo è suddiviso in 6 categorie, stabilite in base al colore degli occhi, all’incarnato della nostra pelle e dai capelli; il punteggio più basso include le persone con la carnagione più chiara e gli occhi chiari, arrivando, salendo con il fototipo, alle persone con la carnagione scura e capelli neri.

Per tutte le categorie la protezione solare è obbligatoria, ma per coloro che fanno parte del fototipo 5 o 6 sarà più bassa, consentendo loro di poter trascorrere più tempo al sole senza incorrere in danni, mentre per chi rientra nel fototipo 1, ad esempio, il sole può iniziare a diventare pericoloso e dannoso in pochi minuti.

Quanto sole è troppo?

È molto difficile stabilire, in ogni caso, in quanto tempo il sole può diventare dannoso in linea di massima; oltre al fototipo è da considerare il corretto utilizzo delle protezioni solari, e risulta difficile capire esattamente quanto sarà forte il sole in una determinata giornata (anche quando è nuvoloso i raggi del sole possono danneggiare la pelle).

Tuttavia non è semplice determinare l’effetto dei raggi UV, non è sufficiente basarsi sul caldo estivo, in quanto anche d’inverno i raggi UV possono essere presenti. La radiazione UVB è maggiore sia in base alla posizione del sole nel corso della giornata, quindi a mezzogiorno è più alta, sia in base alla posizione geografica, sono più elevate vicino all’equatore, e sono differenti se ci si trova in montagna o in pianura, se è presente neve, acqua o sabbia che riflettono i raggi, aumentandone l’esposizione.

Le tempistiche con cui la pelle più scottarsi sono molteplici, in ogni caso il diverso tipo di pelle può darci un’indicazione sommaria della tempistica da non oltrepassare per non subire danni:

  • fototipo 1: 10 minuti;
  • fototipo 2: 20 minuti;
  • fototipo 3: 30 minuti;
  • fototipo 4: 50 minuti;
  • fototipo 5 e 6: più di 60 minuti.

Danni dovuti dall’esposizione prolungata al sole

Cosa può succedere quando il sole diventa pericoloso per la salute? Ecco un breve elenco di ciò che potrebbe accadere:

  • danni alla pelle temporanei: come le scottature, la pelle è arrossata e spesso accompagnata da dolore e dalla formazione di vesciche;
  • danni alla pelle a lungo termine: accelerazione nell’invecchiamento della pelle, con maggiore comparsa di rughe, secchezza, macchie. Inoltre, la prolungata esposizione non protetta può causare un maggior rischio di tumori alla pelle;
  • colpi di calore: si manifesta con crampi, vertigini e svenimenti, mal di testa, tachicardia, confusione, convulsioni, perdita di coscienza, e coma, arrivando a danneggiare il cervello e altri organi;
  • disidratazione: si manifesta con aumento di sete, diminuzione di minzione, vertigini, debolezza, palpitazioni, confusione e svenimenti;
  • orticaria solare: è una reazione del sistema immunitario all’esposizione del sole, causa eruzioni pruriginose o aree di rossore e infiammazione sulla pelle esposta al sole.
Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
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