Quanto costa un tampone in farmacia? Il Governo dice “sì” ai prezzi calmierati

Il nuovo “decreto Green pass”, oltre ad estendere l’obbligatorietà della certificazione verde a tutto il comparto lavorativo, sia pubblico che privato, ha introdotto anche prezzi più bassi per i test antigenici rapidi in farmacia: 8 euro per gli under18 e 15 euro per gli adulti.
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Kevin Ben Alì Zinati 17 Settembre 2021
* ultima modifica il 25/10/2021

Ora che il Green pass è obbligatorio non solo per i luoghi pubblici al chiuso ma anche per accedere a qualunque posto di lavoro, sia che tu lavori nel pubblico o nel privato, diventa ancora più centrale il ruolo dei tamponi. Che per questo costeranno meno.

Come sai, la certificazione verde non si ottiene solo ed esclusivamente dopo aver completato l’intero ciclo vaccinale o essere guariti dal Covid-19: può bastare anche l’esito negativo di un tampone, molecolare o antigenico.

Ecco allora che a partire dal 15 ottobre, data in cui l’obbligo del Green pass entrerà in vigore, le farmacie calamiteranno a sé un numero sempre maggiore di tamponi: nonostante la vaccinazione dell’80% della popolazione vaccinabile (esclusi gli under12 per cui dovrebbe smuoversi qualcosa tra fine anno e inizio 2022) sia sempre più vicino, resta ancora una discreta fetta di italiani ancora senza iniezione.

Per venire incontro all’inevitabile aumento di richieste da parte delle famiglie, il Governo con quello che ormai è stato ribattezzato il “decreto Green pass” ha introdotto prezzi calmierati per i tamponi antigenici rapidi.

I “numeri” li ha spiegati la ministra per gli affari regionali e le autonomie Maria Stella Gelmini: per i ragazzi minorenni il costo di un test antigenico sarà di 8 euro mentre sarà di 15 euro per gli adulti. Resteranno gratuiti, invece per tutte le persone che sono state esentate dalla vaccinazione per motivi medico-sanitari.

Fino ad oggi quella dei prezzi ribassati era rimasta un’iniziativa con adesione volontaria cui, come ha ricordato Federfarma, avevano già aderito oltre 7mila farmacie.

Ora invece le farmacie avranno l'obbligo di accettare le nuove disposizioni ed effettuare i tamponi a prezzi contenuti. “Federfarma accoglie con il consueto spirito di servizio tale determinazione – si legge nella stessa nota stampa della Federazione nazionale che rappresenta le oltre 18mila farmacie private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale – Intendiamo adoperarci per la piena realizzazione dell’iniziativa, che negli intenti del Governo serve a garantire i necessari parametri di sicurezza per la piena ripresa delle attività economiche”.

L’intervento del Governo non interesserà invece i costi dei tamponi molecolari, bensì la loro durata. Visti i tempi più lunghi necessari per il processamento dei campioni di materiale biologico attraverso la Pcr, ai fini del Green pass la loro validità è stata estesa: l’esito negativo di un molecolare non varrà più “solo” 48 ore ma ben 72 ore.

Fonte | Governo; Federfarma

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