
Nonostante il sale svolga funzioni essenziali è sufficiente una piccola quantità dello stesso per apportare una dieta sana durante la gravidanza, è molto importante non eccedere.
Generalmente le persone adulte necessitano di meno di 1 grammo di sale al giorno, e la dose massima raccomandata è di 6 grammi al giorno, che corrisponde circa ad un cucchiaino.
È importante cercare di ridurre il sale durante la gravidanza in quanto molti alimenti che normalmente mangiamo ne contengono già di per sé una quantità elevata: infatti il sale viene aggiunto a molti prodotti alimentari, tanto che quasi l’80% del nostro apporto di sale proviene da questi.
Troppo sale assunto durante la gravidanza potrebbe causare ipertensione: troppo sale può causare una ritenzione di liquidi con un conseguente aumento della pressione sanguigna, e causare disfunzioni ai reni. Un aumento della pressione sanguigna è pericoloso durante la gravidanza, perché si potrebbe incorrere nel rischio di problemi cardiaci, ictus e altre condizioni gravi. Soprattutto al termine della gravidanza, inoltre, un ridotto apporto di sale può scongiurare il rischio di edemi.
Alcune tipologie di sale in commercio sono arricchite di iodio: lo iodio è un minerale molto importante per lo sviluppo cerebrale del bambino, quindi è consigliabile assumere sale iodato. È fondamentale inoltre per produrre gli ormoni tiroidei e di conseguenza per un buon funzionamento della tiroide, che è responsabile del metabolismo del nostro corpo.
In casi di carenze iodiche gravi si potrebbe incorrere in:
La quantità di iodio che si assume con la normale dieta dovrebbe essere sufficiente al fine di apportarne la giusta quantità, tuttavia inserire il sale iodato è un buon suggerimento; durante gravidanza e allattamento il fabbisogno di iodio è maggiore, quindi è molto importante mantenerne il giusto livello.
Tra i cibi ricchi di iodio possiamo inserire:
Per cercare di ridurre l’apporto di sale nella dieta si possono seguire alcuni semplici consigli: