Quanto sale si può assumere in gravidanza?

Il sale è un minerale essenziale per la nostra dieta: svolge importanti funzioni e aiuta l’organismo a mantenere i corretti livelli di liquidi. Durante la gravidanza l’apporto di fluidi corporei cambia per sostenere lo sviluppo del bambino; vediamo perciò come e quanto sale assumere durante questo periodo.
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2 Giugno 2023 * ultima modifica il 02/06/2023

Nonostante il sale svolga funzioni essenziali è sufficiente una piccola quantità dello stesso per apportare una dieta sana durante la gravidanza, è molto importante non eccedere.

Perché ridurre il sale in gravidanza?

Generalmente le persone adulte necessitano di meno di 1 grammo di sale al giorno, e la dose massima raccomandata è di 6 grammi al giorno, che corrisponde circa ad un cucchiaino.

È importante cercare di ridurre il sale durante la gravidanza in quanto molti alimenti che normalmente mangiamo ne contengono già di per sé una quantità elevata: infatti il sale viene aggiunto a molti prodotti alimentari, tanto che quasi l’80% del nostro apporto di sale proviene da questi.

Troppo sale assunto durante la gravidanza potrebbe causare ipertensione: troppo sale può causare una ritenzione di liquidi con un conseguente aumento della pressione sanguigna, e causare disfunzioni ai reni. Un aumento della pressione sanguigna è pericoloso durante la gravidanza, perché si potrebbe incorrere nel rischio di problemi cardiaci, ictus e altre condizioni gravi. Soprattutto al termine della gravidanza, inoltre, un ridotto apporto di sale può scongiurare il rischio di edemi.

Quale sale usare?

Alcune tipologie di sale in commercio sono arricchite di iodio: lo iodio è un minerale molto importante per lo sviluppo cerebrale del bambino, quindi è consigliabile assumere sale iodato. È fondamentale inoltre per produrre gli ormoni tiroidei e di conseguenza per un buon funzionamento della tiroide, che è responsabile del metabolismo del nostro corpo.

In casi di carenze iodiche gravi si potrebbe incorrere in:

La quantità di iodio che si assume con la normale dieta dovrebbe essere sufficiente al fine di apportarne la giusta quantità, tuttavia inserire il sale iodato è un buon suggerimento; durante gravidanza e allattamento il fabbisogno di iodio è maggiore, quindi è molto importante mantenerne il giusto livello.

Tra i cibi ricchi di iodio possiamo inserire:

  • pesci;
  • uova;
  • cereali.

Come ridurre l’apporto di sale

Per cercare di ridurre l’apporto di sale nella dieta si possono seguire alcuni semplici consigli:

  • controllare i livelli di sale negli alimenti preconfezionati;
  • fare attenzione a quanti alimenti stagionati si assumono, in quanto ricchi di sale;
  • limitare l’uso di salse;
  • ridurre i formaggi;
  • condire gli alimenti con erbe e spezie per ridurre il sale;
  • fare attenzione ai brodi già pronti.
Laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Pavia, ha svolto periodi di formazione in ospedali universitari della Comunidad altro…
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