Radioterapia: nei reparti pediatrici si può fare in un sottomarino circondato da delfini e tartarughe

Allontanare le paure, infondere tranquillità, creare un rapporto di fiducia. Sono questi gli obiettivi delle opera artistiche di Silvio Irilli che, con il progetto Ospedali Dipinti, sa trasformare un reparto pediatrico in un mondo sensazionale dove i bambini interagiscono con personaggi di fantasia.
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Gaia Cortese 30 Aprile 2020
* ultima modifica il 04/08/2020

Un bunker di radioterapia pediatrica trasformato in un fantasioso sottomarino. Piccoli pazienti che si calano nel ruolo di impavidi capitani, pronti a vivere un’entusiasmante avventura ni più profondi abissi marini.

Prima che l’artista Silvio Irilli dedicase le sue abilità creative a trasformare i reparti pediatrici in mondi fantasiosi e colorati, i bambini che dovevano sottoporsi alla radioterapia venivano addormentati in anestesia totale. Difficile, infatti, riuscire a farli rimanere immobili sul lettino dell’acceleratore per tutta la durata della seduta, e non sempre facile riuscire ad alleviare la loro paura. Da quando invece il bunker di radioterapia si è trasformato in una sorta di sottomarino colorato, molti bambini non vedono l’ora di ripetere l’esperienza. Medici e dottori riescono in queste occasioni a renderli protagonisti di una meravigliosa avventura e a conquistarsi in questo modo la loro fiducia. Ed è da un rapporto di questo tipo che può nascere una sana relazione terapeutica.

Le stanze dei reparti pediatrici vengono reinterpretate per divenire luoghi dove la fantasia del bambino può essere stimolata in modo appropriato: delfini, squali e tartarughe giganti interagiscono con il bambino guardandolo negli occhi, quasi comunicassero direttamente con lui per infondergli il coraggio necessario per affrontare la terapia. Ma c’è di più.

"Abbiamo realizzato un accordo di partnership con la start up italiana Almabox e inseriremo nel contesto dell'opera murale dei monitor dove i bambini potranno interagire direttamente in modalità touch screen – spiega Silvio Irilli, ideatore del progetto "Ospedali Dipinti" -. Potranno spostare i soggetti e partecipare a dei giochi interattivi, in cui gli verranno date informazioni sulla terapia che devono seguire".

Il progetto Ospedali Dipinti è nato nel 2012. A contattare per la prima volta Silvio Irillo è stato il Policlinico Gemelli di Roma, interessato a realizzare un piccolo corridoio che aiutasse i medici a offrire un'accoglienza serena ai piccoli pazienti. Il tema? Un immenso acquario. Un ambiente affascinante, ma allo stesso tempo in grado di dare pace e tranquillità, non solo ai bambini, ma anche ai loro genitori.

"Realizzai grandi pannelli con delfini e tartarughe in primo piano, applicati nel corridoio – spiega l'artista -. Studiai un progetto in cui i personaggi guardassero i bambini e potessero comunicare direttamente con loro, per incoraggiarli in quella terapia che erano chiamati ad affrontare".

Il viaggio di Silvio Irilli ha avuto inizio a Roma per proseguire poi al Regina Margherita di Torino e all'Istituto Nazionale dei tumori di Milano. Le opere del'artista sono arrivate anche in numerose altre città tra cui Savona, Salerno, Napoli, Lecce e  Taranto. Le prossime tappe? L'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e il reparto di Neuropsichiatria infantile e il Pronto soccorso pediatrico del Policlinico di Messina.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.