Numerosi i bambini colpiti a inizio stagione da virus respiratori. Questo tema è stato affrontato durante l’ultimo Congresso Nazionale della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI), che ha acceso le luci su una molecola che dovrebbe aiutare i piccoli. Si tratta del resveratrolo, il famoso antiossidante noto per il suo effetto antiage presente nell’uva e nei mirtilli.
Il resveratrolo è un composto polifenolico presente in natura che si trova nel vino rosso, nell'uva rossa, in alcune bacche, nei frutti di bosco e nel cioccolato fondente. È stato pubblicizzato come un potenziale aiuto per una serie di condizioni legate all'età, tra cui malattie cardiache, diabete, cancro e morbo di Alzheimer. Naturalmente sempre accanto ai farmaci prescritti dagli specialisti di riferimento.
Recenti studi su cellule condotti in laboratorio hanno dimostrato che il resveratrolo è in grado di bloccare la replicazione di SARS-CoV-2 oltre che di altri patogeni. I dati sono ancora preliminari e attualmente vanno anche “presi con le pinze” perché si riferiscono a esperimenti condotti in laboratorio su cellule del naso e non su esseri umani, ma sono interessanti, tanto da essere analizzati durante il congresso.
"Consente la riduzione dei sintomi e della durata delle infezioni in persone colpite da virus di varia origine come per esempio il virus dell'influenza, il virus respiratorio sinciziale e il rinovirus", sottolinea Paola Mastromarino, docente presso l'Università Sapienza di Roma, Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive. "Per essere efficace il resveratolo deve essere somministrato per via topica, perché con la somministrazione orale la molecola viene assorbita in minima parte e il nostro organismo la trasforma in metaboliti non attivi che non determinano alcun effetto benefico".
Nello studio però il resveratrolo non ha agito da solo, ma è stato formulato con carbossimetilbetaglucano (CMG), una sostanza che ne aumenta la solubilità e la stabilità in ambiente acquoso. Potrebbe essere utile anche contro il Sars-CoV-2, come scrivono Mastromarino e colleghi su Frontiers of Immunology.
Un altro dato importante riguarda gli eventuali effetti collaterali: pare non essercene nel comune impiego nei piccoli da 0 a 6 anni. "Si aprono ora nuove e interessanti prospettive anche per il trattamento dell'infezione da Covid-19 e nel contrastare la tempesta citochinica causata dal virus. Vanno approfonditi i primi studi in vitro con nuovi trials condotti su pazienti pediatrici e adulti", conclude Giorgio Piacentini, direttore della UOC di Pediatria C della AOUI di Verona e Past-President SIMRI.
Gli studi hanno sicuramente aperto nuove frontiere di studio, ma bisogna fare molta attenzione. Sono dati preliminari. Attualmente l’unico modo per proteggere i bambini, per esempio, dall’influenza è la vaccinazione antinfluenzale. Per quanto riguarda il Covid, prima di natale dovrebbe arrivare la vaccinazione per i piccoli a partire dai 5 anni. "La disponibilità di un prodotto di origine naturale, privo di effetti collaterali, efficace nell'inibire la replicazione di molti virus respiratori, è di sicuro interesse perché potrebbe aiutare i pediatri a gestire nella pratica quotidiana queste infezioni così frequenti nei bambini", conclude Giovanni Arturo Rossi, Primario Emerito Unità Operativa Complessa di Pneumologia e Allergologia presso Istituto Giannina Gaslini.
Fonte | “Can Resveratrol-Inhaled Formulations Be Considered Potential Adjunct Treatments for COVID-19?” pubblicato su Frontiers of Immunology.