Rimuovono un tumore considerato inoperabile e gli salvano la vita: tutto grazie al robot Chirurgo Da Vinci

Il noto giornalista del network canadese CBC Glenn Deir ha raccontato la propria personale esperienza con un tumore a una tonsilla ritenuto inoperabile dalla sola mano umana e rimosso con successo, invece, grazie al robot chirurgo Da Vinci.
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Kevin Ben Alì Zinati 5 Settembre 2023
* ultima modifica il 05/09/2023

Per rimuovergli il tumore che gli aveva colpito l’unica tonsilla rimasta, gli avrebbero prima dovuto aprire la mascella in due parti per poi intervenire con delle delicatissime incisioni alla lingua e alla gola. E la mascella, alla fine, non sarebbe nemmeno guarita del tutto.

Glenn Deir probabilmente non ce l’avrebbe fatta se non fosse stato per il robot Da Vinci.

Il noto giornalista del network canadese CBC oggi è vivo, sta bene ed è in ripresa dopo un intervento di rimozione di un tumore alla tonsilla e tra le tante storie descritte lungo una carriera, per una volta ha deciso di raccontare la sua.

In un lungo articolo sul sito della CBC, Deir ha ripercorso gli ultimi mesi della sua vita, partendo fondamentalmente da quando tutto è iniziato: ovvero 16 anni fa, quando sviluppò il cancro alla tonsilla sinistra a causa del papillomavirus umano.

“È lo stesso virus che causa il cancro cervicale. La maggior parte delle persone elimina il virus HPV senza alcun danno, ma io ho avuto una sfortunata fortuna” ha ricordato Deir.

All’epoca la diagnosi gli costò la rimozione della tonsilla destra e sembrò concedergli la sicurezza che il tumore non si sarebbe più ripresentato. Le cose però sono andate diversamente.

Il cancro, infatti, avrebbe potuto insorgere nella zona delle tonsille anche dopo una tonsillectomia. E così è stato, quasi 20 anni dopo.

La Pet a cui si è sottoposto ne aveva dato conferma, mostrando il tumore che, come una lampadina di Natale, illuminava la tonsilla sinistra, l’unica rimasta. La neoformazione si si estendeva fino alla parte posteriore della lingua.

Serviva intervenire per rimuovere la massa ma si trovava in una posizione impossibile per delle mani umane e nessun chirurgo cui Deir si era rivolto si sarebbe preso la responsabilità. Sarebbe stata un’operazione estremamente delicata e pericolosa.

L’unica soluzione sarebbe stata quella di affidarsi a al robot chirurgo Da Vinci. Deir lo ha definito un ragno gigante con quattro braccia, nello specifico si tratta del più sofisticato sistema robotico per la chirurgia mininvasiva.

Oggi Da Vinci è ampiamente utilizzato in vari ambiti terapeutici, dall'urologia alla ginecologia, dalla chirurgia toracica alla chirurgia generale.

“Le dita di Leonardo possono arrivare dove la mano umana non può. L’intervento è meno invasivo, le complicazioni sono minori, il recupero più rapido” ha scritto Deir, ricordando ovviamente che Da Vinci non opera in modo autonomo.

A guidarlo c’è, infatti, un medico che attraverso una consolle muove i bracci robotici collegati agli strumenti endoscopici, introdotti attraverso piccole incisioni. Il campo operatorio cui accede il chirurgo è poi proiettato tridimensionalmente ad altissima risoluzione.

Dopo 2 ore in sala operatoria, e qualche complicazione in più rispetto al previsto dal momento che i precedenti cicli di radioterapia avevano reso la tonsilla più rifida e quindi più difficile da rimo vere, l’operazione è stata portata a termine. Ed è stata un successo.

Fonte | Humanitas

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