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Rinite allergica: i sintomi, come riconoscerla e i rimedi

Anche se i sintomi della rinite allergica sono simili a quelli del raffreddore, la sua causa è una reazione eccessiva del sistema immunitario in seguito all’esposizione ad un allergene, sostanze che possono essere stagionali oppure sempre presenti nell’ambiente. Vediamo quanti giorni durano i disturbi e quali sono i rimedi.
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Kevin Ben Alì Zinati 21 Giugno 2023
* ultima modifica il 10/10/2023

La rinite allergica è un'infiammazione delle mucose nasali causata dal contatto con sostanze chiamate allergeni, che comprendono pollini, muffe, acari della polvere o peli di animali.

I sintomi provocati dalla rinite allergica, chiamata anche febbre da fieno, assomigliano molto a quelli del raffreddore, dato che includono starnuti, prurito agli occhi e al naso, lacrimazione, naso che cola e difficoltà respiratorie.

Alcuni degli allergeni responsabili della rinite allergica, come i pollini, sono presenti solo in alcuni periodi dell'anno e scatenano quella che viene definita rinite allergica stagionale, mentre quando l'infiammazione si manifesta tutto l'anno è solitamente causata da allergeni sempre presenti, come la polvere, ed è chiamata rinite allergica perenne.

Entrambe le tipologie di rinite allergica, però, hanno la stessa causa, ovvero una risposta eccessiva del sistema immunitario verso queste sostanze che finiscono per irritare le prime vie aeree.

Che cos'è la rinite allergica

Per rinite allergica si intende un'infiammazione delle mucose del naso che è provocata dal contatto con gli allergeni, responsabili della reazione eccessiva del sistema immunitario, che nelle persone allergiche riconosce queste sostanze come estranee, innescando una risposta difensiva dell'organismo.

In chi soffre di allergia, infatti, l'inalazione di un allergene porta il corpo a rilasciare l'istamina, una sostanza che ha l'effetto di irritare la mucosa nasale e le vie aeree, scatenando così i segni tipici della febbre da fieno, dal gonfiore alla produzione eccessiva di muco, con conseguenti difficoltà respiratorie e congestione nasale, tutti sintomi che sono molto simili a quelli del raffreddore.

Esistono due tipi di rinite allergica: la rinite stagionale di solito si verifica durante la primavera o l’autunno ed è legata alle fioriture, o comunque ad allergeni presenti solo in determinate stagioni. Per darti un idea del calendario: il cipresso potrebbe farti sentire male tra gennaio e febbraio), le betullacee (betulla, ontano e nocciolo) tra febbraio a fine aprile.

La rinite allergica perenne invece può manifestarsi tutto l'anno o in qualsiasi momento dell'anno, in risposta a sostanze indoor, come acari della polvere, peli di animali domestici o muffe che sono disperse nell’aria.

Anche se i sintomi della rinite allergica possono essere confusi con quelli del raffreddore, ci sono alcune caratteristiche precise che possono aiutare a distinguere i due disturbi. La rinite è scatenata dall'esposizione ad un allergene, significa che se sei allergico ai pollini delle graminacee, per esempio, i sintomi dureranno per tutta la stagione in cui fioriscono queste piante, oppure potrebbero proseguire per tutto l'anno in caso di allergia alla polvere.

Il raffreddore, al contrario, è causato dall'infezione da parte di un virus e dura in media 5-7 giorni, oltre a comparire più spesso di inverno rispetto alle altre stagioni.

Inoltre, se avverti prurito al naso, starnutisci spesso e hai gli occhi rossi, è più probabile che tu soffra di rinite allergica.

Cause della rinite allergica

La rinite allergica è, appunto, la conseguenza di una reazione eccessiva del tuo sistema immunitario che si verifica quando il tuo corpo entra in contatto con un allergene disperso nell'ambiente. Ma quali sono gli allergeni?

Inoltre, anche una componente ereditaria può favorire l'insorgere della febbre da fieno: se in famiglia i genitori hanno già sofferto di allergia ai pollini o ad altri allergeni, è probabile che anche i figli possano sviluppare la rinite.

Siccome alcuni di questi allergeni sono presenti tutto l’anno, come gli acari della polvere e alcuni pollini, la rinite può essere definita permanente e può, dunque, colpirti in ogni mese.

Sintomi della rinite allergica

I sintomi tipici della rinite allergica colpiscono soprattutto il naso, la gola e gli occhi, e comprendono:

  • Naso che cola
  • Prurito al naso e agli occhi
  • Congestione nasale
  • Gola irritata o graffiante
  • Lacrimazione
  • Dispnea (difficoltà respiratorie)
  • Senso di oppressione al torace
  • Cefalea

Tra le possibili complicanze della febbre da fieno ci sono la sinusite, l'otite media cronica soprattutto nei bambini (seppur più rara) e i polipi nasali, ma anche un aggravamento dell'asma per chi ne soffre.

Fattori di rischio

ci sono anche dei fattori di rischio certi che possono favorire l'insorgenza della rinite allergica. Per esempio puoi pensare a:

  • inquinamento ambientale
  • fumo
  • asma

Un fattore importante è sicuramente la genetica ereditaria. Significa, in sostanza, che se nella tua storia famigliare ci sono (o ci sono stati) casi di allergia e rinite allergica, è alta insomma la possibilità di svilupparla.

Diagnosi della rinite allergica

Per diagnosticare la rinite allergica l'allergologo partirà quasi sempre da un'anamnesi approfondita, necessaria per valutare i sintomi, la storia clinica del paziente, lo stile di vita e l'eventuale presenza in famiglia di altri casi.

Successivamente, il medico specialista potrebbe decidere di eseguire una serie di test per valutare la cura migliore.  Gli esami consigliati sono il test allergologico cutaneo (Prick test), con cui si applicano piccole quantità di allergeni sull'avambraccio e si monitora l'insorgenza di manifestazioni cutanee, e il Rast Test, ovvero gli esami sierologico per la ricerca di immunoglobuline IgE responsabili della reazione allergica.

Trattamenti

Ci sono due tipi di approccio differente per trattare la rinite allergica: uno farmacologico e uno invece più "naturale".

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Trattamento farmacologico

La terapia per la rinite allergica si basa principalmente sull’assunzione di antistaminici da banco e decongestionanti (massimo per tre giorni consecutivi di terapia) per alleviare il naso chiuso. Possono essere consigliati anche colliri e spray nasali contenenti corticosteroidi, per ridurre alcuni sintomi come il gonfiore delle mucose del naso o il prurito. Bisogna però evitare di esagerare perché questi prodotti possono avere un effetto di rimbalzo se si assumono per periodi prolungati.

Il medico può raccomandare, inoltre, l'immunoterapia se si hanno gravi allergie. Che cos'è? Consiste nella somministrazione in quantità crescenti dell’allergene verso cui si è sviluppata la risposta allergica per sviluppare una sorta di tolleranza stabile nei suoi confronti. È un trattamento che si utilizza solo in caso di sintomi gravi ed è conosciuto come ipo-sensibilizzazione, proprio perché ha l'obiettivo di diminuire la sensibilità nei confronti degli allergeni che scatenano l'allergia.

Trattamento naturale

Senza ricorrere ai farmaci, puoi pensare di prenderti cura della tua rinite allergica anche attraverso approcci più naturali. Per esempio, eseguendo lavaggi nasali con soluzione salina per sciacquare le narici e liberare il naso dagli allergeni e ridurre la congestione.

Secondo alcuni, anche il miele potrebbe aiutare ad alleviarne i sintomi così come l'impiego di impacchi di camomilla. Anche alcuni alimenti potrebbe darti qualche sollievo come il ribes nero, contraddistinto da proprietà antinfiammatorie e analgesiche, o la curcuma che sarebbe in grado di rallentare e contrastare il rilascio dell'istamina.

Fonti | Gruppo San DonatoHumanitas; Msd Manuals

(Pubblicato da Valentina Rorato il 18-05-2020
Modificato da Alessandro Bai il 26-04-2022
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 21 giugno 2023)

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