La tracheite è un'infiammazione della trachea, l’organo dell’apparato respiratorio che mette in comunicazione la laringe con i bronchi permettendo il passaggio dell'aria. La tracheite può avere origine da un'infezione virale, ad esempio legata all'influenza, ma anche a causa di sostanze irritanti, come il fumo o l'anidride solforosa, o di disturbi come il reflusso gastroesofageo, che possono danneggiare il rivestimento della trachea e aumentare la probabilità di processi infettivi. Allo stesso tempo, questo disturbo che qualche volta potresti aver chiamato semplicemente mal di gola, può presentarsi come conseguenza di un'infezione batterica, da parte di agenti patogeni come lo streptococco o lo staphylococcus aureus.
I bambini più piccoli sono più colpiti dalla tracheite, che però può insorgere anche negli adulti e, contrariamente a quanto potresti aver sentito dire, non è soltanto un malanno di stagione tipico dell'inverno. I sintomi associati all'infiammazione di questo condotto, che unisce la laringe ai bronchi, possono includere febbre, tosse e difficoltà respiratorie. A seconda del tipo di tracheite che hai sviluppato, la cura comprenderà antibiotici o semplici antinfiammatori e, in genere, la guarigione potrà avvenire in 1-2 settimane.
Niente di troppo grave, quindi, ma non è un buon motivo per sottovalutare questo disturbo: vediamo allora come si riconosce una tracheite, quali sono i fattori di rischio e tutti i rimedi.
Quando inspiri, l'aria attraversa il naso e la bocca, per poi raggiungere la laringe e la trachea. La tua trachea si ramifica in due ulteriori condotti, chiamati bronchi, che forniscono aria ai polmoni. E non è tutto, perché la trachea consente all'aria ricca di anidride carbonica di lasciare il corpo quando espiri.
Quando la mucosa delle vie respiratorie è infiammata a causa dell'attacco di un agente microbico, l'infezione può espandersi, andando sempre più in profondità fino a raggiungere la mucosa della trachea, provocando la tracheite. Questo disturbo, molto frequente, è segno di un sistema immunitario debilitato.
A prescindere dalla natura del patogeno responsabile dell'infezione, la tracheite può distinguersi prima di tutto in primaria e secondaria. La tracheite primaria insorge a causa di un'infezione diretta della trachea, quella secondaria invece dipende dall'infezione in un'altra area delle vie aeree superiori passata successivamente alla trachea.
L'infiammazione può colpirti poi in due forme diverse: se sviluppi una tracheite acuta, avvertirai i sintomi manifestarsi all'improvviso e in modo intenso, ma la durata sarà piuttosto breve e potrai guarire velocemente. Al contrario, se sei un soggetto vulnerabile o esposto ad alcuni fattori di rischio, come fumo e inquinamento, potresti avere una tracheite cronica, che si presenta in modo più graduale e con sintomi meno forti, ma tende a durare diverse settimane e soprattutto può dare luogo a ricadute, manifestandosi più di frequente.
La più alta incidenza di tracheiti si ha nel periodo invernale, anche se si manifesta frequentemente anche durante i cambi di stagione e nel periodo estivo, per effetto dell'abuso dell’aria condizionata. Può svilupparsi a seguito di raffreddori comuni, infezioni virali del naso e della gola. L'infiammazione della trachea non è mai localizzata e circoscritta, anzi di solito è accompagnata da laringite e/o bronchite.
Com ti ho anticipato prima, la tracheite può anche dipendere dall'azione di un batterio. Il più noto di questi è lo Staphylococcus aureus, capace allo stesso tempo di dare luogo sia a una tracheite primaria che a una secondaria: in quest'ultimo caso deriva da una sua infezione a carico del tratto naso-faringeo. Ugualmente diffuso è anche il batterio MRSA, un ceppo di Staphylococcus aureus particolarmente resistente all'antibiotico meticillina.
Anche lo Streptococcus pneumoniae, principale responsabile della polmonite negli adulti, può provocare una tracheite, seppur con conseguenze lievi anche se non sono da escludere casi con complicazioni più gravi.
Altri batteri dietro all'infiammazione della trachea possono essere:
Anche l'azione di un virus può provocare uno stato infiammatorio a carico della trachea. I virus tendenzialmente più pericolosi sono:
Tieni a mente però che quando c'è in gioco un virus, la tracheite di solito è di tipo secondario perché deriva da un'infiammazione legata a condizioni come la rinite, faringite o laringite.
Quando si verifica l'infiammazione della trachea, qualsiasi siano le cause, i sintomi possono essere diversi:
Che la sua natura sia virale o batterica, l'insorgenza di una tracheite può associarsi alla presenza di diverse patologie. Le più comuni sono il reflusso gastroesofageo, quella condizione in cui si avverte bruciore allo sterno e rigurgito acido a causa del contatto tra le pareti dell'esofago e i succhi gastrici, e poi anche l’ernia iatale: patologia che, come forse sai, comporta lo spostamento di una parte dello stomaco nel torace a causa di un eccesso rilassamento delle pareti dello iato, lo spazio del diaframma che permette il passaggio dell’esofago.
Se c’è il sospetto di in una tracheite, il medico dovrebbe prima di tutto effettuare una visita, basata sull'auscultazione dei polmoni e la valutazione di un'eventuale difficoltà respiratoria.
Potrebbero essere richiesti anche una serie di esami, tra cui una coltura rinofaringea, che è un campione di secrezioni della parte superiore della gola per verificare se sono presenti batteri, una coltura tracheale, che è un campione delle secrezioni dalla trachea, esami del sangue per misurare il livello di ossigeno, una radiografia delle vie aeree e un’endoscopia, che è una procedura non chirurgica che consente al medico di visualizzare la gola utilizzando un tubo sottile con una telecamera.
La tracheite, quando è in forma grave, può finire per compromettere in maniera seria il passaggio dell'aria verso i polmoni e quindi l'intera attività respiratoria. Questo, come puoi intuire, ha due gravi conseguenze. La prima è la cianosi: una condizione, cioè, in cui il sangue di un individuo non contenete più un'adeguata quantità di ossigeno. Forti difficolta respirare, dall'altra parte, possono anche portare all'arresto respiratorio e, nei casi peggiori, specialmente se i soccorsi sono tardivi, anche alla morte.
Importanti e serie sono poi le complicanze connesse a una tracheite batterica, soprattutto se legata allo Staphylococcus aureus. Il rischio in questi casi è quello di incorrere nella cosiddetta sindrome da shock tossico, una condizione infiammatoria multisistemica che provoca febbre, nausea, vomito, forti dolori a gola e muscoli e problemi di sanguinamento.
Come potrai capire, la tracheite è un problema grave che, se non trattata rapidamente, può anche mettere a rischio la vita del paziente. Devi rivolgerti subito al tuo medico quando, per esempio:
La cura dipende dalla causa della tracheite.
Se l’infezione è batterica, ci vorrà una terapia antibiotica. Possono essere di aiuto anche sciroppi per la tosse e la nebulizzazione di soluzioni per aerosol per decongestionare la mucosa tracheale.
In caso di infezione virale, invece, bisogna aspettare che il sistema immunitario contrasti il virus, aiutando il paziente con paracetamolo e antinfiammatori.
Fonte | Humanitas
(Articolo scritto da Valentina Rorato l'11 agosto 2020
Modificato da Alessandro Bai il 7-10-2021
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 20 giugno 2023)