La strada che dovrebbe portare tutta la popolazione verso la terza dose di vaccino anti-Covid è sempre più in discesa.
Anche i vertici del Governo come il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri e quelli dell’Istituto Superiore di Sanità, nelle parole del presidente Silvio Brusaferro, l’hanno descritto come uno “scenario verosimile”.
Un terzo giro di iniezioni contro Sars-CoV-2 potrebbe quindi non riguardare più come già avviene solo gli immunocompromessi, gli over80, gli anziani che vivono nelle Rsa, il personale sanitario e i fragili over60.
Più l’ipotesi prende concretezza più ti starai domandando quali potrebbero essere dunque gli effetti collaterali della terza dose di vaccino.
La campagna per la terza dose di vaccino anti-Covid in Italia è iniziata lo scorso 20 settembre ma in diversi paesi nel mondo si erano già mossi con largo anticipo. Su tutti Israele, che ha fatto da apripista spingendo per una terza vaccinazione di massa fin dall’estate.
Lo stato israeliano ha fatto storia e sulla base di dati maggiori e più affidabili il Ministero della Salute ha specificato che dopo la terza dose sono stati riscontrati effetti collaterali in una piccola percentuale di adulti over60, tutti coerenti con quelli osservati dopo le prime due dosi.
Generalmente gli effetti collaterali più comuni dopo la terza dose sono:
Ciò che conferma l’esperienza israeliana è che quindi anche dopo la terza dose è possibile soffrire di disturbi che, tuttavia, sono definiti “in modo significativo più leggeri” rispetto alle prime due iniezioni.
Nello specifico, su circa 3 milioni 200mila immunizzazioni conta terza dose l’effetto collaterale più diffuso sarebbe stato la spossatezza generale, riscontrata in 86,6 persone per milione contro 271,8 e 251,1 per milione rispettivamente dopo la seconda e la prima dose.
Sono state poi 42,7 le persone per milione che con la terza dose hanno avuto dolore nel punto dell’iniezione contro le 222,9 e 514,3 nella seconda e prima.
Una valutazione sugli effetti collaterali della terza dose è arrivata anche dai Cdc americani, che hanno confermato la vicinanza con quelli delle prime due dosi. Anche qui gli esperti hanno spiegato che gli eventi avversi sono perlopiù moderati o lievi e di breve durata: il più frequente è stato il dolore al braccio (71% dei casi) poi stanchezza (56%) e mal di testa (43,4%).
I dati statunitensi hanno poi raccontato di un 7% di persone che ha avuto dolori forti e del 2% che ha avuto necessità di assistenza medica di cui 13 sono state ricoverate in ospedale.
Come già accaduto per le prime due dosi di vaccino, anche con la terza, nel mondo, ci sono stati casi di effetti collaterali più gravi. Sto parlando per lo più di patologie come la miocardite o la pericardite, ovvero infiammazioni a carico del cuore.
Secondo il Governo del Regno Unito, poi, “questi casi sono stati osservati principalmente negli uomini più giovani entro diversi giorni dopo la vaccinazione” e la maggior parte di queste persone “si è ripresa e si è sentita meglio dopo il riposo e trattamenti semplici”.
Da dati forniti da Israele, su oltre 3 milioni di persone vaccinate con la terza dose i casi di effetti collaterali seri sarebbero stati solo 19, anche se il ministero della sanità ha spiegato che gli esperti stanno esaminando se questi siano proprio collegati al vaccino.
Fonte | Ministero della Salute Israele; Governo Regno Unito; Cdc