Il sangue delle feci compare quasi sempre a segnalare un’anomalia nel tratto dirigente e l'’emorragia può partire da qualsiasi, tra la bocca e l’ano. Ciò vuol dire che il sangue può compiere un viaggio molto lungo ed è importante non sottovalutare mai questo sintomo, che può nascondere numerosi problemi, anche molto gravi.
Il sangue delle feci è un sintomo che può indicare numerosi problemi, alcuni molto gravi. Può capitare di andare in bagno e notare sulla carta igienica tracce ematiche. Non ti devi spaventare, ma non essere superficiale. Molte persone liquidano l’evento come se fosse nulla e di base, di solito, c’è l’imbarazzo di parlarne, altre invece non se ne accorgono perché il sangue è così lieve da non essere evidente. In questo caso, si parla di sanguinamento occulto. Devi sapere che l’abbondanza di sangue nelle feci dipende molto dalla gravità del problema e da dove arriva. Se il sangue proviene dal retto o dal colon inferiore, il sangue rosso vivo ricoprirà o si mescolerà con le feci e la causa potrebbe non essere così grave. Vediamo quali possono essere i motivi scatenanti e i sintomi cui prestare attenzione.
Il sangue nelle feci è un sintomo, non la malattia, ma devi fare molta attenzione anche ad altri dettagli come:
Le cause del sangue nelle feci sono davvero numerose e si passa dalle più banali emorroidi a condizioni gravi, come un tumore. Ecco quindi che cosa potrebbe nascondersi dietro a questo problema:
La diagnosi è abbastanza complessa perché il medico deve ripercorre la storia del paziente e poi chiederà alcuni esami, come un emocromo completo, per verificare se è subentrata anemia. Potrebbe poi essere prescritta un’endoscopia, ovvero una tecnica diagnostica comune che consente la visualizzazione diretta del sito di sanguinamento. Poiché l'endoscopio può rilevare le lesioni e confermare la presenza o l'assenza di sanguinamento, i medici spesso scelgono questo metodo. In molti casi, si può utilizzare l'endoscopio anche per trattare la causa del sanguinamento. È, infatti, uno strumento flessibile che può essere inserito attraverso la bocca o il retto e permette di raccogliere piccoli campioni di tessuto (biopsie), fare fotografie e per fermare l'emorragia. Il sanguinamento può essere individuato anche attraverso i raggi X al bario , in generale, sono meno accurati dell'endoscopia nel localizzare i siti di sanguinamento, la TAC o l'angiografia.
Come abbiamo anticipato prima, una tecnica terapeutica, e non solo diagnostica, è l’endoscopia, che permette di cauterizzare la zona emorragica. Una volta che il sanguinamento si è fermato, spesso vengono prescritti farmaci per prevenire il ripetersi del problema. Purtroppo, nei casi più gravi si deve ricorrere a un intervento chirurgico.