Visibile o no? Doloroso o asintomatico? Il sangue nelle urine è sicuramente un campanello d’allarme che spaventa. In gergo medico viene chiamato ematuria e non sempre è visibile a occhio nudo: come potrai immaginare, dipende soprattutto dalla quantità di sangue che effettivamente è entrato nel liquido di scarto. Non servirà specificarti che quella non è la sua collocazione corretta e quindi, quando è presente, significa che c'è un problema. Ma cosa comporta di preciso e cosa indica? Scopriamolo insieme.
Il sangue nelle urine può derivare da problemi e gravità molto diversi. In questo caso quindi la parola chiave è approfondimento, si deve quindi capire a quale patologia fa riferimento nel tuo caso la presenza di sangue che, ricordiamo, può variare ed essere visibile sia ad occhio nudo che solo in laboratorio.
Ecco quali possono essere le patologie associate alla presenza di sangue nelle urine:
Le patologie che più frequentemente si associano al ritrovamento di sangue nelle urine sono la presenza di calcoli, neoplasie o infiammazioni a livello del rene, della vescica o delle vie urinarie.
Fondamentale per una diagnosi iniziale, in attesa degli opportuni accertamenti, è la valutazione della sintomatologia associata. In sostanza, è importante osservare anche gli altri sintomi per avere una diagnosi precisa.
Non devi dimenticare che il sangue nelle urine è un sintomo, un campanello d’allarme (più o meno grave) che indica una patologia. Ecco quali sono le tecniche più accurate per fare una diagnosi:
Non esiste un una cura vera e propria che possa sconfiggere il sangue nelle urine: il trattamento più adatto dipende dalla causa del problema. Se la perdita di sangue nelle urine è legata a un'infezione batterica, la terapia si basa sulla somministrazione di antibiotici. In presenza di calcoli renali si utilizzano varie tecniche, che vanno dal classico "colpo d'acqua", alla frantumazione di questi aggregati minerali con onde d'urto, laser o mezzi meccanici meno invasivi. Se soffri di ipertrofia prostatica lieve c’è la terapia farmacologica (antinfiammatori, miorilassanti, inibitori dell'enzima 5-alfa reduttasi). Se, invece, è moderata o severa si procede generalmente con l'asportazione della porzione ingrossata.
Fonti| Humanitas, Fondazione Veronesi