I sarcomi sono tumori rari che possono colpire qualsiasi parte del corpo. Si manifestano più comunemente su braccia, gambe e tronco, ma possono crescere anche nello stomaco e nell'intestino, oltre che dietro l'addome (sarcomi retroperitoneali) e nel sistema riproduttivo femminile (sarcomi uterini o ginecologici). Quali sono le cause e come si curano?
Il sarcoma è un tipo di cancro che può verificarsi in varie parti del corpo. È infatti un termine generico che racchiude una vasto gruppo di tumori che iniziano nelle ossa e nei tessuti molli (ovvero i tessuti connettivi). Il sarcoma dei tessuti molli si forma nei tessuti che collegano, supportano e circondano altre strutture del corpo. Tra queste, trovi i muscoli, il grasso, i vasi sanguigni, i nervi, i tendini e il rivestimento delle articolazioni. Esistono più di 70 tipi di sarcoma e ovviamente la cura dipende da dove si è sviluppato.
E' una malattia abbastanza rara (pari all’un per cento di tutte le neoplasie maligne). Secondo i dati dell’Associazione Italiana Registro Tumori (Airtum), è un tumore leggermente più diffuso tra gli uomini: ne colpisce 3,3 ogni centomila abitanti, contro il 2,7 delle donne.
I tipi di sarcoma più frequenti sono i seguenti:
I sintomi del sarcoma sono numerosi e molto diversi, esattamente quanti sono i tumori di questa categoria. Fai attenzione a:
È molto difficile stabilire le cause dei sarcomi. Come abbiamo detto in molte occasioni, ad esempio parlando del tumore allo stomaco, il cancro si forma quando avvengono mutazioni nel DNA all'interno delle cellule. Le mutazioni potrebbero dire alle cellule di crescere e dividersi in modo incontrollabile e di continuare a vivere quando le cellule normali morirebbero. Se ciò accade, l'accumulo di cellule anormali può formare un tumore, che a sua volta può crescere e andare in metastasi.
Purtroppo, i sarcomi, come molti tumori, hanno diversi fattori di rischio, in primis c’è quasi sempre una predisposizione familiare, soprattutto una forte ereditarietà da genitore a figlio. È poi più frequente nei seguenti casi:
Per la diagnosi del sarcoma si utilizzano diversi test, soprattutto per verificare la stadiazione, si parte da un esame fisico che il medico eseguirà per comprendere l’origine dei sintomi e poi potrebbe prescrivere una serie di esami, come raggi X, risonanza magnetica TC, scansioni ossee e tomografie a emissione di positroni(PET). Spesso è consigliabile anche una biopsia, che permette di scegliere quale potrà essere la migliore procedura di cura.
La cura del sarcoma nella maggior parte dei casi prevede un intervento chirurgico per rimuovere il cancro. Altri trattamenti potrebbero essere utilizzati prima o dopo l’operazione, per ridurre la massa, i sintomi o per rallentarne la diffusione. È probabile che siano proposti cicli di radioterapia o di chemioterapia. Atre strade sono la terapia mirata, un trattamento farmacologico che utilizza farmaci che attaccano specifiche debolezze nelle cellule tumorali, o l’immunoterapia, un trattamento farmacologico che utilizza il sistema immunitario per combattere il cancro.
Tra le possibilità di intervento esiste anche la terapia di ablazione, tecnica che distrugge le cellule tumorali applicando elettricità per riscaldare le cellule, un liquido molto freddo per congelare le cellule o delle onde ultrasoniche ad alta frequenza per danneggiare le cellule.
Fonti| Fondazione Veronesi; Humanitas