
La schizofrenia (dal greco “schizo-“, separare, e “-frenia”, mente) è una malattia mentale che fa parte dei disturbi psicotici.
Chi soffre di schizofrenia fa fatica a distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è e sperimenta pensieri, sensazioni e comportamenti anomali.
La schizofrenia è una malattia mentale nella quale la normale formazione dei pensieri e delle sensazioni è in qualche modo interrotta (da qui il nome “mente sparata”).
Forse la frase che hai appena letto non ti spiegherà molto, ma partiamo dal presupposto che tutto parte dal cervello: se la mente è in qualche modo alterata, è chiaro come tutti i processi che derivano dal suo buon funzionamento saranno compromessi a loro volta (linguaggio, sensazioni, comportamento, azioni, umore).
La persona schizofrenica allora può:
Esistono altri disturbi mentali che hanno dei tratti in comune con la schizofrenia; in medicina si dice che entrano in diagnosi differenziale, cioè devono essere esclusi per fare diagnosi esatta di schizofrenia.
Questi sono:
La schizofrenia ha una prevalenza fortunatamente bassa (0,3-0,7%) e di solito compare tra la tarda adolescenza e i 40 anni di età. Di solito l’esordio nei maschi è prima dei 35 anni, un po’ dopo nelle femmine, verso la fine dei 30 anni.
Il decorso è lento, vuol dire che nella maggioranza dei casi i sintomi cominciano a svilupparsi in modo graduale e non all’improvviso.
Senza una cura adeguata, la malattia compromette in maniera rilevante la vita di tutti i giorni (scuola, lavoro, relazioni, problemi legali dovuti ai comportamenti anomali o aggressivi) e può portare a isolarsi sempre di più o ad avere disturbi dell’umore importanti.
Un'evenienza molto grave è che purtroppo alcune persone non sopportano il peso della malattia, tentano il suicidio e ci riescono (5-6%) in seguito alle allucinazioni che comandano loro di farsi del male.
Così come per molte malattie mentali, anche per la schizofrenia non si conosce del tutto quali sono le cause esatte.
Quello che i medici conoscono sono alcuni fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia (i fattori di rischio).
I sintomi tipici della schizofrenia sono diversi e ora li vedremo nel dettaglio.
È bene ricordare che noi apprendiamo sin dai primi anni di vita a “catalogare” tutto ciò che appartiene alla sfera della realtà e ciò che invece non lo fa.
Questa capacità è chiamata “esame di realtà” e si riferisce appunto al compito che il nostro cervello svolge col "pilota automatico" nel differenziare ciò che è reale da ciò che non lo è.
La schizofrenia deriva dal fallimento di questo compito importante e dall’incapacità di organizzare pensieri, comportamenti ed emozioni come conseguenza.
I sintomi comprendono alterazioni:
I sintomi si raggruppano inoltre in:
Nessuno di questi sintomi, preso da solo, è indicativo di schizofrenia: è lo specialista che fa la diagnosi secondo la visita medica.
Sarà capitato a tutti di pensare o dire di qualcuno: “stai proprio delirando”, riferendoci (ovviamente non alla lettera), alla sua presunta scarsa capacità del momento di essere razionale e comprendere bene la situazione.
A grandi linee questa capacità cognitiva è ciò che manca nella mente di una persona schizofrenica che purtroppo sta sperimentando un delirio.
I deliri sono idee fisse, certezze incrollabili per il paziente, chiaramente non plausibili, basate su percezioni non corrette e che non derivano da un sistema condiviso di credenze culturali.
Quando si provano esperienze sensoriali senza uno stimolo esterno, allora parliamo di allucinazione: ad esempio posso sentire una voce senza che qualcuno mi stia effettivamente parlando.
Le allucinazioni sono appunto delle percezioni errate che però sembrano vere poiché molto vivide e chiare per chi le sta vivendo.
Sebbene possano riguardare tutti i sensi, le più frequenti sono senz’altro le allucinazioni uditive: le cosiddette “voci” possono commentare tra di loro le azioni del paziente in modo negativo, sprezzante, minaccioso o addirittura ordinargli cose molto brutte (commettere azioni distruttive rivolte a se o agli altri).
La schizofrenia distorce il modo di pensare e di parlare in diversi modi. Come facciamo a sapere che anche il pensiero è alterato se non sono presenti sintomi eclatanti? Perché le anomalie del linguaggio ci fanno dedurre a loro volta i disturbi del pensiero: ecco cosa vuol dire pensiero ed eloquio disorganizzato.
Il paziente non riesce a parlare perché non riesce a pensare bene.
Per questo può saltare da un argomento all’altro senza motivo (deragliamento), può dare risposte che non c’entrano niente con la domanda (tangenzialità) o in rari casi essere completamente incomprensibile (insalata di parole).
Nonostante le schizofrenia sia una malattia che può cambiare profondamente la vita delle persone (pazienti e familiari), è vero che può essere gestita con le terapie.
Purtroppo molte persone però non cercano l’aiuto necessario perché:
Fortunatamente esiste una terapia per la schizofrenia, mentre per chi è malato gravemente (deliri severi e rischio di nuocere se stessi o gli altri) è necessario il ricovero in ospedale (volontario o obbligatorio) per proteggere il paziente e chi gli sta affianco. Questo finché la fase acuta e il pericolo non si saranno risolti.
Fonti| Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali – quinta edizione; NAMI – National Alliance of Mental Illness; NIH – National Instute of Mental Health