Sclerosi multipla e cellule staminali: a che punto è la ricerca?

Come devono essere letti gli ultimi studi sull’argomento, che hanno fornito dati incoraggianti, ma purtroppo non definitivi? Proviamo a capire insieme come deve essere valutato questo tipo di ricerche.
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Dott. Albert Kasongo Medico vaccinologo
2 Giugno 2020 * ultima modifica il 23/09/2020

La sclerosi multipla è una patologia che colpisce il sistema nervoso centrale, distruggendo la guaina mielinica che ricopre le fibre nervose, con andamento cronico e progressivo. Nella ricerca di una terapia efficace e definitiva, molti studi sono stati condotti considerando l’utilizzo delle cellule staminali. È notizia recente quella che riguarda la conclusione della sperimentazione di fase I guidata da Angelo Vescovi dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.

In questo studio, che ha come finalità quella di verificare la sicurezza del trattamento, sono stati coinvolti 15 pazienti ai quali sono state trapiantate cellule staminali cerebrali umane. L’unica novità riguarda l’utilizzo di cellule staminali derivanti da gestazioni interrotte per cause naturali e prelevate tramite biopsia cerebrale, considerata da Vescovi più etica rispetto all’utilizzo di cellule staminali derivanti da feti abortiti. Ad oggi possiamo solo osservare che i pazienti trattati non hanno manifestato effetti collaterali, anche se sarebbe opportuno attendere la fine della sperimentazione per avere dati definitivi.

Vi è un altro studio, sempre italiano, condotto da Gianvito Martino, direttore dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano che conferma l’assenza di effetti collaterali in 12 pazienti trattati con cellule staminali neurali ma che dev’essere ancora portato a compimento in quanto si devono concludere i 2 anni di follow-up.

Ad oggi, possiamo solo osservare dati incoraggianti sulla sicurezza del trattamento che dovranno essere confermati al termine dei lavori. I pazienti arruolati sono ancora troppo pochi e l’eventuale conferma dei dati positivi servirà a segnare la strada per i successivi studi da compiere. Siamo lontani dal cantare vittoria ma speranzosi che questa frontiera in ambito di cure per la sclerosi multipla possa dare una svolta definitiva alla terapia. Incrociamo le dita.

Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli studi “Aldo Moro” di Bari, ha maturato esperienza in numerosi ambiti collaborando con diverse altro…
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