Scompenso cardiaco, l’Aifa approva una nuova terapia che riduce ricoveri e mortalità

Un farmaco, usato in precedenza per il diabete, è stato approvato anche per curare gli scompensi cardiaci e pare ridurre la mortalità e i ricoveri del 30%. Ma non sono le uniche importanti novità.
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Valentina Rorato 26 Gennaio 2022
* ultima modifica il 26/01/2022

L’Aifa ha approvato una nuova terapia per lo scompenso cardiaco che riduce i ricoveri e la mortalità del 30%. Il merito è delle glifozine (SLGT2), nate come anti-diabetici e che rappresentano attualmente la più importante innovazione terapeutica nel settore. È un successo importante, nonostante l’Italia sia arrivata un po’ tardi, perché l’Ema aveva già approvato questa terapia lo scorso anno.

Le buone notizie, però, non finiscono qui. Per favorire l’assunzione di questa cura è prevista anche l’estensione della prescrivibilità ai cardiologi e la rimborsabilità di Dapaglifozin, il primo farmaco della classe delle glifozine ad essere approvato in Italia per i pazienti con e senza diabete di tipo 2 ma affetti da scompenso cardiaco.  È una piccola rivoluzione, perché fino a oggi chi soffri di questa patologia non solo doveva pagarsi il farmaco, ma rivolgersi al diabetologo anziché al cardiologo, con spreco di risorse e di tempo.

"L'estensione della prescrivibilità delle glifozine anche al cardiologo permetterà una più efficace gestione del paziente con insufficienza cardiaca, con o senza diabete, la semplificazione del percorso assistenziale e, soprattutto, una riduzione del 25-30% dei ricoveri e della mortalità", ha raccontato Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto della SIC – Società italiana di Cardiologia.

Scompenso cardiaco

Lo scompenso cardiaco, anche noto come insufficienza cardiaca, si verifica quando il cuore non riesce più a pompare adeguatamente, a causa di un affaticamento provocato da cardiopatie diverse. In Italia colpisce circa il 2% della popolazione generale ed è in crescente aumento soprattutto negli over 65, con una mortalità del 20% nelle sue forme più gravi.

Oltre ad avere un impatto importante sulla vita e la salute delle persone, è una delle prime spese per la sanità nazionale: assorbe il 2% dei costi nazionali e per il 60% la spesa riguarda i ricoveri e solo per il 10% i farmaci. “Negli ultimi due anni”, afferma Ciro indolfi, presidente SIC, "abbiamo avuto risultati straordinari di grandi studi clinici proprio sulle glifozine che hanno dimostrato grande efficacia nel ridurre mortalità e ricoveri per insufficienza cardiaca ma anche nel migliorare la qualità di vita del paziente".

Le glifozine sono una classe di farmaci che agisce con un meccanismo metabolico del tutto nuovo: inizialmente studiati e utilizzati come antidiabetici, consentirebbero di evitare fino a 40mila decessi l’anno.

Fonte | Determina n. DG/1512/2021 del 16 Dicembre 2021 – Agenzia Italiana del Farmaco. Regime di rimborsabilità e prezzo, a seguito di nuove indicazioni terapeutiche, del medicinale per uso umano «Forxiga». Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.3 del 5 gennaio 2022;

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