Scopri quali sono i 12 batteri più pericolosi per l’uomo

I batteri sono dei microrganismi invisibili a occhio nudo molti dei quali vivono in simbiosi con il tuo corpo, ma in alcuni casi possono diventare virulenti creando colonie e determinando uno stato di malattia. Alcune loro modificazioni, indotte soprattutto da un uso scorretto degli antibiotici, possono rendere dei ceppi molto pericolosi per la tua salute perché diventano difficilmente eradicabili.
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Kevin Ben Alì Zinati 20 Febbraio 2020
* ultima modifica il 12/04/2021

Tra i coinquilini con cui cui devi condividere il pianeta Terra non ci sono soltanto gli altri esseri umani o gli animali, ma delle forme di vita più antiche e numerose: i batteri. Sono dei microrganismi unicellulari che possono vivere in tutti gli ambienti possibili, dal mare alla terra fino alla crosta terrestre e anche, nel corpo umano. Forme di batteri abitano la pelle o le mucose della bocca o del canale digerente e sono in grado di moltiplicarsi anche al di fuori del tuo organismo. La convivenza tra “noi e loro” non è sempre facile: alcuni tipi di batteri non provocano alcun danno ma anzi, diventano necessari per alcune funzioni metaboliche e per la costruzione delle difese immunitarie, altri invece sono aggressivi e dannosi e vengono chiamati patogeni. Con il tempo, però, alcuni di questi sono diventati resistenti l’azione dei nostri antibiotici e perciò la ricerca è sempre al lavoro per cercare nuovi farmaci che possano proteggerci dai batteri pericolosi. Tra questi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato i 12 più pericolosi per l’uomo, dividendoli in “priorità critica, alta o media” in base a quanto sono letali le infezioni che causano, al loro trattamento a quanto facilmente si diffondono tra gli animali, dagli animali agli umani, e da persona a persona.

Acinetobacter baumanni

Il batterio Acinetobacter baumannii (tra quelli individuati come critici dall'oma) è un coccobacillo che viene definito ubiquitario, nel senso che si trova comunemente nell’ambiente e soprattutto nel suolo e nell’acqua. Questi batteri hanno però anche la capacità di sopravvivere fino a un mese su delle superfici umide o asciutte, per questo la sua conoscenza è spesso legata agli ambienti sanitari e ospedalieri. Riuscendo a vivere anche sulla pelle aggredisce tendenzialmente i pazienti più debilitati causando danni all’apparato respiratorio con patologie difficili da affrontare. Può anche causare infezioni di ferite o infezioni per esempio nei polmoni o nelle vie urinarie.

Pseudomonas aeruginosa

Il batterio Pseudomonas aeruginosa (critico) è diffuso in acqua, suolo e piante e viene definito come un patogeno opportunista. La sua azione infatti è mirata principalmente verso i pazienti più debilitati, con le difese immunitarie o le barriere fisiche come la pelle e le mucose che presentano uno stato già compromesso. Allo stesso, però, può anche pendere di mira le persone in un buono stato di salute trovando terreno fertile soprattutto sulla pelle, nelle vie respiratorie e anche nella parte esterna dell’orecchio. Il Pseudomonas aeruginosa può provocare:

  • infezioni polmonari
  • setticemie
  • otiti
  • infezioni urinarie
  • problemi dermatologici
  • diarrea ed enteriti
  • meningiti 

Enterobacteriaceae

Si tratta di una categoria di batteri considerati critici dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, tra questi puoi includere anche i più “famosi” Escherichia Coli e la Klebsiella pneumoniae. Hanno come habitat naturale l’intestino dell’uomo e di altri mammiferi ma allo stesso tempo si possono trovare anche nel suolo, nell’acqua e nei vegetali. L’Oms record che sono batteri molto resistenti agli antibiotici e in particolar modo ai carbapenemi: quando riescono a bypassre l’azione dei farmaci sono in grado di provocare infezioni gravi nell’uomo. Soprattutto nei pazienti ricoverati o che necessitano di dispositivi come i ventilatori per la respirazione, i cateteri urinari o endovenosi.

Enterococcus faecium

Considerato dall'Oms come un batterio con una pericolosità alta, l’Enterococcus faecium è un cocco caratterizzato da un'elevata capacità di sopravvivenza e di adattamento a diverse condizioni ambientali. Comunemente si trova nell’intestino e quindi nelle feci sia dell’uomo sia di molti animali. Anche questo batterio ha un ampio raggio d’azione all’interno di ospedali o strutture sanitarie, dove quindi vi sono pazienti con difese immunitarie basse o immunocompromessi. L’infezione da Enterococcus faecium da può essere trasmessa da uomo a uomo oppure attraverso strumenti, alimenti o acque contaminate e può provocare infezioni urinarie o infezioni di ferite chirurgiche.

Staphylococcus aureus

È un batterio di pericolosità alta che fa parte della famigli degli Staffilococchi. Tendenzialmente è un battere che potesti avere anche tu sulla tua pelle o sulla cute poiché è presente nel 20-30% degli individui sani senza provocare alcun danno. Alcuni ceppi, tuttavia, hanno sviluppato una forte resistenza agli antibiotici beta-lattamici, tra cui le penicilline e quindi sono in grado di provocare più infezioni nell’uomo. In genere la trasmissione del batterio e quindi dell’infezione avviene per contatto fisico, quindi attraverso le mani anche se di solito la pelle e le mucose sono ostacoli sufficienti: se però dovessi avere ferite o altri eventuali danni la sua dilagazione tra i tessuti o nel sangue darebbe facilitata.

Helicobacter pylori

Considerato un batterio spiraliforme e con un alto grado di pericolosità, l’Helicobacter pylori si trova generalmente nel rivestimento del tuo stomaco, ovvero la mucosa gastrica e  difficilmente viene individuato e attaccato dall’azione del sistema immunitario. Inoltre, grazie a un enzima detto ureasi che alza il livello del ph dell’ambiente circostante, è in grado di esistere all’interno dello stomaco nonostante il suo alto grado di acidità. Il batterio tuttavia è presente anche nella saliva e sulla placca dentale. Al momento non è ancora ben chiaro come questo batterio riesce a trasmettersi e infettare altri individui, la modalità più probabile sembra essere quella orale: è noto però che l’uomo sembra essere il suo unico habitat. Quando riesce ad infettare, l’Helicobacter pylori agisce in maniera silenziosa e asintomatica ma è in grado di provocare danni importanti come le gastriti o le ulcere duodenali: un foro nella mucosa che si porta dietro bruciore e dolore intensi. L’infezione è molto comune, sembra che entro i 60 anni quasi il 50% possa contrarla

Campylobacter

Quella dei Campylobacter è una famiglia di batteri ad alta pericolosità tra i contaminanti per l’uomo. Vi sono in particolare quattro specie di questo batterio che sono molto pericolosi per tutti noi:

  • Campylobacter fetus: causa infezioni extraintestinali nei soggetti più deboli, dal neonato ai pazienti immunocompromessi;
  • Campylobacter jeujini, Campylobacter coli e Campylobacter lari che provocano infezioni intestinali

Generalmente puoi prendere l’infezione da Campylobacter attraverso l’assunzione di cibi contaminati: gli alimenti più a rischio sono il latte pastorizzato ma anche la carne di pollo se non viene cotta a sufficienza. Dopo 5 giorni al massimo l’infezione comincia a dare i primi sintomi con febbre, mal di testa e disturbi gastrici come diarrea. Al momento sembra che il passaggio del batterio uomo-uomo non sia così efficaci mentre è più probabile la trasmissione dagli animali domestici.

Salmonella

uova salmonella

La Salmonella è un batterio altamente percorso che appartiene alla famiglia delle Enterobacteriaceae di cui ti ho parlato. Principalmente vive nell’apparato gastrointestinale sia dell’uomo sia degli animali e ha una enorme variabilità: pensa che in natura ne esistono quasi 2000 forme diverse. I ceppi più diffusi nell’uomo sono il S. enteritidis e S. typhimurium. Le infezioni da salmonella si distinguono in forme tifoidee, che causano febbre tifoide e febbri enteriche e forme non tifoidee, che portano problemi gastroenterici. generalmente, puoi entrare in contatto con il batterio della salmonella attraverso l’ingestione di cibi o bevande contaminate. I cibi più a rischio sono:

  • uova crude
  • derivati del latte crudo e anche quello in polvere
  • carne poco cotta
  • gelato artigianale e commerciale
  • frutta e verdura come angurie, pomodori, meloni, insalata, sidro

I sintomi dell’infezione potrebbero comparirti tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati e potrebbero non abbandonarti per una settimana: a volte l’infezione può necessitare di un ricovero in ospedale ma nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno.

Neisseria gonorrhoeae

Si tratta di uno dei batteri più pericolosi poiché infetta solo gli esseri umani ed è la causa della gonorrea, la seconda infezione sessualmente trasmessa dopo la clamidia. La gonorrea può anche manifestarsi in forma asintomatica: sembra che più del 50% delle donne e circa il 20% degli uomini infetti non mostrino sintomi. La gonorrea nelle donne provoca tendenzialmente uretrite o una cervicite così come negli uomini. Un’altra via di trasmissione del batterio Neisseria è quella materno-fetale e in questo caso i neonati possono acquisire un’infezione congiuntivale.

Streptococcus pneumoniae

I pneumococchi secondo l'Oms hanno una pericolosità media e trovano il proprio habitat preferito nelle tue vie respiratorie, specialmente in periodi dell’anno come l’inverno e l'inizio della primavera. Per questo sono tra i principali responsabili di patologie come la polmonite. Lo Streptococcus pneumoniae tuttavia può causare anche altri disturbi come:

  • otite
  • bronchite
  • congiuntivite
  • sinusite
  • sepsi
  • meningite

Questo battere ha una grande facilità di trasmissione da soggetto a soggetto grazie alle goccioline di saliva che vengono emesse quando parli, quando starnutisci o tossisci. Tra i soggetti più a rischio di contratte le infezioni da Streptococcus pneumoniae ci sono i bambini piccoli, gli anziani e tutte le persone colpite da patologie che compromettono l’azione del sistema immunitario.

Haemophilus influenzae

Questo batterio, caratterizzato da una pericolosità media, è tra i responsabili delle infezioni delle vie respiratorie e tra i soggetti più a rischio vi sono i bambini. Questi infatti sono i bersagli principali di un particolare ceppo del batterio, il Haemophilus influenzae di tipo B che è il più diffuso e può causare infezioni anche inclini ad evolvere in forme gravi di:

  • meningite
  • epiglottite
  • polmonite

L’infezione si trasmette attraverso gli starnuti, la tosse o il contatto fisico.

Shigella

Ti ricordi la famiglia delle Enterobatteriacee? Ecco, anche la Shigella appartiene a questa specie così come la salmonella. Nonostante sia considerato come un patogeno dalla pericolosità media, è la causa di diverse malattie del tratto intestinale come la shigellosi o la dissenteria bacillare, provocando diarrea e dolori forti e intensi a livello dell’addome. I soggetti più a rischio di contrarre l’infezioni da Shigella sono i bambini ma soprattutto le persone immunodepresse per i quali l’infezioni in diverse casi può risultare anche fatale.

Fonte| OMS

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