
La sensazione di bocca secca in medicina viene definita xerostomia, e può corrispondere o meno ad un’effettiva iposcialia, vale a dire una scarsa salivazione. La saliva infatti è responsabile dell’idratazione della mucosa orale ed ha diverse funzioni fondamentali. Alla base dell’iposcialia possono esserci molteplici cause, che vanno dallo specifico stile di vita, all’assunzione di alcuni tipi di farmaci fino alla presenza di uno stato patologico.
Per capire le motivazioni per cui un’iposcialia può risultare molto dannosa per la salute orale e generale è fondamentale conoscere le funzioni della saliva.
La prima, è ovviamente quella di lubrificare e detergere la bocca, idratandone la mucosa e proteggendo lo smalto dentario dall’attacco dei batteri cariogeni. Oltre a ciò svolge un importante ruolo immunitario, poiché contiene le immunoglobuline IgA, ovvero molecole coinvolte nella risposta immunitaria che contrastano diversi agenti patogeni, il lisozima, un enzima che distrugge la membrana di alcuni batteri, eliminandoli. Infine, ha la funzione di “tampone”, regolando il pH della bocca e grazie alla presenza dell’enzima “amilasi” è deputata alla prima fase del processo digestivo, in cui ha anche il compito di “impastare” il cibo.
Per questi motivi l’assenza di saliva o una sua ridotta produzione può avere importanti ripercussioni, la prima delle quali è la maggiore suscettibilità dei denti e delle mucose all’azione dei batteri.
Ai pazienti che hanno problemi di secchezza delle fauci infatti viene consigliato di effettuare periodiche visite dal dentista per limitare gli effetti dannosi di una scarsa salivazione.
Il principale sintomo della xerostomia è la sensazione di avere la bocca secca e impastata, con conseguente difficoltà nel deglutire, nel parlare e nel mangiare. Altri segnali che ci devono far pensare ad un eventuale secchezza delle fauci sono:
L’iposcialia può avere diverse cause, in particolare può dipendere da:
Nel caso in cui la secchezza delle fauci non rappresenti un fenomeno passeggero, ma tenda a perdurare, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio dentista per risalire alla causa del fenomeno.
Prima di effettuare una diagnosi il medico esamina la storia clinica del paziente per raccogliere informazioni su eventuali patologie e farmaci che si stanno assumendo, poi si procede con un esame clinico della bocca, si testa la funzionalità delle ghiandole e, se opportuno, vengono eseguiti ulteriori esami per valutare eventuali valori alterati, la struttura delle ghiandole o eventuali lesioni centrali.
Una volta fatta la diagnosi, va identificato il percorso terapeutico da seguire che ovviamente varia in relazione alla causa della xerostomia. Ad esempio si valuterà di non utilizzare o sostituire alcuni tipi di farmaci, l’applicazione di spray umettanti o l’assunzione di medicinali che stimolano la produzione di saliva.
Per i pazienti che soffrono di secchezza delle fauci può essere molto utile mettere in pratica alcuni accorgimenti che possono aiutare ad alleviare il disturbo, come bere frequentemente, limitare fumo e alcol, consumare molta frutta e verdura, ridurre cibi salati e integrare sali minerali.